Cronaca
Un’esperienza gastronomica esclusiva con il maestro chef Roberto Micali

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Un Anno di Successi al Classico Bistrot
Situato nel vivace quartiere Prati, il “Classico Bistrot” ha recentemente festeggiato il suo primo anniversario con una cena esclusiva. Fondato da Gianrico Sivori e Georgiana Tudorache Lacrimioara, entrambi con una solida esperienza nel settore del food & beverage grazie al loro percorso all’Alma di Colorno, questo bistrot ha rapidamente conquistato il palato degli amanti della buona cucina romana, grazie al talento dello chef Roberto Micali.
La Celebrazione dell’Anniversario
In occasione dell’anniversario, lo chef Micali ha preparato un menù speciale, che ha saputo magnificamente unire i colori e i sapori dell’estate con tocchi autunnali. Tra le prelibatezze presentate, spicca un dessert innovativo: una crostatina di cioccolato arricchita da una crema di ricotta al tartufo e da frutti di bosco aromatizzati. Questo dolce esclusivo farà parte della prossima carta del ristorante.
Impegno per la Sostenibilità e Tradizione
Sotto la direzione creativa dello chef Micali, il “Classico Bistrot” si distingue per la reinterpretazione contemporanea dei piatti della tradizione italiana, con un forte focus sulla qualità degli ingredienti, sempre freschi e di stagione. La sostenibilità e la valorizzazione dei prodotti locali sono valori fondamentali della sua cucina. “Da sempre ho sognato di dedicarmi alla cucina, nutro una passione autentica per la gastronomia italiana”, condivide lo chef Roberto Micali. “Pur rispettando le ricette classiche, voglio sempre inserire un elemento sorprendente. Quando ho incontrato Gianrico e Georgiana, ho percepito un’energia speciale che è rimasta costante. Al Classico Bistrot, ho la libertà di esprimere la mia visione culinaria, unendo il rispetto per la tradizione con l’innovazione.”
Cronaca
Destra sovranista al fianco di Alemanno: apericena a Rieti per le grane legali

EventoChoc: Un’apericena per sostenere l’ex sindaco Gianni Alemanno in carcere? Scopri chi si schiera al suo fianco!
La controversa storia dietro l’evento
Un’apericena insolita sta per scuotere Rieti, organizzata per sostenere Gianni Alemanno, l’ex sindaco di Roma condannato a 22 mesi nel caso Mondo di Mezzo. Da dicembre scorso, Alemanno è tornato in carcere per aver violato la messa in prova ai servizi sociali. Ma cosa spinge un evento del genere? Numerosi esponenti della destra sovranista hanno risposto alla chiamata, trasformando una semplice cena in un raduno che promette sorprese e dibattiti accesi.
Gli ospiti che non ti aspetteresti
Tra gli ospiti confermati c’è l’ex presidente della Regione Francesco Storace, che su X ha dichiarato: “Ci andrò volentieri perché le cose vanno dette senza paura”. Non solo: anche Simone Di Stefano, ex leader di CasaPound e ora a capo di Exit, e Luca Malcotti, vice segretario generale dell’UGL ed ex consigliere regionale, hanno aderito. Immagina il mix di personalità che potrebbe emergere – un incontro da non perdere per chi ama i retroscena politici!I dettagli che stuzzicano la curiosità
L’iniziativa è curata dai militanti del movimento Indipendenza, con figure come il vice segretario Chicco Costini e Beppe Lauria in prima linea. L’evento, ospitato al ristorante Da Chef in largo Velino Fratelli Conti, includerà un dibattito seguito da un concerto con Francesco Mancinelli, Silvia Preda e Nicolò Olivieri. Sul volantino si parla di una petizione per Alemanno, con un contributo di 15 euro per l’apericena (ingresso libero) e donazioni extra per le sue spese legali. Chissà quali segreti emergeranno durante la serata?
Cronaca
Castagne importate etichettate come italiane: sequestrati 54 mila pacchi

IngannoMadeInItaly Hai mai comprato castagne pensando fossero autenticamente italiane, ma in realtà venivano dall’estero? 😲 Scopri come la Guardia di Finanza ha sgominato un maxi-falso alimentare!
Il Sequestro Sbalorditivo
Immagina di aprire una scatola di castagne con il tricolore italiano ben in vista, ma al suo interno si nasconde un inganno internazionale. La Guardia di Finanza ha messo le mani su 54.000 confezioni di castagne in un’azienda agroalimentare nel Viterbese, scoprendo che il prodotto arrivava dall’estero nonostante l’imballaggio gridasse “made in Italy”.
L’Inganno che Ti Lascerà a Bocca Aperta
Non solo l’etichetta principale sfoggiava orgogliosamente il tricolore, ma le vere informazioni sulla provenienza erano nascoste in piccolo su un’etichetta secondaria sul retro. Un trucco astuto che poteva facilmente confondere i consumatori, facendoli credere di acquistare un prodotto genuino del Bel Paese. Chissà quante persone sono cadute in questa trappola!Le Misure contro l’Azienda
Per il titolare dell’azienda, non è finita con il semplice sequestro: è scattato un ammonimento severo sulle regole da seguire per rendere trasparente la provenienza dei prodotti. Un avvertimento che potrebbe sconvolgere l’intero settore agroalimentario – e tu, stai attento a cosa compri la prossima volta!
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