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Codacons accusa Fedez di calunnia: Si va in udienza

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Codacons accusa Fedez di calunnia: udienza prevista a maggio

Il rapper Federico Lucia, meglio conosciuto come Fedez, sarà ascoltato nell’udienza preliminare dove è accusato di calunnia nei confronti del Codacons. La richiesta dei suoi legali è stata accolta dal gup del tribunale di Roma, Marisa Mosetti, riguardo le accuse del cantante relative a un evento risalente al 2020. Fedez aveva accusato l’associazione di consumatori di pubblicità ingannevole quando aveva chiesto donazioni monetarie ai propri iscritti, un’azione che il rapper considerava ingannevole in quanto era collegata a una campagna anti-Covid.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le indagini, che coinvolgono anche Carlo Rienzi, presidente del Codacons e indagato per truffa, hanno tuttavia accertato che tutto è stato condotto in maniera trasparente. Questo è ciò che ha portato alla contro denuncia da parte dei legali del Codacons, a seguito della quale il gip Annalisa Marzano ha stabilito l’imputazione coatta di Fedez.

L’udienza si è poi conclusa con l’ammissione di Rienzi, così come del Codacons, come persona legittima a denunciare Fedez per danni personali e a costituirsi parte civile nel processo. Dopo un rifiuto iniziale, la difesa ha richiesto che l’imputato venga ascoltato in aula, quindi l’udienza è stata rinviata a maggio.

La nuova udienza è fissata per le ore 13:30 del 6 maggio, come specifica il Codacons. A quel punto, Fedez verrà ascoltato e successivamente si deciderà sul rinvio a giudizio. L’associazione di consumatori ha confermato che il rapper sarà presente in tribunale per rispondere alle domande degli avvocati, incluso il loro, Claudio Coratella.

Fedez era entrato in dettagli riguardo alla questione durante un episodio del suo podcast “Muschio Selvaggio”, in cui aveva criticato l’azione del Codacons durante la pandemia. A detta di Fedez, un banner con la scritta “Dona per il Coronavirus” al Codacons, insinuava che le donazioni avrebbero contribuito a un intervento concreto contro il Coronavirus. Tuttavia, secondo il rapper, questo era fuorviante in quanto il Codacons non si occupa di sanità, definendolo “torbido”. Questo non è però l’unico scontro tra Fedez e il Codacons.

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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie

Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.

L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.

La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.

Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.

Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.

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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban

C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.

Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.

“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.

La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.

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