Calcio Roma
La battaglia sul tetto di stranieri in classe è una battaglia persa…

L’attuale Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha recentemente delineato nel “Giornale” il suo approccio a una strategia di integrazione in base al modello di società che prospetta. L’intervento è focalizzato sulla promozione di una società fortemente basata su un patriottismo costituzionale e un pronunciato senso civico. Queste idee sono state in seguito approfondite nel programma di Rete 4, Dritto e rovescio.
Integrazione e Identità Valoriale: la Visione di Valditara
L’europarlamentare della Lega, Isabella Tovaglieri, ha esposto le sue riflessioni nel programma, sostenendo che i cittadini italiani stanno diventando una minoranza nel proprio paese ma già lo sono in tantissime zone della penisola. A Roma, ad esempio, soprattutto nella periferia le classi hanno una percentuale molto alta di alunni stranieri.
A Tor Pignattara ad esempio c’è la scuola Carlo Pisacane dove la maggioranza di alunni non sono italiani. perché nel quartiere della Marranella gli italiani ormai sono la minoranza. Senza polemica ma l’obiettivo non è mettere il tetto agli stranieri ma italianizzare i giovani provenienti dalle altre parti del mondo, farli sentire italiani che cantino a squarciagola il nostro inno, proprio come facciamo noi.
Ovvio che quello che afferma la Tovaglieri è condivisibile, ovvero che la responsabilità di questa tendenza ricadrebbe sul sentimento ‘anti-italiano’ coltivato dalla sinistra negli anni. Se continueremo così con questi discorsi all’inclusione, fra dieci anni nelle nostre scuole insegneremo l’arabo, la religione musulmana, il cricket, la cucina cinese ecc…che per carità sono tutte cose rispettabilissime ma, se la scuola deve rappresenterà un’identità statale, allora è giusto lavorare sui nostri valori, quelli che hanno reso l’Italia una metà di arrivo per tantissimi cittadini.
Il Dialogo con la Sinistra: Citazioni e Prospettive Alternative
All’interno della stessa discussione, Tovaglieri ha avuto uno scambio animato con il deputato di Italia Viva Davide Faraone presente in studio. Ha sfidato la sinistra a proporre l’istruzione dell’arabo come lingua principale anziché l’italiano. Questa provocazione ha portato ad una reazione forte da parte di Faraone. Nonostante ciò, Tovaglieri ha continuato a sostenere il proprio punto di vista, ribadendo che il tema dell’integrazione è spesso associato in modo errato a Salvini. Ha ricordato che le prime restrizioni per gli stranieri sono state introdotte nel ’99, ben prima di Gelmini e sotto il governo D’Alema di sinistra con Berlinguer come Ministro dell’Istruzione.
Attualità
Claudio Ranieri: il signore del calcio

Nel calcio moderno, spesso dominato da logiche di mercato, fredda tattica e narrazioni da copertina, ci sono figure che riescono ancora a farci emozionare con la sola forza della loro umanità. Claudio Ranieri è una di queste: non solo un allenatore, ma un uomo che riesce ad incarnare i valori più autentici dello sport: umiltà. passione, lavoro e, soprattutto, rispetto.
La classifica è importante, si, ma non racconta la compattezza ritrovata, gli occhi pieni di grinta dei ragazzi, l’orgoglio dei tifosi che, per la prima volta dopo tanto tempo, hanno rivisto in campo una Roma che meritano.
Ci sono allenatori che vincono trofei e poi c’è Claudio Ranieri, che ha fatto sentire i tifosi orgogliosi non solo per quello che si è vinto, ma per come si è vissuto quel cammino. Perché a Roma, più del risultato, contano il cuore, la verità e l’appartenenza. E Ranieri, di tutto questo, è stato un simbolo. Il tuo calcio non finisce qui, perché vive in tutti quelli che ti guardano e pensano: “Voglio diventare come lui.”
Grazie per non aver mai smesso di essere uno di noi. La Roma ti ha amato. Ma tu, forse, l’hai amata anche di più.
Calcio Roma
Klopp alla Roma: il rebus dei Friedkin accende i tifosi giallorossi

Un semplice video istituzionale, pensato per esaltare la bellezza della Capitale e il profondo legame tra la città e il club.
Ma a Roma, dove la passione corre più veloce della logica, quei sedici secondi sono bastati per far sognare in grande. E anche per immaginare, dietro quelle immagini evocative, un messaggio nascosto, quasi un enigma da decifrare.
Klopp alla Roma
Nel filmato diffuso dalla famiglia Friedkin, da sempre attenta a una comunicazione elegante, visiva e spesso indiretta, scorrono in rapida successione alcuni dei simboli più iconici della città eterna: il Colosseo, la Lupa capitolina, lo stadio Olimpico, la Basilica di San Pietro, e il Pantheon. Elementi che compongono un ritratto affascinante di Roma, ma che, a guardarli bene, sembrano anche nascondere una sequenza sospetta. Colosseo (che in tedesco si scrive con la K), Lupa, Olimpico, San Pietro, Pantheon: le iniziali formano una parola ben precisa. K-L-O-P-P.
Un tecnico amatissimo a livello internazionale, reduce da un ciclo straordinario con il Liverpool da pochi mesi diventato Head of Global Soccer del gruppo Red Bull.
Eppure, per i tifosi della Roma, nulla è impossibile. Abituati a una comunicazione spesso ambigua e cinematografica da parte della proprietà americana, non escludono che dietro quella manciata di fotogrammi possa davvero celarsi un messaggio in codice. Dal club, però, nessuna conferma. Anzi, con un sorriso, fonti vicine alla società frenano le interpretazioni: “Il Colosseo si scrive con la C”.
Ma a Roma, il video continua a rimbalzare tra social e chat. E finché il nuovo allenatore non verrà ufficialmente annunciato, l’illusione continuerà a vivere.
Perché immaginare Klopp all’Olimpico non costa nulla. E in fondo, ogni grande avventura inizia proprio da un sogno.
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