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Carabinieri Fermano Cremazione: Ipotesi di Omicidio

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Carabinieri Fermano Cremazione: Ipotesi di Omicidio

I carabinieri hanno bloccato la cremazione della salma dell’anziano trovato morto in casa a Roma, dopo un incontro con una 47enne che lo ha narcotizzato e rapinato. Disposta l’autopsia, si sospetta l’omicidio. La Procura della Repubblica di Roma ha disposto l’autopsia sulla salma del sessantottenne romano trovato morto nella sua abitazione in via Marcello Palmisano, nel quadrante Nord Ovest della Capitale. La vittima si chiamava Franco Giordanella, mentre la donna arrestata è Wandeley Peralta De La Cruz, una quarantaseienne originaria della Repubblica Domenicana e già nota alle forze dell’ordine. Gli inquirenti vogliono capire cosa ne abbia provocato il decesso e se sia attribuibile alla sostanza, che le ha somministrato nel bicchiere di vino la donna. L’ha invitata a casa, dopo averla conosciuta su un sito d’incontri, lei lo ha narcotizzato e rapinato.

L’incontro fatale

I carabinieri, su richiesta della Procura, hanno bloccato la cremazione della salma, quando hanno trovato immagini delle telecamere di sorveglianza dell’appartamento, che riprendevano la donna in casa, mentre metteva della sostanza nel bicchiere del pensionato. I due si sono conosciuti su un sito d’incontri, come è emerso dalle chat di WhatsApp. Lei lo aveva adescato utilizzando il nome falso “Patrizia”. Si sono incontrati di persona il 19 settembre scorso in un centro commerciale, per poi decidere che avrebbero mangiato a casa di lui. A trovarlo morto due giorni dopo sono stati suo zio e sua cugina, dato che quest’ultima non riusciva a mettersi in contatto con lui e si era preoccupata.

Indagini in corso

Ad insospettire i militari è stato il fatto che nel portafoglio della vittima non c’erano più né soldi in contanti, né carte di credito. Hanno poi scoperto che dai suoi conti erano stati prelevati 8mila euro. Si attendono i risultati dell’autopsia, che faranno luce sulle cause del decesso. Se dagli esami dovesse emergere che ad uccidere il sessantottenne è stata la sostanza somministrata dalla donna, le ipotesi di reato che le sono contestate si potrebbero aggravare, con quella di omicidio. Al momento, la quarantaseienne è in carcere, indagata per rapina aggravata e indebito utilizzo di carte di credito.

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!

Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.

La rete di supporto in azione

In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite.

Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.

I risultati che stanno facendo scalpore

Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!

Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.

La sfida nascosta

Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.

La proposta che potrebbe fare la differenza

In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.

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