Politica
Sgombero Casapound, Virginia Raggi torna a premere sul Governo
Sgombero Casapound, la richiesta all’esecutivo dell’ex sindaca di Roma

Sgombero Casapound, il tema torna di attualità. A risollevarlo è stata, nelle ultime ore, la ex sindaca di Roma Virginia Raggi. Queste le parole pubblicate in una nota, in cui l’attuale consigliera capitolina in quota M5S si rivolge direttamente al Governo. “L’antifascismo – tuona – si fa con i fatti, non soltanto con le parole“. Poi spiega la situazione nei dettagli: “Il Governo, tramite il Demanio, possiede nel centro di Roma una palazzina che Casapound, un’organizzazione che si autodefinisce fascista, occupa abusivamente da oltre 20 anni“.
Di qui l’invito all’esecutivo: “Senza nostalgie del fascismo e senza pensare alle diverse sfumature di ‘antifascismo’, il Governo ha il dovere di sgomberarli, senza se e senza ma“. Una battaglia che la Raggi porta avanti sin da quando sedeva sullo scranno più alto di Palazzo Senatorio: “Ne avevo fatto – ricorda – una questione di principio. Senza il supporto del Demanio però non potevo procedere“. E spera ora che Meloni & co. le donino il liero fine: “Si dia un segnale forte e inequivocabile, perchè un gesto vale più di mille parole. Altrimenti sono solo chiacchiere“.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
-
Ultime Notizie Roma6 giorni fa
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
-
Social7 giorni fa
Esplosione del benzinaio a Gordiani. Le strade chiuse
-
Ultime Notizie Roma7 giorni fa
Roma, De Priamo (FdI): stupiscono le critiche della Lucarelli sullo sportello per uomini vittime di violenza nel Municipio VI
-
Roma e dintorni6 giorni fa
Esplosione Roma, prefetto Giannini: “Evitati molti morti, un risposta da grande città”