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Attese di 14 minuti: il disagio dei cittadini continua

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Attese di 14 minuti: il disagio dei cittadini continua

La situazione della metro a Roma è ormai diventata insostenibile per chi è costretto a prenderla per spostarsi: le attese sono lunghissime già nelle prime ore del mattino, con banchine strapiene e cittadini sull’orlo dell’esasperazione.

Attese e Disservizi

Cinque, sei, otto, dieci, quattordici. Sono il numero di minuti che la gente deve aspettare la metro a Roma. Attese fino a sei minuti per la linea A, quattordici/quindici per la B e la B1. Treni ogni venti minuti per la C. E la capitale così si ingolfa, con centinaia di persone che aspettano sulle banchine già alle 6 del mattino, con conseguenze ovviamente anche sulla loro qualità di vita. Ritardi al lavoro, rientri a casa che durano ore, viaggi esasperanti ammassati gli uni sugli altri, treni che bisogna saltare perché troppo pieni per riuscire a salire. Per poi scoprire che non è possibile farlo nemmeno su quello successivo dato che è passato dopo dieci minuti.

A causare le lunghe attese, soprattutto per la linea B, è il fatto che i treni siano in revisione. Un passaggio che il Comune di Roma non poteva rimandare, obbligato soprattutto in vista del Giubileo. Questo però non cambia il fatto che la situazione sia insostenibile per chi nella capitale vive e lavora. Ormai prendere la metropolitana la mattina è un vero e proprio calvario, tanto che in molti rinunciano a spostarsi con i mezzi e preferiscono prendere la macchina. Con conseguenze devastanti sul traffico e, non ultimo, anche sull’inquinamento.

Studio dell’Acos sulla Linea B

Secondo uno studio condotto a giugno sulla linea B dall’Acos, l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, la situazione è così fotografata: tempi di attesa in media di cinque minuti e mezzo sulla tratta Laurentina – Bologna, nove minuti sulla tratta Bologna – Rebibbia, tredici minuti tra Bologna e Jonio. In alcuni casi, in quei quattro giorni, si sono registrati picchi di attesa di ventisette minuti in direzione Jonio, e di oltre diciassette minuti in direzione Rebibbia. A peggiorare la situazione, il fatto che spesso l’attesa – già lunga – dichiarata sulle tabelle non corrisponde nemmeno a quella effettiva.

“Salve sono 15 minuti che aspetto la metro B a Ponte Mammolo per Laurentina. Non avevate potenziato la linea per il Giubileo? Mi sembra assurdo aspettare tutto sto tempo”. “Metro A direzione Battistini passa ogni 6 minuti e per di più va a 2 all’ora. È possibile sapere perché? Incredibile che dobbiamo accogliere i pellegrini per il giubileo e il servizio invece di migliorare è sempre peggio”. “Buongiorno. Ad Anagnina non entriamo nemmeno più in banchina fra un po’. È passata una metro fuori servizio. Ora un’altra che si è riempita subito. E al capolinea c’è solo un’altro treno. Che succede? Una metro ogni 6/7 minuti è impossibile”. Ne abbiamo selezionato qualcuno, ma la pagina X di Atac è piena di commenti di questo tipo. E in metro il commento più ripetuto dai pendolari è ‘ogni giorno ce n’è una’. La situazione dovrebbe, almeno sulla carta, risolversi a dicembre 2024, con il ripristino del parco macchine e tempi di attesa umani. Anche perché Roma deve prepararsi ad accogliere oltre trenta milioni di pellegrini: e che le cose rimangano così è impensabile.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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