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Il Ritorno dell’Ecoluxury Fair a Roma: Un’Incontro tra Lusso e Sostenibilità

Un Evento Imperdibile per il Settore Turistico
Dal 9 al 12 novembre, Palazzo Taverna ospiterà la sesta edizione dell’Ecoluxury Fair a Roma. Questo evento internazionale, presieduto da Enrico Ducrot, CEO di Viaggi dell’Elefante, si focalizza sulla sostenibilità nel settore turistico, combinando il lusso con iniziative eco-responsabili.
Programma della Fiera: Quattro Giorni di Attività Intensa
L’Ecoluxury Fair, impostata come un evento B2B, offre un programma ricco e variegato. Le attività avranno inizio il 9 novembre alle 9:30 con un workshop B2B, in cui professionisti del settore turistico avranno l’opportunità di scambiare idee e pratiche sostenibili.
Forum “Turismo e Sostenibilità”: Il Cuore dell’Evento
Il punto focale della fiera sarà il forum “Turismo e Sostenibilità” del 10 novembre, che si terrà dalle 9:30 alle 13:30. Questo forum metterà a confronto esponenti chiave del settore, accademici e rappresentanti istituzionali per discutere temi cruciali come il turismo accessibile, i benefici socio-economici del turismo sostenibile di alta gamma e i criteri di certificazione per il turismo sostenibile.
Esperienze Sul Campo per gli Operatori Turistici
L’evento si concluderà con un fam trip, in programma per l’11 e 12 novembre, durante il quale gli operatori turistici avranno l’opportunità di visitare alcune delle meraviglie di Roma e del Lazio. Questo viaggio formativo è pensato per far conoscere da vicino le pratiche sostenibili nella regione.
Presentazione Ufficiale dell’Evento
Il dottor Enrico Ducrot introdurrà ufficialmente la fiera durante una conferenza stampa prevista per il 9 novembre alle 11:30 presso Palazzo Taverna. Questa presentazione offrirà un’anteprima degli argomenti e delle discussioni centrali all’evento.
[Le altre notizie da Roma in tempo reale](https://lacronacadiroma.it/2023/10/taxi-di-roma-richiedono-lindennita-per-traffico-e-cantieri/)
Con questo evento, Roma si pone al centro della discussione su come il settore turistico possa evolvere verso modelli più sostenibili, senza rinunciare al lusso e ai servizi di alta qualità.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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