Attualità
Approvato il posticipo delle restrizioni di ingresso nella Fascia verde per i veicoli Euro 4.

Nei giorni scorsi diversi esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia, pur senza una delibera ufficiale, avevano rivendicato la proroga delle regole sulla Ztl. Oggi il presidente Rocca ha confermato che si andrà nella direzione dello stop ai nuovi divieti per la Fascia Verde di Roma.
Rinvio dei divieti per la Fascia Verde
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, conferma le fughe in avanti della sua maggioranza sui nuovi divieti di accesso alla Fascia Verde di Roma, che saranno rinviati di un anno. Nei giorni scorsi diversi esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia, pur senza una delibera ufficiale, avevano rivendicato la proroga delle regole sulla Ztl, senza introdurre ulteriori divieti per altre categorie di veicoli. In altre parole, continueranno a circolare, anche dopo il 1 novembre, anche le automobili alimentate a gasolio (diesel) Euro 4.
Riflessioni sulle decisioni del Comune e della Regione
Come scritto più volte, formalmente non è il Comune di Roma, ma la Regione Lazio ad autorizzare o negare l’introduzione di nuovi divieti. Le prescrizioni per cui Gualtieri aveva firmato l’ordinanza che conteneva lo stop, dal 1 novembre, per le auto diesel Euro 4 erano contenute nel Piano clima regionale varato dalla giunta Zingaretti. A sua volta, il Piano clima conteneva queste misure a causa delle multe milionarie arrivate dall’Unione Europea per sforamenti a Roma nei livelli di Pm10 e N02, inquinanti che per buona parte sono causati dai motori dei veicoli.
Negli ultimi anni, certifica l’agenzia regionale Arpa, i dati a Roma sono in miglioramento e, quindi, è il ragionamento del Campidoglio, questi divieti non sono più necessari. Rocca ha confermato che probabilmente accetterà le richieste della Capitale: “Il nostro ufficio Ambiente sta lavorando per valutare il piano della qualità dell’aria. Mi sembra che ci siano una serie di segnali positivi, e se tutto verrà confermato, nei prossimi giorni, possiamo andare nella direzione della proroga. Siamo moderatamente ottimisti che questo avverrà nei prossimi giorni. Ma è un lavoro tecnico”.
Secondo Rocca, “l’errore a monte fu il piano aria siglato da Zingaretti: lì noi rischiamo la procedura di infrazione. Quindi adesso dobbiamo lavorare sui numeri e i dati per fare in modo che i nostri cittadini e le fasce più deboli non paghino un prezzo più alto. Tutto questo per arrivare alla proroga dei veicoli diesel Euro 4”.
Attualità
Ministero della Giustizia costretto a risarcire un criminale per cella troppo angusta

ShockInCarcere Hai mai immaginato che una semplice cella troppo piccola possa scatenare un risarcimento milionario e far tremare le istituzioni?
In un caso che sta accendendo i riflettori sulle carceri italiane, il Ministero della Giustizia è stato costretto a risarcire un detenuto per condizioni inaccettabili, lasciando tutti a chiedersi quali altri segreti nascondono le prigioni del Paese. Immagina di scoprire che lo spazio vitale di un recluso era così ristretto da violare le norme basilari: un vero colpo al cuore del sistema penitenziario.
Le Condizioni Sconvolgenti
Le indagini hanno rivelato che la cella in questione era drammaticamente sotto lo standard, con spazi ristretti che potrebbero aver influito sulla salute e sui diritti del detenuto. Fonti vicine al caso parlano di “spazi angusti e invivibili”, un problema che potrebbe interessare migliaia di strutture in Italia e che ora sta alimentando dibattiti accesi online.Il Risarcimento da Capogiro
Non è solo una multa: il Ministero ha dovuto sborsare una somma sostanziosa per “l’inadeguatezza delle condizioni detentive”, come confermato da documenti ufficiali. Ma cosa succederà ora? Questa decisione potrebbe aprire le porte a nuove cause, con i cittadini che si interrogano: e se anche tu scoprissi che le carceri nascondono altre gravi violazioni?
Restate sintonizzati per gli aggiornamenti su questa storia che potrebbe cambiare per sempre le regole del sistema giudiziario italiano.
Attualità
Donna uccisa a Fregene: i post online della nuora agli arresti rivelano caos domestico, “dobbiamo andarcene”

UccisioneMisteriosaAFregene Scopri i post scioccanti della nuora arrestata che svelano una famiglia sull’orlo del baratro!
In un caso che sta catturando l’attenzione di tutti, una donna è stata trovata morta a Fregene, con la nuora al centro di un’indagine serrata. I dettagli emergenti dai social media stanno alimentando curiosità su cosa potrebbe aver spinto a un gesto estremo, lasciando tutti a chiedersi quali segreti si nascondevano dietro le quinte di una vita apparentemente normale.
I Post Incriminanti
Le autorità hanno esaminato i messaggi online della sospettata, dove emergono frasi che suggeriscono tensioni insostenibili. “Dobbiamo andarcene”, una dichiarazione che ora risuona come un grido d’aiuto, sta facendo ipotizzare scenari drammatici e imprevedibili.La Situazione in Casa
Fonti vicine alle indagini descrivono un ambiente familiare carico di conflitti, con indizi che puntano a una convivenza al limite. Quali erano le vere dinamiche dietro quelle pareti? Questa domanda tiene in sospeso l’opinione pubblica, mentre nuovi dettagli potrebbero emergere presto.
Le forze dell’ordine continuano a scavare, con sviluppi che potrebbero rivelare ancora di più su questa storia intrigante e piena di misteri.
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