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Capretta uccisa ad Anagni. Il colmo: ora sono indagati i 10 animalisti

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Capretta uccisa ad Anagni, indagati 10 animalisti, tra cui Enrico Rizzi, esposero foto di minore

Le indagini sulla morte di una capretta ad Anagni hanno portato alla luce un fatto inquietante: dieci attivisti per i diritti degli animali, tra cui Enrico Rizzi, sono ora indagati per diffamazione aggravata nei confronti di un minore. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica e sollevato diverse questioni sul maltrattamento degli animali.

Enrico Rizzi, conosciuto per il suo impegno a difesa degli animali e seguito da una vasta audience su Instagram, si trova coinvolto insieme ad altri attivisti in un’indagine legata alla morte della capretta ad Anagni. La denuncia presentata dai genitori del ragazzo, oggi maggiorenne, assistiti dall’avvocato Giampiero Vellucci, ha portato all’avvio delle indagini e alla registrazione dei loro nomi nel registro degli indagati.

Il tragico episodio dell’uccisione della capretta, avvenuto in un agriturismo lo scorso agosto, ha scatenato una forte reazione da parte delle associazioni animaliste e della popolazione sensibile alla causa degli animali. L’aumento dei casi di violenza e uccisioni di animali, inclusi minorenni coinvolti, ha suscitato indignazione e richieste di giustizia più severa per chi commette atti di maltrattamento.

La protesta organizzata dagli animalisti a seguito dell’uccisione della capretta ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e attivisti che hanno chiesto pene più severe per i responsabili di atti violenti contro gli animali. Tuttavia, durante la protesta, alcuni manifestanti hanno esposto foto del minore coinvolto nell’episodio con la scritta “assassino”, attirando l’attenzione della Procura che ha avviato un’indagine su questo comportamento.

La situazione si è ulteriormente complicata con le accuse di maltrattamento e uccisione di animale mosse nei confronti del minore e di altri undici giovani, sette maggiorenni e quattro minorenni, accusati di “istigazione a commettere reato”. L’intera vicenda continua a destare interesse e preoccupazione nella comunità, sollevando importanti tematiche legate alla protezione degli animali e al rispetto nei loro confronti.

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