Cronaca
Daniele Virgili, il vigile 25enne investito sulla Tiburtina: «Tornerò in strada»

«Che state facendo con il tizio?». Con queste parole Daniele Virgili, il vigile urbano di 25 anni investito sulla via Tiburtina, si riferiva a F.C., il carabiniere fuori servizio che, sotto l’effetto dell’alcol, lo ha travolto con la sua Yaris. Virgili è ricoverato al San Camillo, dove ha subito l’amputazione di una gamba, mentre l’altra è stata salvata grazie a un intervento ricostruttivo. Le sue condizioni stanno migliorando e potrebbe presto essere sciolta la prognosi.
Preoccupazioni e Sostegno
Virgili ha espresso il desiderio di sapere quali provvedimenti siano stati presi nei confronti del suo investitore, senza sapere che si tratta di un militare. Una collega lo ha rassicurato, dicendogli di concentrarsi sulla sua salute. Intanto, le indagini sono condotte dalla Polizia Stradale. F.C., di 47 anni, è stato denunciato per lesioni gravissime e guida in stato di ebbrezza, e l’Arma ha provveduto a spostarlo a un incarico non operativo in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
Solidarietà e Proteste
Il giovane vigile ha appreso anche dello sciopero effettuato dai colleghi in segno di solidarietà e per reclamare migliori tutele contrattuali. La protesta, indetta da Cgil, Cisl e Uil, ha ottenuto un’ampia partecipazione, con sit-in davanti al Campidoglio e la chiusura di alcuni gruppi lavorativi durante la notte.
Richieste di Riforme
Durante il sit-in, le sigle sindacali hanno chiesto riforme, assunzioni e maggiore sicurezza sul lavoro. Il comandante Mario De Sclavis ha evidenziato i rischi legati al lavoro dei vigili, mentre il sindaco ha garantito impegno per sbloccare il turnover. Intanto, la comunità continua a mostrarsi solidale con Virgili, con numerose donazioni di sangue ricevute dai suoi familiari.
Cronaca
Mauro Gonnelli, ex candidato leghista aggredito dopo lite sui social per parcheggi

ScandaloParcheggi: Un politico picchiato brutalmente per aver svelato corruzione e pericoli nascosti a Fiumicino?
Chi è la vittima dell’aggressione?
Mauro Gonnelli, un tempo candidato sindaco e storico esponente della Lega, nonché amico personale di Matteo Salvini, è finito al centro di un episodio violento e misterioso. Oggi lontano dalla politica attiva, Gonnelli si è trasformato in una voce critica contro la maggioranza di centrodestra che governa Fiumicino, puntando il dito su questioni spinose come la gestione dei parcheggi a lunga sosta per i viaggiatori dell’aeroporto.
Come è scoppiata la controversia che ha scatenato l’attacco?
Tutto è iniziato con un post sui social di Gonnelli, dove denunciava le speculazioni economiche e i rischi per la sicurezza legati ai nuovi parcheggi a pagamento vicino alle scuole di Fiumicino. “Aprire aree per migliaia di auto a pochi metri da asili e scuole è un’incoscienza totale – ha scritto – immaginate un incendio, con bambini in fuga nel caos!” Le sue parole hanno infiammato i commenti online, attirando minacce velate da persone legate a certi ambienti, fino a un appuntamento per un presunto “faccia a faccia” che si è trasformato in un agguato brutale.
I dettagli dell’agguato che lascia senza fiato
L’attacco è avvenuto con precisione chirurgica: martedì 6 maggio, intorno alle 22:30, mentre Gonnelli attendeva il figlio in un parcheggio vicino allo stadio Garbaglia. Almeno due aggressori lo hanno sorpreso da dietro, colpendolo con pugni violenti e professionali, come se uno di loro fosse un esperto di boxe. Lasciato a terra in una pozza di sangue, con naso rotto e due costole fratturate, Gonnelli è stato soccorso e dimesso con 20 giorni di prognosi. Le indagini ora puntano su un piano premeditato, con una fuga in auto guidata da un terzo complice.
Le reazioni che alimentano i sospetti
L’avvocato di Gonnelli, Massimiliano Gabrielli, non ha dubbi: “Questo non è un incidente casuale, ma un tentativo mafioso per proteggere affari loschi e silenziare una voce scomoda”. Eppure, dall’attuale maggioranza al potere, incluso il sindaco Mario Baccini, non è arrivata alcuna solidarietà. Al contrario, la consigliera regionale del Pd, Michela Califano, ha espresso preoccupazione, chiedendo indagini approfondite su un episodio che potrebbe nascondere molto di più di quanto si vede in superficie. Chi c’è dietro questo mistero? E quali interessi sporchi sono in gioco?
Cronaca
Il sogno dei Berrettini: Matteo e Jacopo come coppia agli Internazionali

FratelliSulCampo Hai mai sognato di giocare a tennis con tuo fratello e realizzare un desiderio che sembrava impossibile? Scopri come due talenti hanno fatto squadra in un match che sta facendo impazzire i fan! ⚡
L’Incontro Epico
Ieri, in un momento che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di tennis, due fratelli si sono ritrovati finalmente dalla stessa parte del campo. Per la prima volta, hanno formato una coppia nel doppio, affrontando due big come Musetti e Sonego. Immagina l’adrenalina e la tensione: un’opportunità unica che ha trasformato una semplice partita in un evento da non perdere!
Il Desiderio che Si Avvera
Quello che rende questa storia irresistibile è la dichiarazione dei protagonisti: “Realizzato un desiderio”. Sì, proprio così! I due fratelli hanno parlato di quanto questo match rappresenti il culmine di anni di passione e rivalità fraterna, trasformando un sogno d’infanzia in realtà sul campo. Chissà quali segreti si nascondono dietro questa unione improvvisa? Non potrai smettere di pensarci! 😲-
Cronaca3 giorni fa
San Basilio, il boss alla ricerca di pusher: i giovani non si alzano al mattino e preferiscono fare solo i pali
-
Cronaca3 giorni fa
San Basilio, arrestato il Sorcio: è il padre del ragazzo rapito al ristorante sushi di Ponte Milvio
-
Cronaca4 giorni fa
Camionista schiacciato dalla pedana del suo Tir: incidente sul lavoro a Fiano Romano
-
Cronaca3 giorni fa
Il sovrano del tiramisù Pompi ricattato dall’ex dipendente: “Pagami 50mila euro o ti elimino”