Italia
Rischio Blackout Energia,ecco la situazione
La guerra in Ucraina ha creato un nuovo fronte problematico con il rischio di blackout energia per le troppe tensioni che si stanno accumulando nell’ultimo periodo.

La guerra in Ucraina ha creato un nuovo fronte problematico con il rischio di blackout energia per le troppe tensioni che si stanno accumulando nell’ultimo periodo.
Da un lato le speculazioni che da sempre condizionano il prezzo delle materie prime , dall’altro una crisi internazionale che sta preoccupando tutto il mondo. E in Italia, come in Germania, la situazione è ancora più grave se si pensa alla dipendenza che abbiamo nei confronti del gas proviente dalla Russia .
In Italia il governo Draghi sta provando ad introdurre misure che nei prossimi mesi dovrebbero in qualche modo dare sollievo alle tasche degli italiani, sempre più povere rispetto agli anni passati.
Rischio Blackout Energia
C’è un rischio di blackout energia , anche se per il momento è uno scenario lontano ma comunque ci sono dossier ad alto livello che valutano questa eventualità.
Il problema rimangono le pesanti sanzioni contro la Russia che è responsabile dell’aggravamento della situazione in Ucraina che oramai si potrae dal 2014.
Ed un’eventuale riduzione da parte di Mosca della quantità di gas in arrivo in Europa potrebbe portare ad una veloce carenza di energia facendo schizzare alle stelle le bollette di luce e gas. Questo scenario potrebbe portare a razionamenti dell’energia elettrica nell’arco della giornata.
Inoltre con una scarsità energetica c’è la concreta possibiltà di blackout a catena in vaste zone d’Europa, Italia compresa. Il consumo da parte dei cittadini, unito ad una scarsa disponibilità di energia potrebbe determinare importanti blackout che sarebbero estremamente problematici sopratutto per ospedali e strutture sensibili.
La situazione comunque resta monitorata dalle autorità nazionali ed internazionali , con l’Italia che quasi immediatamente ha iniziato a stringere accordi con altri paesi produttori di materie prime per svincolarsi il più presto possibile dalla Russia e da questo clima di incertezza che non favorisce lo sviluppo economico e la ripresa dopo la pandemia che ha colpito pesantemente molti settori economici.
Attualità
Tamara Ianni e la forza di rompere il silenzio. Una voce contro la mafia di Ostia

In un’Italia dove troppo spesso il silenzio è più forte della giustizia, la storia di Tamara Ianni è un grido potente che squarcia il complice silenzio; ex affiliata a uno dei clan criminali più feroci di Ostia, oggi è una collaboratrice di giustizia. Una donna, una madre, che ha scelto di denunciare, mettendo a rischio tutto, persino la vita della propria famiglia, pur di dire basta.
Il suo nome è emerso ancora una volta grazie a Belve Crime, programma condotto da Francesca Fagnani, che ha avuto il coraggio di affrontare in prima serata temi molto delicati. Nella sua intervista a volto coperto, Tamara Ianni ricorda i momenti che hanno segnato il suo passaggio da complice a testimone chiave nella lotta contro il clan Spada, una delle organizzazioni mafiose più temute del litorale romano; con le sue confessioni e quelle del marito, Micheal Galloni – nipote del boss rivale Giovanni Galleoni detto Baficchio – lo Stato è riuscito ad arrestare 32 membri del clan Spada nel 2018. Una frattura storica nella criminalità organizzata della capitale.
Il prezzo pagato da Tamara Ianni per aver scelto di parlare è stato altissimo, tra intimidazioni, violenze e minacce al figlio di appena due anni: e un boss con lamette infette in bocca, pronto a sputare sangue sul volto di un bambino innocente, nel tentativo di seminare terrore e sottomissione. In quel momento, Tamara ha alzato la testa, non per sé, ma per salvare suo figlio, e in quel gesto si concentra tutta la forza di una donna che ha deciso di rompere la catena del silenzio.
La sua non è solo una testimonianza processuale, è una lezione morale, un atto di coraggio che dimostra come la mafia possa essere affrontata, smascherata e persino colpita nei suoi equilibri più profondi, a patto che chi sceglie di parlare non venga lasciato solo, ma sostenuto, protetto, accompagnato da uno Stato che mantenga la promessa di giustizia.
Ed è proprio qui che si apre una ferita ancora aperta, una domanda scomoda e urgente: cosa stiamo facendo davvero per chi decide di denunciare? L’attentato del 2018, con un ordigno piazzato sulla casa dove Tamara viveva sotto protezione, ci ricorda che il rischio non finisce con una condanna, che la vendetta mafiosa è lenta, subdola, pronta a colpire nel tempo, e che chi collabora con la giustizia spesso è condannato a un’esistenza precaria, fatta di traslochi improvvisi, identità cancellate, isolamento sociale…
In un’Italia dove la criminalità organizzata continua a infiltrarsi nelle periferie, nei quartieri dimenticati, nei vuoti lasciati dalle istituzioni, figure come Tamara Ianni dovrebbero essere riconosciute come figure esemplari, simboli di un cambiamento possibile, di una scelta che, pur nel dolore, ha un valore collettivo enorme. Ma quante donne, quante madri, troverebbero la forza di fare lo stesso, sapendo di dover rinunciare a tutto, anche al diritto di vivere una vita normale?
Per questo la sua storia va ricordata, raccontata, portata nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi della politica e della formazione, perché i giovani capiscano che la mafia non è invincibile e che dire no è possibile.
A volte, il vero eroismo non è nell’impugnare un’arma, ma nel trovare il coraggio di rompere il silenzio, anche quando tutti ti dicono di tacere.
Attualità
Meteo: arriva il caldo africano, fino a 37° su mezza Italia.

Da questa settimana l’Italia è investita dalla prima vera ondata di caldo africano del 2025, con temperature che supereranno i 37 gradi in molte zone, dal Nord al Sud. L’anticiclone subtropicale sta portando un caldo intenso, con condizioni critiche soprattutto per le fasce più fragili come anziani e bambini.
Il Ministero della Salute segnala per oggi, martedì 10 giugno, allerta arancione (livello 2) a Bolzano, Campobasso e Perugia, e bollino giallo (livello 1) in altre nove città, tra cui Roma, Milano e Torino. I bollettini delle ondate di calore sono aggiornati quotidianamente per 27 città da maggio a settembre.
Il caldo anomalo ha già favorito diversi incendi in Sicilia e Calabria, con numerosi interventi dei vigili del fuoco, evacuazioni precauzionali e disagi alla viabilità.
Martedì 10 giugno
Giornata soleggiata con cielo sereno o poco nuvoloso. Massime fino a 31°C, minime intorno ai 16°C. Venti deboli da nord-ovest.
Mercoledì 11 giugno
Sole e caldo in aumento. Massime fino a 33°C, minime stabili sui 18°C.
Giovedì 12 giugno
Clima pienamente estivo, con massime di 35°C e cielo poco nuvoloso.
Venerdì 13 giugno
Caldo intenso, massime fino a 36°C. Sensazione di afa in aumento.
Sabato 14 giugno
Ondata di caldo africano in piena forza. Picchi fino a 36°C, minime in aumento a 20°C.
Domenica 15 giugno
Situazione stabile: molto caldo e cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso.
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