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Omicidio Mollicone: Secondo consulente della difesa, i reperti sono contaminati

Il caso dell’omicidio di Serena Mollicone continua a sollevare polemiche nel corso del processo d’appello. Il consulente della difesa, il criminologo Carmelo Lavorini, ha espresso preoccupazioni riguardo alla contaminazione dei reperti. Secondo lui, il filmato dell’esame autoptico eseguito dal medico legale Conticelli mostrerebbe una manipolazione dei reperti, in quanto la busta contenente i reperti sarebbe stata aperta e maneggiata su un tavolo, causandone la contaminazione. Lavorini sta difendendo la famiglia Mottola nel procedimento legale.
D’altra parte, il luogotenente dei carabinieri del Ris, Rosario Casamassima, responsabile delle analisi sui resti, sostiene che non ci sia stata alcuna contaminazione. Egli mantiene l’ipotesi che l’arma del delitto sia la porta in legno dell’alloggio della caserma di Arce, dove è avvenuto l’omicidio nel 2001.
Casamassima afferma che i frammenti legnosi con tracce di resina e colla, trovati sui nastri, sono “coerenti per composizione con la porta”. Ritiene che la busta del supermercato che avvolgeva la testa della vittima abbia in realtà protetto i reperti da qualsiasi contaminazione.
Per maggiori dettagli, visita la fonte ufficiale: [Omicidio Mollicone: Secondo consulente della difesa, i reperti sono contaminati](https://www.ansa.it/lazio/notizie/2024/02/22/omicidio-mollicone-consulente-difesa-reperti-contaminati_62ac3ea3-9ec0-45b0-beb9-9c11f13dc6ca.html)
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