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Antonio Mancini: dalla Banda della Magliana alla nuova vita

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Antonio Mancini: dalla Banda della Magliana alla nuova vita

Antonio Mancini, “Accattone”, e la smentita sulla sua morte

Antonio Mancini, anche conosciuto con il soprannome “Accattone”, è stato recentemente al centro di un malinteso riguardo alla sua morte. La confusione è nata in seguito alla morte di Luciano Mancini, meglio conosciuto come “Er Principe”, anch’egli un membro della famigerata Banda della Magliana. Antonio ha dovuto dunque chiarire pubblicamente che è ancora vivo.

Le origini della Banda della Magliana

La Banda della Magliana ha le sue radici negli anni Settanta, periodo in cui Antonio Mancini e altri fondatori decisero di unire le varie bande criminali disseminate nei quartieri di Roma. L’obiettivo era il controllo totale della città. La banda si è resa protagonista di numerosi attività illecite, tra cui traffici di droga, gioco d’azzardo, rapine e sfruttamento della prostituzione, per diversi decenni.

I misteri legati alla banda

La storia della Banda della Magliana è intrecciata con numerosi misteri ancora irrisolti, uno dei più noti è quello della scomparsa di Emanuela Orlandi. Antonio Mancini sostiene che la banda fosse coinvolta nel sequestro della giovane cittadina vaticana a causa di un debito non restituito che era finito nelle casse dello IOR, l’Istituto per le Opere di Religione.

La svolta di Antonio Mancini

Nel 1994, dopo undici anni di carcere, Antonio Mancini ha deciso di lasciare la vita criminale alle spalle e iniziare a collaborare con la giustizia. Successivamente, ha lavorato come autista a Jesi. Ora, Mancini è in pensione e conduce una vita completamente diversa rispetto al suo passato oscuro.

Per ulteriori approfondimenti [clicca qui](https://www.fanpage.it/roma/antonio-mancini-ex-criminale-della-banda-della-magliana-i-soldi-tutti-in-droga-e-bella-vita/).

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Muore annegato durante nuotata nel lago di Vico, la vittima è un uomo di 58 anni

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Muore annegato durante nuotata nel lago di Vico, la vittima è un uomo di 58 anni

Un dramma inaspettato sul Lago di Vico: cosa ha colpito un nuotatore in vacanza? #TragediaSulLago #MisteroAcquatico #NotizieInattese

Immaginate di godervi una giornata serena al lago, quando improvvisamente il relax si trasforma in un evento choc: un uomo di 58 anni è stato trovato senza vita mentre nuotava nelle acque del Lago di Vico, vicino Roma, lasciando tutti a chiedersi cosa possa essere successo in quel momento fatale. Le autorità stanno indagando su questo incidente misterioso, che ha attirato l’attenzione per le sue circostanze inaspettate e per i rischi nascosti che potrebbero celarsi sotto la superficie apparentemente tranquilla.

Le prime ipotesi sull’incidente

Fonti locali riportano che l’uomo era un appassionato di nuoto, ma le condizioni del lago – con correnti imprevedibili o forse un malore improvviso – potrebbero aver giocato un ruolo chiave. Gli esperti ricordano che, anche in luoghi idilliaci come questo, la natura può riservare sorprese inattese, spingendo migliaia di persone a condividere le proprie esperienze online per scoprire se ci sono stati casi simili.

L’impatto sulla comunità

La notizia ha fatto rapidamente il giro sui social, con utenti che si interrogano su come un’uscita rilassante possa finire in tragedia, alimentando dibattiti su sicurezza e prevenzione. Non perdete l’opportunità di approfondire i dettagli di questa storia che sta catturando l’interesse di tutti.

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Sub over 60 detto vichingo perde la vita in immersione a Roma

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Sub over 60 detto vichingo perde la vita in immersione a Roma

TragediaSottomarina Scopri il drammatico incidente che ha spezzato la vita di un leggendario subacqueo a 60 anni!

Immaginate un’immersione che si trasforma in un incubo: Aleandro Anselmi, noto come ‘Il Vichingo’ per le sue avventure estreme nei mari, ha affrontato l’imprevedibile durante una discesa nelle acque di Roma. Cosa potrebbe aver causato questo tragico evento? Le indagini sono in corso, ma i dettagli emergenti stanno catturando l’attenzione di tutti gli appassionati di subacquea.

L’immersione fatale

Anselmi, un subacqueo esperto con decenni di esperienza, si è sentito male improvvisamente durante l’immersione, lasciando tutti sconvolti. Fonti vicine all’accaduto parlano di un malore inaspettato, forse legato a condizioni marine estreme, che ha reso questa storia un vero mistero da approfondire.

La comunità in lutto

La perdita di ‘Il Vichingo’ ha scosso il mondo dei sub, con omaggi che continuano a fioccare sui social. Amici e fan si chiedono: quali lezioni possiamo imparare da questa tragedia per rendere le immersioni più sicure? Non perdete i prossimi aggiornamenti per scoprire di più su questa storia avvincente.

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