Attualità
Indagine su 18 persone: coinvolto anche Andrea Stroppa, referente di Musk in Italia.

C’è anche il referente di Elon Musk in Italia Andrea Stroppa tra i 18 indagati nell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta su Sogei. Il dirigente della società Paolino Iorio è stato arrestato per corruzione.
Dettagli dell’Inchiesta
Tra i diciotto indagati nell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta nella società Sogei della Guardia di Finanza di Roma e Procura c’è anche Andrea Stroppa, trentenne ritenuto il “referente di Elon Musk in Italia”. È quanto c’è scritto nell’informativa della Guardia di Finanza sul procedimento, che ha portato all’arresto del direttore di Sogei, Paolino Iorio, che ora si trova agli arresti domiciliari. Sogei è la Società Generale d’Informatica S.p.A., un’azienda italiana che opera nel settore delle tecnologie riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione, società in house controllata al 100 per cento dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il militare della Marina indagato, “nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del Governo del sistema satellitare (Starlink ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del Gruppo, Andrea Stroppa” scrivono sempre i finanzieri nell’informativa.
Coinvolgimento di Olidata e Reazioni
Le informazioni su Andrea Stroppa non sono molte. Sappiamo che è nato nel 1994 e che è membro dello staff del Word Economic Forum, come esperto di hacking e sicurezza informatica. Alcuni lo considerano il referente di Elon Musk in Italia.
Ad occuparsi dell’inchiesta sono stati i militari delle Fiamme Gialle dei nuclei Pef e Valutario. “Nel corso delle conversazioni – si legge – emerge che, da un lato l’ufficiale di Marina programma” con un altro indagato “l’inserimento di Olidata Spa nell’affare e, dall’altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite, dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisioni assunte nel corso di riunioni ministeriali. Vicenda sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, al fine di far beneficiare Olidata Spa e attraverso la stessa l’ufficiale di Marina e di un altro indagato, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l’amministrazione italiana, grazie all’intervento illecito del pubblico ufficiale”.
Sulla vicenda è intervenuto l’amministratore delegato Olidata Cristiano Rufini, che ha detto: “Confidiamo nel lavoro delle autorità competenti e siamo certi che la trasparenza delle nostre azioni verrà chiarita. Siamo a completa disposizione degli inquirenti e pronti a fornire tutto il supporto”. Olidata ha dichiarato che “l’autorità giudiziaria sta conducendo accertamenti volti a verificare la regolarità delle procedure ad evidenza pubblica aggiudicate in favore della Olidata e di numerose altre aziende”.
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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!
Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.
La rete di supporto in azione
In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite. Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.
I risultati che stanno facendo scalpore
Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?
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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!
Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.
La sfida nascosta
Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.La proposta che potrebbe fare la differenza
In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.
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