Cronaca
Madonna di Trevignano, parla la veggente: “Sangue e lacrime, ecco come stanno le cose”
Madonna di Trevignano, Gisella Cardia respinge il ciclone mediatico che l’ha travolta e si difende dalle accuse

Madonna di Trevignano, Gisella Cardia rompe il silenzio. La veggente, il cui vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla, è intervenuta ieri sera a ‘Cinque minuti’, la trasmissione di Rai 1 condotta da Bruno Vespa. Lo ha fatto per mettere a tacere le voci che la volevano fuggita dall’Italia. Decisione che avrebbe maturato in seguito alla denuncia di un investigatore privato sulla natura non divina delle lacrime sgorgate dalla sua statuetta. Anche se c’è chi non esclude che alla base possano esserci le rivelazioni di ingenti donazioni fatte alla sua associazione da alcuni fedeli. Tutti aspetti su cui lei stessa ha deciso di far chiarezza di fronte alle telecamere.
“Il sangue – afferma la Cardia – è stato analizzato dai Ris in presenza del mio vescovo. A loro abbiamo lasciato anche il Dna mio e di mio marito. Gli esiti però non li abbiamo ancora avuti. Qualcuno ha detto che si tratta di sangue di maiale? E’ una cosa assurda“. Poi, sulle lacrimazioni della statuetta aggiunge: “Non è vero che piange ogni terzo giorno del mese. Noi diciamo un rosario e la Madonna ci lascia un messaggio. Le lacrime di sangue? Le ha piante solo una volta, due anni fa, e poi non è accaduto più“.
Presente in studio anche l’avvocato della veggente. A lui Bruno Vespa chiede chiarimenti dal punto di vista legale. In particolare, se potrebbe prefigurarsi una violazione dell’articolo 661 del Codice Penale, ovvero abuso della credulità popolare. “Si tratta – spiega il legale – di un illecito amministrativo. Ciò che è importante però è che non vengano raccontate menzogne“. Prima di chiudere la puntata, Vespa rifila una stoccata a coloro che hanno creduto al ‘miracolo’: “Per credere alla Madonna, non c’è bisogno di vederla piangere“.
Cronaca
Bastogi, la protesta dei consiglieri Urru e Ianiro: “Non si tratta di riqualificazione, ma di pura speculazione”

BastogiSottoAttacco: Un Progetto Sportivo Che Potrebbe Distruggere l’Ultima Oasi Verde del Quartiere?
La Polemica Esplode nel Municipio XIII
Il quartiere di Bastogi a Roma è di nuovo al centro di un acceso dibattito, dove un ambizioso progetto per realizzare campi da padel minaccia di cancellare un prezioso spazio verde. Ma c’è di più: dietro questa iniziativa privata, approvata dalla maggioranza municipale, si nascondono tensioni che potrebbero sconvolgere l’equilibrio della comunità locale. I residenti si chiedono: è davvero una riqualificazione o un affare che ignora le vere esigenze del quartiere?
I Consiglieri Ribelli e le Accuse di Speculazione
Maristella Urru e Lorenzo Ianiro, esponenti della rete civica Aurelio in Comune, hanno fatto un passo clamoroso uscendo dalla maggioranza per contestare il progetto sostenuto dal Partito Democratico di Roma. "Non è riqualificazione, è mercificazione pura", dichiarano i due con passione. Secondo loro, trasformare un’area verde in un centro sportivo privato significa sacrificare il benessere della comunità a favore di interessi economici, alimentando curiosità su chi ci guadagna davvero.
Il Quartiere di Bastogi: Da Abbandonato a Sotto Pressione?
Bastogi è un esempio emblematico di periferia romana in balia del degrado, con anni di promesse di interventi mai concretizzati. I consiglieri accusano le istituzioni di riproporre vecchie logiche speculative, simili a quelle degli anni ’80 e ’90, senza coinvolgere i cittadini. "È un quartiere che merita sostegno, non un business da sfruttare", aggiungono Urru e Ianiro, lasciando intendere che questa mossa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di problemi più grandi. Chi fermerà questo ‘scempio’ prima che sia troppo tardi?
Cronaca
Maturità, commissioni d’esame: 70 presidenti e 200 prof rinunciano alle sedute

TaskForceScolastica #SostituzioniMisteriose Scopri come una task force segreta sta rivoluzionando il mondo della scuola – non crederai ai risultati!
La task force entra in azione
L’ufficio scolastico regionale ha mobilitato una task force speciale per affrontare le urgenze delle sostituzioni scolastiche, lasciando tutti a chiedersi quali mosse innovative abbiano adottato. Immagina: in un settore spesso caotico, questi esperti stanno trasformando il modo in cui le assenze vengono gestite, con risultati che potrebbero sorprendere anche i più scettici.
I dettagli che ti faranno riflettere
Grazie all’intervento rapido di questa task force, le sostituzioni sono state effettuate con una precisione sorprendente, risolvendo problemi che da anni affliggono le scuole. Ma cosa c’è dietro questa efficienza? Fonti vicine all’operazione suggeriscono che strategie all’avanguardia stanno emergendo, alimentando la curiosità su come queste novità potrebbero cambiare il futuro dell’istruzione. Non puoi perderti i retroscena di questa storia affascinante!-
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