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Bimbo di Ladispoli sospeso per 20 giorni per iperattività: potrà tornare a scuola

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Bimbo di Ladispoli sospeso per 20 giorni per iperattività: potrà tornare a scuola

Un bambino di sei anni è stato sospeso dalla scuola perché è stato considerato iperattivo dal preside di un istituto comprensivo di Ladispoli. Secondo il preside, il bambino non avrebbe potuto frequentare le lezioni per 21 giorni, dal 28 febbraio al 21 marzo. Tuttavia, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dei genitori e ha annullato la sospensione. Dopo la decisione dei giudici, la famiglia ha accompagnato il bambino a scuola, ma il preside non lo ha fatto entrare il primo marzo.

Il preside si è giustificato dicendo di non aver fatto entrare il bambino a scuola perché ancora non gli era stata notificata la decisione del Tar. Tuttavia, una volta letta la sentenza, ha dato disposizioni affinché il bambino potesse rientrare in classe. Il preside ha spiegato che la famiglia del bambino sembra considerare la scuola come un servizio di babysitteraggio e non sembra preoccuparsi del fatto che altri bambini non possano imparare a leggere e scrivere a causa della situazione della classe.

Secondo il preside, il bambino riceve assistenza da un Oepac per due ore al giorno e la classe ha anche un’ora di docente di sostegno. Tuttavia, il preside ha sottolineato che non è stata consegnata alla scuola nessuna documentazione riguardante la situazione del bambino. La Legge 104 riconosce la condizione di handicap a chi non ha ancora compiuto 18 anni senza specificare il grado di gravità. Il preside ha dichiarato che il bambino ha ottenuto una certificazione che indica una situazione più grave di quanto precedentemente segnalato, ma questa documentazione non è mai stata consegnata alla scuola.

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Concorso per 800 persone al Comune di Roma. Il bando completo

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Concorso per 800 persone al Comune di Roma. Il bando completo

Nuovi concorsi pubblici: 808 posti disponibili tra operatori, istruttori e funzionari

Quando esce il bando del comune di Roma? Una domanda che in tanti si saranno fatti. Ora però è finalmente uscito il bando del comune di Roma. L’amministrazione ha annunciato l’apertura di tre bandi di concorso per un totale di 808 nuovi posti nel settore pubblico, suddivisi tra le aree degli operatori, degli istruttori e dei funzionari.

Le selezioni mirano a rafforzare diverse professionalità a servizio della pubblica amministrazione, con opportunità rivolte a profili con qualifiche e competenze differenziate.

Quali figure per il comune di Roma?

Operatori: 72 assunzioni per quattro profili

Il primo bando riguarda l’area degli operatori, con 72 posti complessivi ripartiti equamente (18 per ciascun profilo) tra quattro ambiti professionali:

  • Servizi di supporto e custodia: comprendono ruoli come uscieri, custodi e addetti all’accoglienza e all’informazione dell’utenza;
  • Servizi tecnici: include figure come manutentori, facchini e addetti ai magazzini economali;
  • Servizi ambientali: destinati a giardinieri e operatori del verde pubblico;
  • Servizi di trasporto: riservati ad autisti e trasportatori.

Istruttori: 450 posti tra ambito amministrativo e tecnico

Il secondo concorso mette a disposizione 450 posti per la figura di istruttore, suddivisi in due profili professionali:

  • Istruttori amministrativi: 225 posizioni disponibili;
  • Istruttori tecnici: altri 225 posti, rivolti a geometri e diplomati in costruzioni, ambiente e territorio.

Funzionari: 286 posizioni per quattro diversi ruoli

Infine, il terzo bando, riservato all’area dei funzionari, prevede 286 assunzioni così suddivise:

  • Funzionari amministrativi: 125 posti;
  • Funzionari tecnici: 125 posti per profili quali architetti, ingegneri e urbanisti;
  • Funzionari dei servizi ambientali: 18 posti destinati ad agronomi ed esperti in gestione del paesaggio;
  • Funzionari per i servizi informatici e telematici: ulteriori 18 posizioni.

Prove e selezioni

Tutti i concorsi prevedono una prova scritta e una prova orale. Qualora il numero di candidature superasse di dieci volte i posti disponibili per ciascun profilo, potrà essere introdotta anche una prova preselettiva.

Qui il link del concorso per il Comune di Roma 

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Morta per liposuzione imposta: medico legato a Simonetta Kalfus operato senza consenso e ora sospeso

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Morta per liposuzione imposta: medico legato a Simonetta Kalfus operato senza consenso e ora sospeso

TragediaInSalute: Scopri la storia scioccante di una morte dopo liposuzione e il medico sospeso!

Una vicenda che sta accendendo i riflettori sul mondo della chirurgia estetica: una donna ha perso la vita in circostanze drammatiche dopo un intervento di liposuzione, portando alle sospensioni di un medico legato al caso di Simonetta Kalfus. Gli inquirenti stanno indagando su possibili irregolarità, come l’operazione effettuata contro la volontà della paziente, alimentando dibattiti su sicurezza e consenso nel settore.

Le ombre sulla procedura

Le autorità sanitarie hanno avviato un’indagine approfondita, focalizzandosi su come l’intervento possa essere stato condotto senza il pieno consenso della donna. Fonti vicine al caso rivelano dettagli che stanno catturando l’attenzione pubblica, evidenziando i rischi nascosti dietro procedure apparentemente routine.

Il collegamento con Simonetta Kalfus

Simonetta Kalfus, figura nota nel contesto, si trova al centro di questa storia, con il medico sospeso che operava nel suo entourage. ‘Ha operato una donna contro sua volontà’ è la frase che echeggia nelle dichiarazioni ufficiali, underscoring the gravity of the allegations and raising questions about oversight in medical practices.

Risvolti e indagini in corso

Mentre le indagini proseguono, esperti del settore sottolineano l’importanza di regole più stringenti per proteggere i pazienti, con questo caso che potrebbe ispirare cambiamenti normativi. Resta da vedere quali sviluppi emergeranno, tenendo alta l’attenzione su etica e sicurezza.

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