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Unicef, “Fermare il fuoco. 600.000 bambini rischiano la vita”

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Unicef, “Fermare il fuoco. 600.000 bambini rischiano la vita”

L’UNICEF è profondamente preoccupato per l’escalation della violenza nel Governatorato di Rafah a Gaza, che sta mettendo a rischio la vita di oltre 600.000 bambini e delle loro famiglie.

“Un’escalation dei combattimenti a Rafah, già in difficoltà per l’enorme numero di sfollati da altre parti di Gaza, sarà un’altra fase devastante in una guerra che ha già ucciso oltre 27.000 persone, la maggior parte delle quali donne e bambini“, ha dichiarato Catherine Russell, Direttrice generale UNICEF.

“Altre migliaia potrebbero morire nelle violenze o per la mancanza di servizi essenziali e l’ulteriore interruzione dell’assistenza umanitaria. Dobbiamo garantire che gli ultimi ospedali, rifugi, mercati e sistemi idrici funzionanti a Gaza continuino a operare. Senza di essi, la fame e le malattie saliranno alle stelle, portando via altre vite di bambini.”

L’UNICEF fa appello a tutte le parti in conflitto affinché rispettino gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario, tra cui: Massima attenzione a risparmiare i civili e le infrastrutture civili. Soddisfare i bisogni essenziali dei civili. Facilitare un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli. Cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi.

“Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza e di un rilascio sicuro e immediato di tutti gli ostaggi, soprattutto dei bambini, che hanno sofferto così tanto”, ha affermato Russell.

“Un cessate il fuoco umanitario salverà vite, consentirà un ampliamento della risposta umanitaria e aiuterà a fornire la migliore protezione ai bambini le cui vite e il futuro sono in bilico.” Fonte

Attualità

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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Roma e dintorni

Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

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Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.

Le zone interessate oggi

Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.

Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena.

Blocchi e deviazioni domani

Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.

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