Processo Gina Lollobrigida, si entra nel vivo. Sul banco degli imputati il segretario Andrea Piazzolla, accusato di aver dissipato il patrimonio dell’attrice.

10 in particolare i milioni che l’uomo avrebbe fatto sparire e che gli sono costati una chiamata a rispondere di circonvenzione d’incapace. A poche ore dal verdetto dei giudici, però Piazzolla è tornato a difendersi, sostenendo che l’eredità si trova ancora dove tutti possono vederla.

I dettagli li ha rivelati lui stesso in un’intervista al settimanale Gente. In cui ha dichiarato che, a differenza di quanto sostenuto dal figlio della ‘Lollo‘, Milko Skofic, i beni, immobili e contanti, non sarebbero stati toccati. E si troverebbero ancora depositati nei conti correnti dell’attrice.

PROCESSO GINA LOLLOBRIGIDA: “ECCO DOVE SONO IMMOBILI E CONTANTI”

“Dalla valutazione fatta dal notaio ad aprile – spiega – emerge che ci sono ancora beni mobili per un valore di 800mila euro, oltre alla villa sull’Appia e all’appartamento a Pietrasanta. La prima è stata valutata 6 milioni di euro, il secondo un milione“.

A ciò si aggiunge la liquidità: “Sono rimasti 98mila euro. Alla morte di Gina, sul conto c’erano 270mila euro. Di questi, 70mila sono andati come parcella all’amministratore di sostegno e altri in spese“.

Secondo i legali, non si è mai saputo a quanto ammontasse esattamente il patrimonio della diva prima che iniziasse il rapporto con Piazzolla. Una questione che i giudici dovranno vagliare e sulla quale i difensori puntano molto per far ottenere al loro assistito un verdetto positivo.

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