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Cronaca

Un Weekend Indimenticabile alla Scoperta dei Sapori dei Vigneti dei Castelli Romani

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Un Weekend Indimenticabile alla Scoperta dei Sapori dei Vigneti dei Castelli Romani

# Borgo diVino 2024: Nemi accoglie la sedicesima tappa del tour enogastronomico

Nemi, incantevole meta dei Castelli Romani, si prepara ad accogliere la sedicesima tappa dell’atteso tour Borgo diVino 2024. L’iniziativa, che celebra l’eccellenza nel settore enogastronomico, è promossa da Valica S.p.a, una rinomata MarTech company, in collaborazione con il Consorzio Ecce Italia, e riceve il supporto della Regione Lazio-Arsial. Inoltre, l’evento gode del patrocinio dell’Associazione Nazionale Città del Vino.

Un evento imperdibile: dettagli e orari

L’evento si svolgerà nel cuore del centro storico di Nemi dal 13 al 15 settembre. Sarà un’occasione unica per appassionati e visitatori di degustare una selezione di vini locali e nazionali provenienti da circa 40 cantine, spaziando tra diverse regioni come Campania, Puglia, Sicilia, Veneto e Molise. I tre giorni saranno dedicati non solo al gusto, ma anche alla scoperta dei vitigni e delle tradizioni vinicole dei territori. Il contesto di Nemi, riconosciuto come uno dei “Borghi più belli d’Italia”, renderà l’esperienza ancora più memorabile. Gli orari di apertura dell’evento sono i seguenti:

– Venerdì 13 Settembre: dalle 18:00 alle 24:00
– Sabato 14 Settembre: dalle 12:00 alle 24:00
– Domenica 15 Settembre: dalle 12:00 alle 22:00

Un percorso di degustazione esclusivo

Durante il soggiorno a Nemi, i visitatori avranno l’opportunità di seguire un percorso di degustazione che attraverserà i luoghi più significativi del borgo, arricchito da stand delle cantine. Inoltre, si potranno apprendere curiosità e informazioni sul mondo del vino grazie a 20 pannelli espositivi dedicati. Per partecipare, ogni visitatore potrà acquistare un voucher al prezzo di €18, che include 8 assaggi di vino e un kit di degustazione comprensivo di sacchetta e calice. I ticket saranno disponibili sia in loco che online sul sito ufficiale di Borgo diVino.

Una fusion tra vino e cucina locale

Un’area del festival sarà dedicata all’esperienza gastronomica, offrendo proposte di street food e piatti tradizionali da gustare sul posto. I partecipanti avranno l’opportunità di assaporare le specialità locali, quali salumi, formaggi, risotti alla crema di scampi e fettuccine allo scoglio. Inoltre, un’area dedicata metterà in risalto le delizie enogastronomiche di “I Borghi più belli d’Italia”, parte integrante del progetto “MIB – Mercato Italiano dei Borghi”, frutto di una collaborazione tra l’associazione e BMTI – Borsa Merci Telematica Italiana.

Le dichiarazioni degli esperti

Massimiliano Raffa, commissario straordinario di Arsial, ha sottolineato l’importanza dell’evento, affermando: «Il Lazio è una terra ricca di storia e tradizioni culinarie. Borgo diVino in Tour rappresenta un’opportunità straordinaria per celebrare il nostro patrimonio vitivinicolo. Ossia, sosteniamo eventi che valorizzano l’identità dei vini laziali e invitano a scoprire la varietà della nostra regione».

Anche il sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, ha espresso soddisfazione: «Nemi continua a essere la sede di Borgo diVino, giunto alla sua decima edizione. La storicità di questo evento dimostra il suo successo costante. Ringraziamo Valica e l’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” per riportare la cultura dei Castelli Romani a livello nazionale, in particolare all’Associazione Nazionale Città del Vino per il supporto».

Fiorello Primi, presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, ha aggiunto: «Borgo diVino in tour attraversa venti tappe, presentando centinaia di vini delle nostre tradizioni. Il format ha avuto successo grazie alla sinergia con il Mercato Italiano dei Borghi, creando un perfetto equilibrio tra vini e prodotti tipici».

Infine, Luca Cotichini, Co-Founder e COO di Valica S.p.a, ha concluso: «Il nostro obiettivo quest’anno è superare le 60 mila presenze in 20 borghi. Borgo diVino in tour resta uno degli eventi enogastronomici più affollati in Italia, con una rappresentanza ricca della produzione vitivinicola nazionale, chiara manifestazione del nostro impegno a valorizzare il territorio».

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Gli equipaggiamenti dei vigili urbani: le rivelazioni del report comunale

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Gli equipaggiamenti dei vigili urbani: le rivelazioni del report comunale

MisteroNelleStrade #PistoleScomparse – Undici pistole Beretta calibro 9 sono sparite dalla Polizia Locale di Roma, e potrebbero essere finite in mani pericolose, pronte a scatenare il caos!

Il giallo delle armi scomparse

Immaginate undici pistole sparite nel nulla: rubate, smarrite o peggio? Queste Beretta calibro 9, destinate a proteggere le strade di Roma, potrebbero ora essere in possesso di chi sa usarle per intimidire o uccidere. Gli agenti della Polizia Locale le trasportano 24 ore su 24, per difendersi e svolgere i loro doveri, ma ora un vero enigma mette a rischio la sicurezza della città. Chi le ha prese? E cosa succederà se finiscono nelle mani sbagliate?

Quante armi hanno davvero gli agenti?

Per capire la portata di questo furto beffardo, scopriamo che gli agenti di Roma Capitale gestiscono un arsenale non da poco. Quest’anno, secondo i rapporti ufficiali, ci sono ben 4.102 pistole a disposizione: 3.166 Beretta calibro 9 con 13 proiettili ciascuna e 936 Heckler & Koch con 15 proiettili, acquistate di recente nel 2024. Ma attenzione, non tutti i 2.696 agenti armati le portano sempre: alcune sono di riserva o in attesa di assegnazione. Un sistema che sembrava solido, ma ora un buco di undici unità fa sorgere dubbi su come vengono gestite queste armi letali.

Negli ultimi anni, l’organico è cresciuto grazie all’amministrazione Gualtieri, passando da 2.500 armi nel 2020 a oltre 4.000 oggi. Ma con pensionamenti e controlli medici che hanno escluso 263 agenti l’anno scorso, il numero è in costante evoluzione. E se tra queste armi “extra” ci sono quelle scomparse? Un dettaglio che fa salire la tensione e lascia spazio a mille domande.

Le critiche dal fronte sindacale

Gabriele Di Bella, segretario provinciale Ugl, non ci sta e punta il dito contro i buchi nel sistema: “Perché le armi non hanno un posto sicuro nei singoli gruppi del Corpo?”. Secondo lui, i vigili sono costretti a portarsele a casa, senza armadietti blindati come quelli della polizia o dei carabinieri. “È assurdo dover spendere soldi propri per custodirle, con il rischio di furto e procedimenti disciplinari o penali”, denuncia. E se questa mancanza di sicurezza fosse la chiave del mistero? Un problema che potrebbe far tremare l’intera forza dell’ordine romana.

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Lazio: il motore hi-tech d’Italia con export in crescita e distretti attivi

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Lazio: il motore hi-tech d’Italia con export in crescita e distretti attivi

Scopri come il Lazio sta conquistando il mondo con un boom di esportazioni che lascia tutti a bocca aperta! #LazioInnovation

L’Esplosione delle Esportazioni Regionali

Il Lazio si sta affermando come una potenza economica italiana, con un mix sorprendente di innovazione e industria che spinge le esportazioni a livelli mai visti. Nel 2024, la regione ha toccato quota 32 miliardi di euro, segnando un incremento del 8,5% rispetto all’anno precedente, mentre il resto d’Italia rimaneva pressoché stabile. Chissà quali segreti nascondono i suoi settori trainanti?

I Settori che Stanno Rubando la Scena

Cosa rende il Lazio così dinamico? Il settore farmaceutico è il vero campione, rappresentando quasi il 40% dell’export regionale con un balzo del 21,6%. Seguono l’agroalimentare, con un +18,4%, e l’elettronica, che cresce del 18,5%. Ma attenzione: non tutto è rose e fiori, con cali inaspettati nell’aerospazio (-7,6%), nell’automotive (-16,8%) e nella metallurgia (-34,4%). Quali sorprese riserva il futuro?

I Poli Tecnologici al Centro dell’Attenzione

I poli tecnologici del Lazio sono i veri eroi di questa storia, con il polo farmaceutico e l’ICT di Roma che registrano crescite mozzafiato del 22,6% e del 19,9%. Anche l’aerospazio sta recuperando terreno, mentre distretti tradizionali come la ceramica di Civita Castellana rimangono stabili (+0,4%). E l’ortofrutta dell’Agro Pontino? Un piccolo calo del 2,4% che nasconde opportunità nascoste.

Gli Eventi che Stanno Accendendo i Riflettori

Al centro di tutto, un convegno stellato con interventi di esperti come Paolo Musso di Intesa Sanpaolo, Giovanni Foresti e Rosa Maria Vitulano, che hanno svelato “Strategie ed opportunità per l’economia laziale”. Non manca Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma. Che novità emergeranno da questi dibattiti?

Fatturato e Occupazione in Crescita Esplosiva

Immagina un’economia che corre: il manifatturiero laziale ha visto il fatturato salire del 4,6% nel 2023 rispetto all’anno prima, e addirittura del 23,3% dal 2019. Settori come i mezzi di trasporto (+15,5%), la farmaceutica (+10,2%) e l’alimentare (+7,3%) sono in piena espansione, con margini operativi migliorati. E l’occupazione? L’aerospazio ha aggiunto 3.400 posti, il comparto alimentare 1.500 e la metallurgia 1.300, mentre i servizi professionali e l’ICT sono cresciuti di 72.000 e 26.000 addetti in un decennio.

L’Ecosistema Innovativo che Supera le Aspettative

Ecco il colpo di scena: il Lazio ospita circa 1.400 start-up innovative, piazzandosi al terzo posto in Italia dopo Lombardia e Campania. Roma, con 1.262 start-up, è seconda solo a Milano. Come fa una regione a brillare così tanto in un mondo sempre più digitale?

Il Ruolo dei Leader che Stanno Cambiando le Regole

Roberto Gabrielli, responsabile della Direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, afferma: “Le imprese laziali dimostrano una forte capacità di adattamento e innovazione”. Con oltre 85.000 aziende clienti e 900 milioni di euro di credito erogato nel 2024, il gruppo bancario è un alleato strategico per chi punta su tecnologia e sostenibilità. Quali mosse segrete adotteranno ora?

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