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Bracciano, proprietario sbotta contro i bambini al suo ristorante ed ha ragione. Tanti genitori sono maleducati

Scontro al ristorante a Bracciano: “Urlavano in maniera animalesca”
Il ristorante Sushi Passion di Bracciano sbotta contro un gruppo di bambini durante una cena. La situazione, descritta come “surreale” dallo staff, ha portato il locale a condividere un lungo sfogo sui social network. La vicenda ha suscitato un grande interesse e ha generato un ampio dibattito sui comportamenti civili durante le cene fuori casa.
Come scrive Roma Today, la situazione si è verificata domenica sera, quando una famiglia con due bambini ha prenotato un tavolo per quattro persone. Tuttavia, l’arrivo dei bambini ha portato a comportamenti poco civili, inclusi urla “in maniera animalesca” e un disordine generale al tavolo. Di fronte a ciò, il ristorante ha dovuto intervenire, chiedendo alla famiglia se avrebbero ristabilito un comportamento appropriato. Secondo il ristorante, la mancanza di scuse da parte dei genitori ha portato alla rovina della serata per gli altri clienti presenti.
Il post del ristorante ha ricevuto un’incredibile quantità di like e commenti, dimostrando un ampio sostegno da parte della comunità online. Molti utenti hanno preso le distanze dai comportamenti della famiglia e hanno condiviso esperienze simili. Alcuni hanno anche sottolineato l’importanza dell’educazione dei figli e della responsabilità dei genitori nei luoghi pubblici.
In generale, la vicenda ha sollevato una grande discussione sulla gestione dei comportamenti dei bambini nei luoghi pubblici e sull’importanza dell’educazione civica. La reazione del ristorante ha riacceso il dibattito su quali siano le aspettative delle persone quando si trovano a condividere spazi comuni e come sia opportuno intervenire in situazioni simili.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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