Attualità
Okafor regala tre punti a Milan; Lazio perde 1-0 e chiude match in 8! 3 giocatori espulsi.

Il Milan ha vinto 1-0 contro la Lazio grazie a un gol di Okafor all’88’. Con questa vittoria, il Milan sale a 56 punti e si avvicina alla Juventus. Durante la partita, tre giocatori della Lazio sono stati espulsi dall’arbitro Di Bello: Pellegrini, Marusic e Guendouzi.
La partita tra Lazio e Milan è stata intensa anche se non particolarmente bella. Nel primo tempo, Vecino ha sfiorato il gol per il Milan, mentre Maignan ha fatto un intervento controverso su Castellanos. Nel secondo tempo, Luca Pellegrini è stato espulso per doppia ammonizione al 58′, in seguito a una discussa decisione dell’arbitro. La Lazio ha continuato a giocare in inferiorità numerica dopo le espulsioni di Marusic e Guendouzi.
L’azione più spettacolare della partita è avvenuta all’88’, quando Okafor ha segnato il gol decisivo per il Milan. Nonostante il tentativo del portiere della Lazio, Provedel, di fermare il tiro, Okafor ha portato il Milan in vantaggio. La Lazio ha finito la partita in 8 dopo un’altra espulsione al 93′ e il Milan ha conquistato i tre punti salendo a 56 nel campionato.
Fonte
Attualità
Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma
Attualità
La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, intorno alle 2:30, un gruppo di barcaioli dell’isola di Ponza è stato oggetto di minacce per un semplice gesto di solidarietà: aver esposto la bandiera della Palestina sulle loro imbarcazioni come simbolo di sostegno ad una popolazione in una delle più gravi crisi umanitarie del nostro tempo. Dopo aver infastidito il guardiano del porto, gli autori dell’intimidazione hanno strappato e rimosso con la forza la bandiera palestinese.
È un episodio che va oltre il fatto in sé, perchè tocca il nervo scoperto di un’Italia che troppo spesso confonde la solidarietà con la provocazione e che si mostra incapace di accettare gesti di umanità se non allineati con un certo sentire politico.
Esporre la bandiera della Palestina, in questo contesto, non equivale a prendere parte a un conflitto, perchè è un’affermazione di empatia per le vittime civili, per i bambini sotto le bombe, per le famiglie distrutte da decenni di violenza. Non significa negare il dolore degli israeliani, né tantomeno giustificare il terrorismo, ma riconoscere la sofferenza di un popolo dimenticato e condannato.
Ponza, isola aperta al mondo, costruita nei secoli sull’accoglienza e sul passaggio di genti diverse, non merita che certi gesti vengano accolti con violenza. Il gesto di quei barcaioli va rispettato, anche da chi non lo condivide, perché la democrazia è proprio questo: il diritto di manifestare un pensiero pacifico, anche scomodo, senza temere ritorsioni.
Chi ha strappato quella bandiera ha voluto togliere voce a una parte della coscienza collettiva, ma non potrà strappare il senso più profondo della solidarietà umana.
In un tempo in cui il silenzio complice è la norma, chi ha il coraggio di esporsi, anche solo con un simbolo, merita rispetto, non intimidazioni.
-
Cronaca2 giorni fa
La scaletta del concerto dei Duran Duran, quei inglesi rétro, al Circo Massimo a Roma
-
Cronaca3 giorni fa
Saluti fascisti al liceo Malpighi di Roma: la preside abbassa il voto in condotta
-
Cronaca3 giorni fa
Uomo scopre la sua fidanzata con un altro e lo aggredisce, poi prosegue con la routine quotidiana.
-
Attualità4 giorni fa
Toystellers Forever Young: i giocattoli crescono con noi e diventano opere d’arte