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Cronaca

“Crisi in Cellblock: Diciotto Detenuti Sequestrano la Mensa, Intervento Shock di Polizia e Carabinieri!”

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“Crisi in Cellblock: Diciotto Detenuti Sequestrano la Mensa, Intervento Shock di Polizia e Carabinieri!”

Disordini nel carcere minorile di Casal del Marmo

Il carcere minorile di Casal del Marmo, situato a Roma, è tornato al centro delle cronache a causa di una nuova rivolta avvenuta nel pomeriggio odierno. Intorno alle ore 14, un gruppo di circa 18 detenuti ha tentato di dare fuoco a un materasso, successivamente barricando l’area della mensa, creando così una situazione di elevata tensione. Le motivazioni alla base di queste azioni sono ancora in fase di accertamento.

Intervento delle autorità

Per fronteggiare la situazione, le autorità competenti sono rapidamente intervenute. Due squadre del reparto mobile della Polizia di Stato, insieme ai Carabinieri, hanno preso posizione nell’area, pronti a dare supporto e assistenza in caso di necessità. Sul luogo sono giunti anche ambulanze del servizio sanitario e i Vigili del Fuoco, allertati per eventuali incendi e per liberare i passaggi ostruiti dai detenuti. Fortunatamente, non sono stati riportati feriti fino a questo momento.

Inizio della protesta

Le prime avvisaglie di tensione erano emerse durante la notte precedente, secondo quanto riportato da fonti locali. Tuttavia, la situazione non era degenerata fino a oggi pomeriggio. Il personale di sicurezza ha contattato il numero di emergenza 112 intorno alle 13:30, facendo scattare le operazioni di contenimento.

Questo episodio segna il terzo atto di ribellione all’interno dell’istituto negli ultimi sette giorni. Nella notte di domenica, due celle erano state date alle fiamme da alcuni detenuti, evento che aveva provocato l’intossicazione di un’agente di polizia penitenziaria, poi necessitante di ricovero ospedaliero. Un’altra protesta martedì scorso aveva portato a un giovane detenuto ferito a causa dell’ingestione di vetro.

Questioni di sicurezza

La situazione all’interno dell’istituto risulta sempre più critica, come evidenziato dalle dichiarazioni di Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. De Fazio ha commentato: «La violenza e i disordini a Casal del Marmo stanno aumentando, con diversi detenuti che si sono barricati e hanno appiccato fuoco a materassi. Gli agenti di polizia penitenziaria si trovano a fronteggiare l’emergenza, con alcune unità richiamate dalle loro posizioni poiché l’istituto è circondato dalle forze dell’ordine». Inoltre, ha messo in rilievo come questa escalation di violenza si colleghi a una recente serie di evasioni dal carcere minorile Beccaria di Milano, facendo emergere gli evidenti problemi di sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie italiane.

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Operaio deceduto in strada a San Lorenzo dopo malore in cantiere

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Operaio deceduto in strada a San Lorenzo dopo malore in cantiere

Hai sentito della misteriosa morte di un operaio in un cantiere romano che sta facendo tremare l’intera città? #TragediaSulLavoro

Un decesso improvviso che lascia tutti senza fiato

Un operaio ucraino di 46 anni è crollato a terra mentre lavorava in un cantiere edile nel quartiere San Lorenzo di Roma, in via dei Sabelli all’incrocio con via degli Ausoni. I colleghi, in preda al panico, hanno dato l’allarme quando lo hanno visto accasciarsi senza preavviso. I sanitari sono intervenuti immediatamente, provando disperatamente un massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare. Potrebbe trattarsi di un infarto fulminante, ma le indagini sono ancora in corso e tutti si chiedono: cosa sta succedendo davvero sui cantieri?

L’allarme crescente degli incidenti sul lavoro: numeri che spaventano

Gli incidenti mortali sul lavoro non accennano a diminuire, e questo caso potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Nei primi due mesi del 2025, a Roma e nel Lazio, si sono registrati ben 11 infortuni fatali, di cui 8 direttamente sul posto di lavoro e 3 durante spostamenti legati al lavoro. Rispetto al 2024, con 107 casi totali – ben 18 in più rispetto ai 89 del 2023 – le statistiche stanno diventando un vero e proprio incubo. Ti sei mai chiesto quanti altri episodi come questo potrebbero nascondersi dietro l’angolo?

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Potature fuori termine, Lipu si lamenta per i nidi a rischio. Alfonsi: “Controlli prima del taglio”

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Potature fuori termine, Lipu si lamenta per i nidi a rischio. Alfonsi: “Controlli prima del taglio”

Hai mai immaginato quante tragedie potrebbero nascondersi tra i rami degli alberi di Roma? Scopri l’allarme sui nidi distrutti e gli abbattimenti controversi! #AlberiInPericolo #RomaVerde

Allarme per i nidi e gli abbattimenti urgenti

A Roma, l’allarme cresce per i nidi di uccelli minacciati dalle potature e abbattimenti di alberi. La data per le potature è stata estesa fino al 15 aprile, ma le emergenze continuano a creare polemiche. In luoghi come Villa Torlonia, dove saranno abbattuti 12 alberi per rischio di caduta, o in viale dei Quattro Venti, dove sono stati trovati uccellini morti di cincia grigia, la situazione è critica. Altri interventi sono programmati in viale Europa, Circonvallazione Gianicolense, la pineta di Villa Massimo, via dei Frassini e via Volsinio a partire dal 6 maggio.

Il dramma sfiorato al Cinevillage

Immagina la scena: un pino crolla improvvisamente sui tavoli dell’area ristoro al Cinevillage, sfuggendo ai controlli di sicurezza. L’episodio, avvenuto di recente, ha lasciato tutti senza fiato e solleva domande su quanto siano affidabili le ispezioni sugli alberi della città. Firmato da Marina de Ghantuz Cubbe, questo caso dimostra come un pericolo inaspettato possa colpire all’improvviso.

Le proteste delle associazioni ambientaliste

Le associazioni e la Lipu non ci stanno e alzano la voce contro questi interventi. Il Regolamento del Verde vieta le potature da aprile a luglio, a meno che non ci sia un rischio immediato per le persone, e potrebbe estendersi da marzo ad agosto se ci sono nidi o tane. In una lettera accorata all’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi, la Lipu chiede verifiche urgenti, sospensioni dove possibile e la salvaguardia dei nidiacei, con consegna ai centri di recupero fauna selvatica. “Questi danni sono inaccettabili”, si legge nell’appello, esortando il Comune a intervenire per dare un esempio.

La replica dell’assessore Alfonsi

In risposta, l’assessore Sabrina Alfonsi difende le operazioni, sottolineando che ogni abbattimento è preceduto da un monitoraggio e perizie di agronomi professionisti. Solo gli alberi in classe D, quelli che rappresentano un elevato rischio, vengono rimossi. Per i nidi, assicura che la prassi prevede la consegna tempestiva ai centri di recupero, come nel caso di via dei Quattro Venti, dove un nido è stato trovato su una parete e non direttamente collegato agli alberi.

La mobilitazione in via dei Quattro Venti

Intanto, proprio oggi, in via dei Quattro Venti si è svolta una manifestazione per difendere gli olmi della zona. I partecipanti gridano che molti alberi etichettati come pericolosi sono in realtà sani, alimentando il dibattito sulla vera urgenza di questi interventi. Quali segreti si celano dietro queste decisioni?

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