Cronaca
Ritrovato il corpo di un giovane di 17 anni, Michele, sul sito dell’incidente dopo la sua irreperibilità al telefono.

Un incidente mortale ha scosso il quartiere di Tor San Lorenzo ad Ardea, vicino Roma, nella serata di sabato 26 ottobre. Un ragazzo di 17 anni, in sella al proprio scooter, ha perso la vita scontrandosi con una Fiat Panda. L’uomo di 45 anni che guidava l’auto è originario di Palestrina e si è fermato subito a prestare soccorso. È stato poi trasportato in ospedale per sottoporsi ai test di routine per verificare l’assunzione di alcol e droghe. Sul luogo del sinistro sono intervenute sei pattuglie dei carabinieri e la strada in direzione Anzio è rimasta chiusa fino a poco prima dell’una.
L’Incrocio Pericoloso
L’incidente è avvenuto intorno alle ore 22 in un incrocio che unisce il lungomare alla via Ardeatina, un tratto ritenuto particolarmente pericoloso dai residenti, situato non lontano dal supermercato Tigre. Secondo quanto riportato da Il Nuovo 7 Colli, l’area è conosciuta per la sua pericolosità, un fattore che potrebbe aver contribuito alla dinamica del tragico evento.
La Vittima, Michele
Michele, il giovane di 17 anni vittima dell’incidente, era di Pomezia. La notizia ha rapidamente raggiunto i familiari e gli amici del ragazzo, che si sono precipitati sul posto dopo aver perso contatti con lui. Uno degli amici presenti ha dichiarato: «Eravamo usciti, Michele doveva andare a prendere un nostro amico. Ma non rispondeva più al telefono e ci siamo preoccupati. Poi abbiamo saputo dell’incidente. E siamo venuti subito qui».
L’incidente ha suscitato profondo sconforto e preoccupazione nella comunità locale, sollevando ancora una volta il dibattito sulla sicurezza di quel tratto stradale. Le indagini da parte delle forze dell’ordine sono in corso per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Cronaca
Destra sovranista al fianco di Alemanno: apericena a Rieti per le grane legali

EventoChoc: Un’apericena per sostenere l’ex sindaco Gianni Alemanno in carcere? Scopri chi si schiera al suo fianco!
La controversa storia dietro l’evento
Un’apericena insolita sta per scuotere Rieti, organizzata per sostenere Gianni Alemanno, l’ex sindaco di Roma condannato a 22 mesi nel caso Mondo di Mezzo. Da dicembre scorso, Alemanno è tornato in carcere per aver violato la messa in prova ai servizi sociali. Ma cosa spinge un evento del genere? Numerosi esponenti della destra sovranista hanno risposto alla chiamata, trasformando una semplice cena in un raduno che promette sorprese e dibattiti accesi.
Gli ospiti che non ti aspetteresti
Tra gli ospiti confermati c’è l’ex presidente della Regione Francesco Storace, che su X ha dichiarato: “Ci andrò volentieri perché le cose vanno dette senza paura”. Non solo: anche Simone Di Stefano, ex leader di CasaPound e ora a capo di Exit, e Luca Malcotti, vice segretario generale dell’UGL ed ex consigliere regionale, hanno aderito. Immagina il mix di personalità che potrebbe emergere – un incontro da non perdere per chi ama i retroscena politici!I dettagli che stuzzicano la curiosità
L’iniziativa è curata dai militanti del movimento Indipendenza, con figure come il vice segretario Chicco Costini e Beppe Lauria in prima linea. L’evento, ospitato al ristorante Da Chef in largo Velino Fratelli Conti, includerà un dibattito seguito da un concerto con Francesco Mancinelli, Silvia Preda e Nicolò Olivieri. Sul volantino si parla di una petizione per Alemanno, con un contributo di 15 euro per l’apericena (ingresso libero) e donazioni extra per le sue spese legali. Chissà quali segreti emergeranno durante la serata?
Cronaca
Castagne importate etichettate come italiane: sequestrati 54 mila pacchi

IngannoMadeInItaly Hai mai comprato castagne pensando fossero autenticamente italiane, ma in realtà venivano dall’estero? 😲 Scopri come la Guardia di Finanza ha sgominato un maxi-falso alimentare!
Il Sequestro Sbalorditivo
Immagina di aprire una scatola di castagne con il tricolore italiano ben in vista, ma al suo interno si nasconde un inganno internazionale. La Guardia di Finanza ha messo le mani su 54.000 confezioni di castagne in un’azienda agroalimentare nel Viterbese, scoprendo che il prodotto arrivava dall’estero nonostante l’imballaggio gridasse “made in Italy”.
L’Inganno che Ti Lascerà a Bocca Aperta
Non solo l’etichetta principale sfoggiava orgogliosamente il tricolore, ma le vere informazioni sulla provenienza erano nascoste in piccolo su un’etichetta secondaria sul retro. Un trucco astuto che poteva facilmente confondere i consumatori, facendoli credere di acquistare un prodotto genuino del Bel Paese. Chissà quante persone sono cadute in questa trappola!Le Misure contro l’Azienda
Per il titolare dell’azienda, non è finita con il semplice sequestro: è scattato un ammonimento severo sulle regole da seguire per rendere trasparente la provenienza dei prodotti. Un avvertimento che potrebbe sconvolgere l’intero settore agroalimentario – e tu, stai attento a cosa compri la prossima volta!
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