Cronaca
Procura Richiede Ergastolo per Fratelli Bianchi nell’Omicidio di Willy
Procura Richiede Ergastolo per Fratelli Bianchi nell’Omicidio di Willy

Titolo: L’omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro: un approfondimento sulla questione
Introduzione
Il 6 Febbraio 2024 alle 11:42, è giunta una notizia che ha scosso l’intera comunità. Secondo il sostituto procuratore, la sentenza che ha ridotto la pena dei fratelli Bianchi, coinvolti nell’omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte a Colleferro, risulta contraddittoria: “Si sono salvati soltanto per errore dei giudici, serve l’ergastolo”. Questa affermazione arriva in seguito alla decisione della Corte d’Assise d’Appello di Roma che ha visto la riduzione della pena per i due fratelli a 24 anni.
Il Caso
Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di 21 anni, è stato brutalmente ucciso la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro. Dopo aver trascorso una serata in un pub, Willy è stato picchiato violentemente, con calci e pugni, che hanno portato alla sua morte. Secondo quanto riferito dalla Procura, la pena dei fratelli Bianchi è stata ridotta grazie alle attenuanti generiche, una decisione che, secondo la Procura, non dovrebbe essere presa in considerazione.
La Critica
Il caso ora si troverà davanti alla Cassazione. Qui si deciderà se arrivare ad una sentenza definitiva oppure rimandare nuovamente il caso ai giudici di secondo grado per una nuova revisione. Criticità emergono, infatti, in particolare riguardo alla decisione della Corte d’Assise d’Appello di Roma che ha ridotto la pena dei due a 24 anni, quasi ad eguagliare quella degli altri due componenti del gruppo che hanno picchiato Willy, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, condannati rispettivamente a 23 e 21 anni.
Le conseguenze dell’aggressione
Era una serata come tante altre, una notte di settembre quando Willy Monteiro Duarte è stato coinvolto in una violenta aggressione che gli ha tolto la vita. Tutto iniziò quando i fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, scesero da un SUV e cominciarono a picchiare violentemente il ventunenne.
Il processo
I fratelli Bianchi, insieme a Pincarelli e Belleggia, sono stati giudicati in primo grado dalla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone. Inizialmente, i fratelli Bianchi erano stati condannati all’ergastolo, ma la loro condanna è stata poi ridotta a 24 anni il 12 luglio. Tuttavia, secondo il sostituto procuratore, vi sono contraddizioni evidenti nella sentenza.
La critica del sostituto procuratore
Il sostituto procuratore critica infatti la sentenza, sostenendo un errore nella formulazione della stessa. Secondo lui, i giudici di appello avrebbero confuso la forma del dolo con l’intensità del dolo. Inoltre, se la lite è stata causata dall’arrivo dei Bianchi, non si comprende perché essi abbiano ottenuto le attenuanti generiche. Infine, il sostituto procuratore sottolinea la contraddizione riguardante il breve periodo di tempo impiegato per l’aggressione, durata meno di un minuto, ma sufficiente per infliggere colpi mortali a Willy.
Cronaca
L’improvviso crollo di un uomo durante una chiamata telefonica

ChocSottoIlSole Un uomo di 57 anni crolla e muore in piena stazione a Roma per un malore misterioso legato al caldo opprimente? Scopri i dettagli che stanno facendo discutere!
La scena del dramma
Immaginate la calura estiva che avvolge Roma, quando un uomo di 57 anni, in attesa del treno alla stazione Stella Polare di Ostia, si ritrova improvvisamente al centro di un evento tragico. Stava parlando al telefono sotto il sole cocente, circondato da altri passeggeri, quando un malore improvviso lo ha fatto crollare a terra, lasciando tutti senza fiato.
Il malore fatale e le reazioni
Le prime testimonianze parlano di un infarto probabile, scatenato forse dal caldo eccessivo che non dà tregua alla Capitale. I soccorsi sono stati chiamati all’istante, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare: era già deceduto. Le persone presenti sono rimaste sotto shock, con il corpo coperto da un telo in attesa degli interventi, mentre la vita in stazione proseguiva senza interruzioni. Una vicenda che fa riflettere su quanto il clima possa nascondere pericoli inaspettati.Cronaca
La mia vita stravolta: solo con la bambina e alla ricerca di un rifugio

MisteroUccisioneARoma: L’audio scioccante di Rexal Ford rivela segreti prima del tragico ritrovamento!
L’audio rivelatore
Immaginate di ricevere un messaggio vocale da un amico che nasconde una storia da brivido: Rexal Ford, l’uomo al centro di un’indagine per omicidio, ha inviato un audio a un suo amico italiano il 5 giugno, appena due giorni prima che i corpi della bambina e della madre venissero scoperti a Villa Pamphili. In questo messaggio, Ford confida di essere stato abbandonato dalla moglie, che sarebbe tornata con il suo ex fidanzato, lasciando lui con la bambina perché “non era più interessata a essere madre”. Con un tocco di mistero, chiede ospitalità a Roma e menziona un progetto sorprendente che lo lega, a suo dire, al figlio di George Harrison dei Beatles, Dhani. Un dettaglio che fa sorgere mille domande: cosa nascondeva davvero Ford?
Chi era Rexal Ford
E se vi dicessimo che Rexal Ford, il 46enne californiano ora fermato sull’isola greca di Skiathos, si spacciava per un regista di Hollywood? Incredibile, ma vero: Ford si era presentato come il responsabile di un film da tre milioni di euro, supportato da una mail di un produttore inglese che lo accreditava presso una società cinematografica romana. Il 7 maggio, è stato visto negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, che definiva la sua famiglia. Ma era tutto vero? Questo alone di mistero intorno alla sua identità e ai suoi progetti rende il caso ancora più affascinante e pieno di colpi di scena.
I viaggi a Malta e in Russia
Preparatevi a un viaggio nel mondo internazionale di Ford e della sua compagna: prima di arrivare in Italia, i due avevano fatto tappa a Malta e in Russia. Gli inquirenti stanno approfondendo queste rotte per svelare l’identità esatta di Ford e della giovane donna, incluse verifiche su un eventuale matrimonio. È un intreccio di spostamenti che fa venire i brividi: cosa stavano cercando in questi Paesi, e quali segreti si celano dietro questi viaggi?
Chi era la moglie Stella
E la donna al centro di questa storia? Chiamata Stella, ma forse con un nome falso, era descritta come un genio dell’informatica, una specie di hacker “Robin Hood” della rete. Un amico, il musicista Oskar “El Mariachi”, racconta di aver vissuto con la coppia a Malta e dipinge un quadro idilliaco: “Erano felici, con soldi e una casa a Roma”. Ma poi aggiunge il colpo di scena: “Lei era misteriosa, forse russa o islandese, e Ford non sapeva nemmeno tutto di lei. Lui era un uomo di pace, con interessi da regista e una famiglia benestante”. L’amico sospetta persino che qualcuno possa avergli fatto del male per via del lavoro di lei. Un vero enigma che vi terrà con il fiato sospeso!
-
Cronaca1 giorno fa
La scaletta del concerto dei Duran Duran, quei inglesi rétro, al Circo Massimo a Roma
-
Cronaca2 giorni fa
Saluti fascisti al liceo Malpighi di Roma: la preside abbassa il voto in condotta
-
Cronaca2 giorni fa
Uomo scopre la sua fidanzata con un altro e lo aggredisce, poi prosegue con la routine quotidiana.
-
Attualità3 giorni fa
Toystellers Forever Young: i giocattoli crescono con noi e diventano opere d’arte