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Cronaca

Michelle Causo si poteva salvare: le agghiaccianti parole del baby killer

Michelle Causo si poteva salvare. La conferma ai magistrati del trapper arrestato

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Michelle Causo si poteva salvare: le agghiaccianti parole del baby killer

Michelle Causo si poteva salvare. E’ quanto emerge dall’interrogatorio di garanzia al quale sabato mattina è stato sottoposto il coetaneo accusato del delitto. Ascoltato nel Cpa di via Agnelli dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Roma, il giovane ha fornito ulteriori, macabri dettagli sulla vicenda. Su tutti, quello secondo cui, dopo averla accoltellata, non avrebbe fatto nulla per evitarle la morte.

Anzi, ha raccontato riportato da Il Messaggero, sarebbe rimasto impassibile ad assistere alla sua agonia, immersa in un lago di sangue. E quando il magistrato gli ha chiesto come mai si sia comportato così, il 17enne ha risposto senza esitazione: “Ormai era troppo tardi. Sapevo che mi avrebbero arrestato“. Per poi aggiungere, entrando sempre più nell’orrore: “Ho aspettato che morisse e poi ho pensato a come sbarazzarmi del corpo“.

Quanto al movente, invece, il giovane avrebbe ribadito l’ipotesi del debito contratto per la droga. Aggiungendo anche un altro dettaglio: “Mi ha detto ‘se non mi dai i soldi, dico a tua madre che ti fai le canne‘”. Una frase che avrebbe mandato il trapper su tutte le furie. La pista del giro di stupefacenti prende dunque sempre più corpo. Anche alla luce del fatto che l’appartamento dove è avvenuto il delitto sarebbe stato una base di spaccio.

All’interno, gli agenti della Squadra Mobile Sezione Omicidi hanno rinvenuto un laboratorio per confezionare ‘Purple Dark’, uno stupefacente sintetico dagli effetti devastanti. Quella mattina, Michelle, riporta Leggo, vi sarebbe entrata, inviata da qualcuno vicino a lei, proprio per riscuotere una somma provento di attività illecita. Intanto oggi la Scientifica effettuerà un altro sopralluogo nell’appartamento, alla ricerca degli elementi mancanti, tra cui l’arma del delitto.

Cronaca

Mauro Gonnelli, ex candidato leghista aggredito dopo lite sui social per parcheggi

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Mauro Gonnelli, ex candidato leghista aggredito dopo lite sui social per parcheggi

ScandaloParcheggi: Un politico picchiato brutalmente per aver svelato corruzione e pericoli nascosti a Fiumicino?

Chi è la vittima dell’aggressione?

Mauro Gonnelli, un tempo candidato sindaco e storico esponente della Lega, nonché amico personale di Matteo Salvini, è finito al centro di un episodio violento e misterioso. Oggi lontano dalla politica attiva, Gonnelli si è trasformato in una voce critica contro la maggioranza di centrodestra che governa Fiumicino, puntando il dito su questioni spinose come la gestione dei parcheggi a lunga sosta per i viaggiatori dell’aeroporto.

Come è scoppiata la controversia che ha scatenato l’attacco?

Tutto è iniziato con un post sui social di Gonnelli, dove denunciava le speculazioni economiche e i rischi per la sicurezza legati ai nuovi parcheggi a pagamento vicino alle scuole di Fiumicino. “Aprire aree per migliaia di auto a pochi metri da asili e scuole è un’incoscienza totale – ha scritto – immaginate un incendio, con bambini in fuga nel caos!” Le sue parole hanno infiammato i commenti online, attirando minacce velate da persone legate a certi ambienti, fino a un appuntamento per un presunto “faccia a faccia” che si è trasformato in un agguato brutale.

I dettagli dell’agguato che lascia senza fiato

L’attacco è avvenuto con precisione chirurgica: martedì 6 maggio, intorno alle 22:30, mentre Gonnelli attendeva il figlio in un parcheggio vicino allo stadio Garbaglia. Almeno due aggressori lo hanno sorpreso da dietro, colpendolo con pugni violenti e professionali, come se uno di loro fosse un esperto di boxe. Lasciato a terra in una pozza di sangue, con naso rotto e due costole fratturate, Gonnelli è stato soccorso e dimesso con 20 giorni di prognosi. Le indagini ora puntano su un piano premeditato, con una fuga in auto guidata da un terzo complice.

Le reazioni che alimentano i sospetti

L’avvocato di Gonnelli, Massimiliano Gabrielli, non ha dubbi: “Questo non è un incidente casuale, ma un tentativo mafioso per proteggere affari loschi e silenziare una voce scomoda”. Eppure, dall’attuale maggioranza al potere, incluso il sindaco Mario Baccini, non è arrivata alcuna solidarietà. Al contrario, la consigliera regionale del Pd, Michela Califano, ha espresso preoccupazione, chiedendo indagini approfondite su un episodio che potrebbe nascondere molto di più di quanto si vede in superficie. Chi c’è dietro questo mistero? E quali interessi sporchi sono in gioco?

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Il sogno dei Berrettini: Matteo e Jacopo come coppia agli Internazionali

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Il sogno dei Berrettini: Matteo e Jacopo come coppia agli Internazionali

FratelliSulCampo Hai mai sognato di giocare a tennis con tuo fratello e realizzare un desiderio che sembrava impossibile? Scopri come due talenti hanno fatto squadra in un match che sta facendo impazzire i fan! ⚡

L’Incontro Epico

Ieri, in un momento che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di tennis, due fratelli si sono ritrovati finalmente dalla stessa parte del campo. Per la prima volta, hanno formato una coppia nel doppio, affrontando due big come Musetti e Sonego. Immagina l’adrenalina e la tensione: un’opportunità unica che ha trasformato una semplice partita in un evento da non perdere!

Il Desiderio che Si Avvera

Quello che rende questa storia irresistibile è la dichiarazione dei protagonisti: “Realizzato un desiderio”. Sì, proprio così! I due fratelli hanno parlato di quanto questo match rappresenti il culmine di anni di passione e rivalità fraterna, trasformando un sogno d’infanzia in realtà sul campo. Chissà quali segreti si nascondono dietro questa unione improvvisa? Non potrai smettere di pensarci! 😲

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