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Denunciato dalla moglie dopo essere stato rovinato dalla cocaina, 50enne a processo per aggressione notturna.

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Denunciato dalla moglie dopo essere stato rovinato dalla cocaina, 50enne a processo per aggressione notturna.

Un cinquant’enne è al centro di un processo con l’accusa di abusi nei confronti della moglie, maltrattata fisicamente e psicologicamente per ben nove anni. Tale comportamento sarebbe stato ulteriormente aggravato da una dipendenza da alcol e cocaina.

Anni di Maltrattamenti

La situazione di abuso domestico sarebbe iniziata venticinque anni fa, con la donna costretta a lavorare senza retribuzione nella società del marito. Secondo quanto riportato, la vittima era sottoposta a costanti controlli sui suoi movimenti e doveva giustificare ogni azione. Le violenze fisiche e le umiliazioni verbali si intensificavano quando l’uomo era sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.

Testimonianza Drammatica

Durante il processo, la donna ha raccontato diversi episodi di violenza. Ha riferito di aver ricevuto uno schiaffo per la prima volta nel 2014 dopo una serata particolarmente turbolenta in un albergo in Campania. Ha inoltre narrato di episodi ancora più gravi, come quando il marito le puntò un cacciavite alla gola o le sferrò un pugno in un occhio, lasciandole un livido visibile.

Misure Precauzionali

La situazione ha raggiunto un punto di svolta nel 2022, quando l’uomo ha aggredito anche un’amica della moglie. Questa ennesima violenza ha portato la donna a sporgere denuncia. Successivamente, al cinquant’enne è stato imposto il braccialetto elettronico con divieto di avvicinamento, e ora affronta un processo per maltrattamenti.

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Donna uccisa a Fregene: i post online della nuora agli arresti rivelano caos domestico, “dobbiamo andarcene”

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UccisioneMisteriosaAFregene Scopri i post scioccanti della nuora arrestata che svelano una famiglia sull’orlo del baratro!

In un caso che sta catturando l’attenzione di tutti, una donna è stata trovata morta a Fregene, con la nuora al centro di un’indagine serrata. I dettagli emergenti dai social media stanno alimentando curiosità su cosa potrebbe aver spinto a un gesto estremo, lasciando tutti a chiedersi quali segreti si nascondevano dietro le quinte di una vita apparentemente normale.

I Post Incriminanti

Le autorità hanno esaminato i messaggi online della sospettata, dove emergono frasi che suggeriscono tensioni insostenibili. “Dobbiamo andarcene”, una dichiarazione che ora risuona come un grido d’aiuto, sta facendo ipotizzare scenari drammatici e imprevedibili.

La Situazione in Casa

Fonti vicine alle indagini descrivono un ambiente familiare carico di conflitti, con indizi che puntano a una convivenza al limite. Quali erano le vere dinamiche dietro quelle pareti? Questa domanda tiene in sospeso l’opinione pubblica, mentre nuovi dettagli potrebbero emergere presto.

Le forze dell’ordine continuano a scavare, con sviluppi che potrebbero rivelare ancora di più su questa storia intrigante e piena di misteri.

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Italia

Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

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Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

Al peggio non c’è mai fine. Infatti raccapricciante la notizia (per fortuna) del ritrovamento di una piccola bambina, da parte degli uomini della Polizia di stato, d’altra parte però la piccola è stata trovata positiva alla cocaina.

La minore è stata trovata in pessime condizioni igienico-sanitarie e positiva alla cocaina. La Polizia di Stato di Novara ha indagato tre persone per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali commessi in danno di una bambina di 14 mesi.

I fatti di Novara

Nei mesi scorsi, una donna italiana aveva denunciato di aver intrapreso una relazione sentimentale con un uomo, straniero, irregolare sul territorio nazionale e del quale conosceva solo il soprannome, che, in seguito a ripetuti maltrattamenti, l’avrebbe costretta a portare a termine una gravidanza in modo tale da poter richiedere il permesso di soggiorno legato alla nascita della figlia.

La relazione è continuata per alcuni mesi dopo il parto, fino a quando l’uomo ha preso con sé la bambina ed ha fatto perdere le proprie tracce. La Squadra Mobile di Novara, sezione reati contro la persona, ha immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare lo straniero che risultava essere anche senza fissa dimora e gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti e possesso di armi clandestine.

Dopo mesi di continue ricerche, l’uomo veniva rintracciato all’interno di un locale notturno e, dopo iniziali resistenze, confessava agli investigatori di aver affidato la bambina ad una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia. Gli agenti a quel punto riuscivano a individuare l’esatta ubicazione in cui si trovava la minore e, una volta fatto accesso all’interno dell’abitazione, riuscivano a trovare la bambina, costretta a vivere in condizioni di abbandono e di scarsa igiene, motivo per cui veniva trasportata presso l’Ospedale Maggiore di Novara.

Considerato il contesto in cui viveva la bambina, gli agenti hanno subito chiesto di sottoporre alla minore un test tossicologico che purtroppo dava esito positivo sulla sostanza della cocaina. La situazione, talmente grave che gli uomini delle forze dell’ordine insieme alla procura hanno immediatamente deciso di affidare la minore ad una struttura protetta, mentre entrambi i genitori e la donna alla quale era stata affidata sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Novara. E’ stata informata altresì la Procura per i Minorenni di Torino che, richiesta la convalida del provvedimento di urgenza, si è immediatamente attivata, chiedendo l’apertura di procedura di adottabilità della piccola, per garantirle finalmente un contesto di vita adeguato.

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