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Cronaca

Incidente in diretta social, Ivan Marocco: “Non sono un mostro. Ho paura”

Incidente in diretta social, le parole del responsabile in una lettera alla famiglia coinvolta

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Incidente in diretta social, Ivan Marocco: “Non sono un mostro. Ho paura”

Incidente in diretta social, torna a farsi sentire Ivan Marocco. Lo fa a tre settimane da quel 10 settembre in cui alla guida di un Suv si schiantò con un’altra vettura.

A bordo di quest’ultima viaggiavano una mamma e due dei suoi figli, tutti rimasti feriti. A quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo stava procedendo ad alta velocità immortalando il tutto live su Instagram. I test hanno poi detto che si era messo al volante ubriaco e fatto di sostanze stupefacenti.

INCIDENTE IN DIRETTA SOCIAL, LA LETTERA DI IVAN MAROCCO

Una condotta per la quale ha oggi deciso di chiedere scusa, attraverso una lettera inviata a ‘Frosinone Today’. “Non sono un mostro – scrive – Ho sbagliato e intendo pagare il mio debito con la giustizia e con la famiglia coinvolta nell’incidente che ho causato. Ho fatto una pazzia, ma ho rischiato anch’io di morire nell’impatto. La mia situazione quindi è diversa da quella di chi mette a repentaglio solo la vita degli altri“.

Poi, a ulteriore giustificazione, aggiunge dettagli sulla sua vita tutt’altro che da sbandato. Dal lavoro, da anni, in una ditta per mantenere i genitori alla paura di lasciare l’ospedale e tornare a casa. Che, dice, è “presidiata da giornalisti e curiosi“, ma non solo. In essa sarebbero infatti giunte minacce di morte al suo indirizzo, che lo hanno spinto a trasferirsi altrove.

Sono pronto – ribadisce a questo proposito – a pagare il mio debito con la giustizia. Ma quella rappresentata dalla magistratura e non quella, sommaria, del popolo“. Poi chiude: “Chiedo nuovamente scusa e perdono a tutti. E accetterò serenamente, ma con tutte le garanzie di legge, la sentenza che verrà emessa nei miei confronti“.

SESSUALITA’ E ANTICA ROMA, POLEMICA SU ALBERTO ANGELA

Cronaca

Bastogi, la protesta dei consiglieri Urru e Ianiro: “Non si tratta di riqualificazione, ma di pura speculazione”

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Bastogi, la protesta dei consiglieri Urru e Ianiro: “Non si tratta di riqualificazione, ma di pura speculazione”

BastogiSottoAttacco: Un Progetto Sportivo Che Potrebbe Distruggere l’Ultima Oasi Verde del Quartiere?

La Polemica Esplode nel Municipio XIII

Il quartiere di Bastogi a Roma è di nuovo al centro di un acceso dibattito, dove un ambizioso progetto per realizzare campi da padel minaccia di cancellare un prezioso spazio verde. Ma c’è di più: dietro questa iniziativa privata, approvata dalla maggioranza municipale, si nascondono tensioni che potrebbero sconvolgere l’equilibrio della comunità locale. I residenti si chiedono: è davvero una riqualificazione o un affare che ignora le vere esigenze del quartiere?

I Consiglieri Ribelli e le Accuse di Speculazione

Maristella Urru e Lorenzo Ianiro, esponenti della rete civica Aurelio in Comune, hanno fatto un passo clamoroso uscendo dalla maggioranza per contestare il progetto sostenuto dal Partito Democratico di Roma. "Non è riqualificazione, è mercificazione pura", dichiarano i due con passione. Secondo loro, trasformare un’area verde in un centro sportivo privato significa sacrificare il benessere della comunità a favore di interessi economici, alimentando curiosità su chi ci guadagna davvero.

Il Quartiere di Bastogi: Da Abbandonato a Sotto Pressione?

Bastogi è un esempio emblematico di periferia romana in balia del degrado, con anni di promesse di interventi mai concretizzati. I consiglieri accusano le istituzioni di riproporre vecchie logiche speculative, simili a quelle degli anni ’80 e ’90, senza coinvolgere i cittadini. "È un quartiere che merita sostegno, non un business da sfruttare", aggiungono Urru e Ianiro, lasciando intendere che questa mossa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di problemi più grandi. Chi fermerà questo ‘scempio’ prima che sia troppo tardi?

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Cronaca

Maturità, commissioni d’esame: 70 presidenti e 200 prof rinunciano alle sedute

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Maturità, commissioni d’esame: 70 presidenti e 200 prof rinunciano alle sedute

TaskForceScolastica #SostituzioniMisteriose Scopri come una task force segreta sta rivoluzionando il mondo della scuola – non crederai ai risultati!

La task force entra in azione

L’ufficio scolastico regionale ha mobilitato una task force speciale per affrontare le urgenze delle sostituzioni scolastiche, lasciando tutti a chiedersi quali mosse innovative abbiano adottato. Immagina: in un settore spesso caotico, questi esperti stanno trasformando il modo in cui le assenze vengono gestite, con risultati che potrebbero sorprendere anche i più scettici.

I dettagli che ti faranno riflettere

Grazie all’intervento rapido di questa task force, le sostituzioni sono state effettuate con una precisione sorprendente, risolvendo problemi che da anni affliggono le scuole. Ma cosa c’è dietro questa efficienza? Fonti vicine all’operazione suggeriscono che strategie all’avanguardia stanno emergendo, alimentando la curiosità su come queste novità potrebbero cambiare il futuro dell’istruzione. Non puoi perderti i retroscena di questa storia affascinante!

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