Attualità
“Chi protegge chi protegge?”: il messaggio potente delle guardie giurate sui bus Atac
“Chi protegge chi protegge?”, i militari si servono dei mezzi pubblici per invocare migliori condizioni di lavoro

“Chi protegge chi protegge?”. Uno slogan che vale più di mille parole. Di esso si sono serviti i sindacati delle guardie giurate per promuovere una speciale campagna. Tra le richieste avanzate dai rappresentanti della categoria, il rinnovo del contratto e l’abolizione dei turni, massacranti. Per fare in modo che esse arrivassero più velocemente a chi di dovere, i sindacati si sono serviti del mezzo di trasporto più usato a Roma: i bus di Atac. Sul cui retro hanno stampato quanto di meglio per far capire in che condizioni sono costretti a lavorare gli operatori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari.
Un’immagine, di grande impatto, raffigurante una guardia giurata cerchiata da un mirino. E a fianco, a caratteri cubitali, i pomi della discordia. Su tutti i turni di lavoro, inumani, che costringono gli operatori in campo per 72 ore a settimana. Notti e weekend compresi. Una mole di lavoro che non tutti reggono, e le conseguenze, sul profilo della tenuta mentale, sono disastrose. 8 infatti gli agenti che hanno deciso di togliersi la vita nel 2022. Se a ciò aggiungiamo un Ccnl che non viene rinnovato da 6 anni e che garantisce, come stipendio, non più di 1050 euro al mese, è proprio il caso di dire “è ora di darsi una mossa“.
Attualità
A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!
Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.
La rete di supporto in azione
In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite. Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.
I risultati che stanno facendo scalpore
Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?
Attualità
Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!
Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.
La sfida nascosta
Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.La proposta che potrebbe fare la differenza
In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.
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