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Arrestata Martina Gentile, la postina del boss Matteo Messina Denaro
Arrestata Martina Gentile, la postina del boss Matteo Messina Denaro

Arrestata Martina Gentile, la postina del boss Matteo Messina Denaro
Martina Gentile come riporta il Messaggero è stata arrestata con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena aggravate. I Carabinieri del Ros hanno eseguito il provvedimento nei confronti della donna, figlia della maestra Laura Bonafede, storicamente legata al boss latitante Messina Denaro.
In passato, la Procura aveva richiesto la custodia cautelare in carcere per Martina Gentile, ma successivamente le è stata concessa agli arresti domiciliari in seguito alla raccolta di ulteriori elementi investigativi.
La donna è stata arrestata a Pantelleria, dove insegnava come supplente. È accusata di aver consegnato dei pizzini al boss mafioso Matteo Messina Denaro, utilizzando il passeggino di sua figlia.
L’inchiesta condotta dal Ros ha rivelato che la donna avrebbe portato i messaggi a Palermo, e attualmente gli investigatori stanno cercando di identificare i destinatari dei pizzini.
Il ruolo di Martina Gentile nell’assistenza al capomafia è stato confermato da prove emerse durante l’indagine, tra cui impronte digitali rinvenute nel covo di Messina Denaro e la scoperta di alcuni biglietti cifrati.
Un altro particolare emerso nell’indagine è il presunto scambio di pizzini nello studio di architettura dell’ex assessore all’urbanistica di Campobello di Mazara, Stefano Tramonte, dove entrambe le donne lavoravano.
L’architetto è attualmente indagato in relazione a questa vicenda. Questi nuovi elementi investigativi hanno portato alla decisione del gip di disporre l’arresto domiciliare per Martina Gentile, considerata una delle donne più vicine a Messina Denaro.
La scoperta di ulteriori prove a suo carico ha portato anche alla riapertura del caso e alla revisione della situazione processuale della donna.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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