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Nuove Tesi della Difesa nel Caso dell’Omicidio di Serena Mollicone

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Nuove Tesi della Difesa nel Caso dell’Omicidio di Serena Mollicone

L’Udienza di Secondo Grado e le Dichiarazioni della Difesa

Il caso dell’omicidio di Serena Mollicone continua a far discutere, con la difesa della famiglia Mottola che ha recentemente presentato nuove tesi in merito alla dinamica della morte della giovane. Secondo il consulente della difesa, Serena non sarebbe morta a seguito di un impatto con la porta della caserma di Arce, ma sarebbe deceduta il giorno successivo alla sua scomparsa. Queste affermazioni sono emerse durante l’udienza del processo di secondo grado davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma.

Le Dichiarazioni di Giorgio Bolino

Durante l’udienza, Giorgio Bolino, consulente della difesa, ha sottolineato che sul corpo di Serena non sono presenti lesioni cutanee o alla mandibola che sarebbero compatibili con un urto contro la porta. Ha inoltre specificato che le fratture riscontrate sul corpo della ragazza erano composte, un’indicazione che la morte sarebbe avvenuta circa 24-36 ore prima dell’esame esterno sul corpo. Bolino ha stimato l’ora della morte tra le 5/5.30 e le 17/17.30 del 2 giugno.

Le Condizioni del Corpo di Serena Mollicone

Il corpo di Serena Mollicone è stato ritrovato nel bosco di Anitrella a Fontecupa, in condizioni strazianti. Presentava numerose ferite e segni di tortura: mani e piedi erano legati con scotch e fil di ferro, e il naso e la bocca erano coperti da nastro adesivo. Secondo l’accusa, Serena sarebbe stata aggredita nella caserma di Arce perché aveva intenzione di denunciare il figlio del comandante per spaccio di droga. Questo sarebbe stato il motivo per cui la famiglia Mottola avrebbe deciso di ucciderla.

L’Assoluzione in Primo Grado e il Prosieguo del Processo

Dopo essere stati assolti in primo grado, i membri della famiglia Mottola sono ora nuovamente al centro delle attenzioni giudiziarie nel secondo grado del processo. Le nuove tesi presentate dalla difesa potrebbero influenzare significativamente il corso del procedimento.

Per ulteriori dettagli, è possibile leggere l’articolo completo su [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/roma/omicidio-serena-mollicone-la-difesa-dei-mottola-non-ha-urtato-con-la-testa-la-porta-della-caserma/).

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Madonna di Trevignano: domani la verità sulla presunta lacrimazione di sangue della statua di Gisella

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Madonna di Trevignano: domani la verità sulla presunta lacrimazione di sangue della statua di Gisella

MisteroDivinoATrevignano Hai mai sentito parlare di una statua che piange sangue misterioso? Domani i risultati della superperizia potrebbero svelare un vero miracolo o una scoperta sconvolgente! 🩸

L’iconica statua della Madonna di Treivgano, legata alla figura di Gisella Cardia, ha attirato l’attenzione di fedeli e scettici per il fenomeno del ‘sangue pianto’ che ha alimentato dibattiti accesi. Questo evento insolito, segnalato da mesi, ha trasformato un tranquillo angolo di Roma in un punto focale di curiosità globale, con migliaia di persone che si interrogano su cosa potrebbe nascondersi dietro.

Un Fenomeno che Sta Affascinando il Mondo

Molti testimoni oculari descrivono scene incredibili, con la statua che sembra ‘manifestare’ liquidi rossi in circostanze inspiegabili. Esperti e devoti si sono riuniti per indagare, alimentando teorie che vanno dal soprannaturale alla scienza, e ora l’attesa per i risultati ufficiali è al culmine.

Cosa Rivelerà la Superperizia?

Gli analisti hanno condotto test approfonditi per determinare la natura del liquido, e domani potremmo scoprire se si tratta di un evento miracoloso o di qualcos’altro di altrettanto intrigante. Immagina: potrebbe essere l’inizio di una storia che cambia le nostre convinzioni!

Prossimi Sviluppi da Non Perdere

Mentre il mondo attende con il fiato sospeso, restate sintonizzati per aggiornamenti in diretta – questa potrebbe essere la notizia che tutti stavamo aspettando. Che il mistero si risolva o no, una cosa è certa: le implicazioni sono enormi.

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Ex dg Atac Rettighieri fa causa a Cotral per un risarcimento da 200mila euro

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Ex dg Atac Rettighieri fa causa a Cotral per un risarcimento da 200mila euro

CausaMiliardariaRoma #RicorsoAtac Scopri la battaglia legale che sta scuotendo il mondo dei trasporti italiani, con un ex dirigente che chiede un risarcimento da capogiro!

In un colpo di scena che sta attirando l’attenzione di tutti gli appassionati di economia e trasporti, l’ex direttore generale di Atac, Rettighieri, ha presentato un ricorso contro Cotral, l’azienda di trasporti regionale. Si tratta di una mossa audace che potrebbe rivelare retroscena sorprendenti sul settore pubblico italiano, lasciando molti a chiedersi quali segreti emergeranno dalle aule di tribunale.

I dettagli del contendere

Al centro della disputa ci sono accuse che puntano dritto al cuore delle operazioni di Cotral, con Rettighieri che reclama un risarcimento di ben 200mila euro. Fonti vicine al caso parlano di presunte irregolarità e conflitti interni, alimentando la curiosità su come si evolverà questa storia.

Le possibili ripercussioni

Questa causa potrebbe aprire un vaso di Pandora per il settore dei trasporti, influenzando non solo Atac e Cotral, ma anche l’intero panorama italiano. Esperti si interrogano su cosa significherà per i pendolari e le aziende coinvolte, in una vicenda che promette sviluppi inaspettati.

Man mano che il caso procede, gli occhi di Roma e del Paese intero sono puntati su questa intrigante battaglia legale, pronta a riservare colpi di scena che nessuno si aspetterebbe.

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