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Uomo cade mentre porta fiori alla tomba di un amico a causa della rottura di una scala

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Uomo cade mentre porta fiori alla tomba di un amico a causa della rottura di una scala

Un mazzo di fiori sulla tomba, una scala in legno rotta e un volo di 4 metri: per l’uomo caduto mentre si trovava al cimitero, sono subito scattati i soccorsi. Era andato al cimitero per lasciare dei fiori sulla tomba di un amico. Si è arrampicato in cima a una scala in legno quando, all’improvviso, la scala si è spezzata e lui è caduto giù. È successo a un sessantenne di Fontana Liri, nel Frusinate, che è precipitato, cadendo con un volo di quattro metri.

Cade da una scala al cimitero: come sta il 60enne

Non appena caduto, è stato subito soccorso dal personale medico del 118. Gli operatori sanitari lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale, viste le condizioni serie in cui si trovava. L’uomo, un sessantenne di Fontana Liri, che si trovava al cimitero per mettere un mazzo di fiori sulla tomba di un amico, ha riportato diverse lesioni: la rottura del setto nasale e alcune fratture alle gambe. Una volta sottoposto alle visite e alle cure del personale del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, è risultato essere fuori pericolo. Per lui, però, è stato stabilito un periodo di degenza di circa un mese.

Cosa è successo al cimitero

Per quanto di loro competenza, hanno raggiunto il cimitero anche i carabinieri di Fontana Liri, per svolgere i rilievi del caso. I militari arrivati sul posto hanno, inoltre, provato a chiedere all’uomo cosa si ricordasse dell’accaduto, ma nonostante non abbia mai perso coscienza dopo la caduta, non ricorda la ragione per cui è precipitato. Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trovato in cima a una scala in legno che si sarebbe rotta poco dopo, facendolo cadere giù.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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