Cronaca
«Riflessioni Spirituali sul Martire Nasrallah: Un Inno alla Resilienza»

Un Punto di Riferimento per la Comunità Sciita a Roma
Nel cuore del quartiere Tuscolano di Roma, precisamente in via Spello, troviamo un significativo centro culturale islamico dedicato alla comunità sciita. Questo spazio, guidato dall’imam Shaykh Abbas Di Palma, un leader di origine toscana nonché presidente dell’associazione “Imam Mahdi”, si configura come un fulcro per attività religiose e culturali. È qui che si consolidano le relazioni tra i membri della comunità locale e importanti figure dell’Islam a livello internazionale. Un esempio è la recente commemorazione di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, che ha visto la partecipazione di diverse personalità di rilievo.
Legami Internazionali e Tradizioni Sciite
Nonostante il suo ruolo predominante a livello locale, il centro intrattiene anche forti legami con le istituzioni iraniane presenti in Italia. L’arrivo dell’ambasciatore iraniano, assieme alla sua delegazione, mette in risalto l’importanza di questo spazio nel preservare le tradizioni e le celebrazioni sciite nella capitale. Durante eventi significativi, la struttura si arricchisce della presenza di un nutrito gruppo di partecipanti che condividono i valori del centro attraverso varie attività sia culturali che religiose. La vigilanza delle forze dell’ordine, spesso presente nelle vicinanze, evidenzia l’attenzione dedicata alla sicurezza e alla gestione di potenziali tensioni.
Un Melting Pot di Culture Sciite
Il centro situato in via Spello si distingue per la sua capacità di accogliere diverse nazionalità all’interno della comunità sciita, a differenza di molte moschee romane predominantemente sunnite. Qui trovano accoglienza iraniani, afghani, libanesi e siriani, tutti uniti in un luogo di culto e di incontro. Mentre il centro si impegna attivamente nella promozione dell’identità sciita e nelle sue attività, la partecipazione a manifestazioni pubbliche viene monitorata con attenzione. Di fronte alle controversie riguardanti la partecipazione a eventi pro-Palestina, emerge anche un dibattito interno sulla possibilità di utilizzare tali iniziative a fini politici.
Cronaca
Contro l’invasione dei bus turistici, i residenti si uniscono a Confcommercio

Hai mai immaginato Roma senza caos nel traffico? Scopri il colpo di scena al Campidoglio che potrebbe cambiare tutto! #RomaTraffico #MobilitàSvelata
La Richiesta di Confronto al Campidoglio
A Roma, le strade centrali sono da sempre un labirinto di auto e turisti, ma ora c’è una mossa che sta accendendo la curiosità. I rappresentanti locali hanno presentato una richiesta ufficiale al Campidoglio per un tavolo di confronto, lasciando tutti a chiedersi: quali cambiamenti sono in arrivo?
Cosa Si Nasconde Dietro le Strade Centrali
Le modalità di accesso alle vie più iconiche della città potrebbero essere riviste in modo radicale. Immagina poter esplorare i tesori di Roma senza il solito ingorgo: un’idea che sta generando un’ondata di interesse e dibattiti. Quali proposte emergeranno da questo tavolo? Potrebbe essere l’inizio di una vera rivoluzione urbana.Cronaca
La denuncia di Federica: l’iniezione che ha cambiato tutto

FillerLabbra #MedicinaEsteticaScoperta L’incubo di una donna sfigurata da un trattamento illegale e low cost – ecco i rischi nascosti del mondo della bellezza!
La tentazione dei social e l’incontro con l’ignoto
Federica Funi, 34 anni di Roma, pensava di aver trovato l’offerta perfetta per rendere le sue labbra più affascinanti, ma il tentativo di risparmiare si è trasformato in un vero disastro. Ogni giorno, scorrendo i feed dei social, si imbatteva in post di dottoresse dell’Est Europa che promettevano risultati sorprendenti. Curiosa e attirata da prezzi apparentemente irresistibili, ha contattato una dottoressa bulgara via Instagram, usando il traduttore per superare la barriera linguistica. Ma quello che sembrava un appuntamento rapido si è rivelato un incubo: iniezioni eseguite in un appartamento affittato, senza verifiche o sterilizzazione adeguata.
I pericoli di procedure non regolamentate
Federica aveva già filler alle labbra, ma la dottoressa non ha esitato a iniettarne altro, ignorando ogni cautela. “Se fosse stata competente, mi avrebbe consigliato di sciogliere prima il vecchio filler”, racconta con rammarico. L’appuntamento, fissato con appuntamenti ogni 30 minuti, si è svolto in una casa di fronte al Colosseo, convertita temporaneamente in uno studio improvvisato. Strumenti non sterilizzati, comunicazioni a gesti e zero visite preliminarie: non c’era traccia di trasparenza o professionalità, alimentando subito i sospetti di Federica.Le conseguenze devastanti e i segni permanenti
Il filler utilizzato, chiamato Sardenya e non autorizzato, non si è riassorbito come promesso, lasciando labbra deformate con bozzi, grinze e un buco al centro. “Sembravo un mostro”, confida Federica, che ha dovuto sottoporsi a interventi dolorosi come l’ialuronidasi e persino piccoli fori per rimuovere il prodotto. Il risultato? Labbra che ora appaiono come un palloncino sgonfio, con effetti psicologici che l’hanno costretta a isolarsi. Tutto per un costo leggermente più basso, che alla fine non è valso nemmeno la promessa di una tecnica “Russian Lips” esclusiva.
Il business sommerso e il silenzio delle vittime
In un mondo di filler low cost e dottoresse itineranti, Federica non è l’unica a cadere in questa trappola. Operazioni a domicilio, senza regolamentazioni, attirano chi cerca shortcut per la bellezza, ma i rischi sono altissimi. Nonostante il trauma, Federica non ha denunciato la dottoressa, complice l’anonimato e il lavoro “a nero”. “Prima ci vai senza pensarci, poi ti chiedi come hai potuto”, ammette, evidenziando un fenomeno che continua a crescere nell’ombra.
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