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Cronaca

Borse per 140mila euro rubate da Valentino vicino piazza di Spagna a Roma. Gli inquirenti confermano l’assenza di segni di effrazione.

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Borse per 140mila euro rubate da Valentino vicino piazza di Spagna a Roma. Gli inquirenti confermano l’assenza di segni di effrazione.

Furto da migliaia di euro al centro di Roma. Prima della mezzanotte una banda di ladri è riuscita ad entrare nella boutique di Valentino in piazza Mignanelli a due passi da piazza di Spagna. Il super bottino si aggira attorno ai 140.000 euro. I ladri sono fuggiti senza lasciare traccia e si sono portati via decine e decine di borse griffate. Sul posto la polizia e la Scientifica. Rapina da Bulgari, la fuga di un km nelle fogne dopo il colpo e il gps per orientarsi nel tunnel: così i ladri sono riusciti a scappare.

Il colpo

Sul posto si è recata prima la vigilanza che, accorgendosi del furto, ha contattato il 112. Le borse sono state arraffate dai cassetti e dalle mensole.

Le indagini sul maxi colpo da Valentino

Nessun segno di effrazione sulla porta di ingresso della boutique, né all’interno del negozio sono stati rilevati buchi nel muro. Gli investigatori della Polizia del commissariato Trevi, che indagano sul caso, hanno acquisito le immagini delle telecamere che sono al vaglio per individuare elementi utili alle indagini.

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Lo store manager allibito alla vista delle mensole vuote

Una volta all’interno, al primo sguardo, il responsabile ha subito notato che mancavano quattro borse dalle mensole. Poi, controllando nei cassetti, si è capito che i ladri avevano preso anche altri pezzi. Si stima che siano scappati con un bottino di circa 140mila euro. L’ipotesi è che si tratti di una banda di esperti. I ladri potrebbero aver deciso di svaligiare la boutique di sabato sera, in una zona abitualmente affollata di turisti e romani, proprio per non dare nell’occhio e mescolarsi alla folla durante la fuga. Nel negozio la polizia scientifica ha lavorato a lungo alla ricerca di qualche traccia lasciata dalla banda. Non è per niente chiaro come abbiano fatto a entrare nella boutique. Al vaglio degli investigatori del commissariato Trevi, che si occupano del caso, le immagini delle telecamere del negozio e quelle in strada che potrebbero aver immortalato i responsabili all’arrivo o durante la fuga. Verranno scandagliati anche i video dei giorni precedenti al furto quando i ladri potrebbero aver effettuato dei sopralluoghi. E non è la prima volta che maison di alta moda nel cuore di Roma finiscono nel mirino dei ladri per le loro borse di lusso. Ad aprile dell’anno scorso fu svaligiata la boutique di Fendi a largo Goldoni, nei pressi di via del Corso. Anche in quel caso i responsabili fecero razzia di borsette per un valore di circa centomila euro. Mentre nei giorni scorsi i ladri sono entrati in casa di una dipendente della stessa casa di moda in zona Ostiense portando via borse per 40mila euro. Da stabilire se dietro questi colpi ci sia la stessa mano.

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Femminicidio a Sula: Ritrovato il cellulare di Ilaria in casa di Mark Samson, che dichiara di averlo dato a sua madre.

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Femminicidio a Sula: Ritrovato il cellulare di Ilaria in casa di Mark Samson, che dichiara di averlo dato a sua madre.

SvoltaChocNelCaso: Il killer cambia versione sul telefono della vittima, e la verità è più inquietante di quanto si pensi!

La confessione inaspettata

In un colpo di scena che sta accendendo i riflettori sulle indagini, il killer ha rivelato ai pubblici ministeri di aver passato il telefono della giovane vittima a sua madre, Nors Manlapaz. Questa ammissione ha lasciato tutti a chiedersi cosa altro potrebbe emergere da questa intricata storia di inganni e misteri.

La storia che si sgretola

Prima di questa rivelazione, l’uomo aveva sostenuto di aver gettato il dispositivo in un tombino, una narrazione che ora è stata smascherata come falsa. Gli inquirenti sono in fibrillazione, e i dettagli di questo voltafaccia stanno alimentando speculazioni su possibili nuovi indizi nascosti.

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L’ex fidanzato e il segreto della valigia misteriosa

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L’ex fidanzato e il segreto della valigia misteriosa

MisteroUccisioneARoma Scopri i dettagli scioccanti sul cellulare ritrovato della studentessa uccisa, che potrebbe svelare segreti inimmaginabili! #Roma #Femminicidio #IndaginiSegrete

Il Ritrovamento Scioccante

È stato finalmente ritrovato il cellulare di Ilaria Sula, la giovane studentessa tragicamente uccisa con tre coltellate al collo dal suo ex fidanzato Mark Samson. L’apparecchio, ora sotto sequestro, è stato scoperto a casa di Samson, il reo confesso che ha abbandonato il corpo della vittima in un dirupo nella zona di Capranica Prenestina. Ma cosa potrebbe nascondere questo telefono? Gli inquirenti sono già al lavoro per analizzarlo, alimentando la curiosità su possibili messaggi o prove nascoste che potrebbero cambiare tutto.

Le Indagini in Corso

Intanto, le autorità stanno approfondendo gli esami disposti dalla Procura di Roma sul tablet e sul computer di Ilaria, oltre al cellulare di Samson. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano a Samson l’omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere. È incredibile pensare a quante tracce digitali potrebbero emergere, rivelando lati oscuri di questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso.

Il Racconto Drammatico della Madre

«Sembrava un demonio, ho avuto paura che mi facesse del male». Sono queste le parole agghiaccianti di Nors Man Lapaz, la madre di Mark Samson, durante un interrogatorio in Questura. La donna, ora indagata per concorso in occultamento di cadavere, ha descritto le ore successive al femminicidio avvenuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano. Ha sentito i due discutere animatamente quella mattina, e quando ha bussato alla porta, ha trovato il figlio in uno stato terrificante. Tremava e farfugliava frasi confuse, come «se non lo facevo io, ammazzavano me», lasciando intendere un possibile scenario alternativo che gli inquirenti stanno verificando con attenzione. Ma è lei che potrebbe aver aiutato a ripulire la scena del crimine e a infilare il corpo in una valigia, un dettaglio che fa rabbrividire e solleva mille domande su cosa sia davvero accaduto.

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