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Giubileo 2025, i giovani pellegrini utilizzano le palestre delle scuole come dormitori

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Giubileo 2025, i giovani pellegrini utilizzano le palestre delle scuole come dormitori

Le palestre scolastiche potrebbero trasformarsi in dormitori per i giovani partecipanti al Giubileo. In vista dell’Anno Santo, Vaticano e Campidoglio stanno considerando un piano per ospitare i pellegrini nella capitale.

Preparativi per l’accoglienza dei pellegrini

A un mese dall’inizio degli eventi, Roma si prepara a ricevere un gran numero di visitatori. La questione degli alloggi è centrale, con l’impiego previsto di hotel, bed and breakfast e affitti brevi. Come nel Giubileo del 2000, si discute di adibire le palestre delle scuole a dormitori per i giovani pellegrini, in arrivo per il “Giubileo dei Giovani”, dal 28 luglio al 3 agosto 2025.

Collaborazione interistituzionale

L’idea, emersa da un tavolo tra Vaticano, governo e amministrazione capitolina, richiede il parere dell’Ufficio Scolastico Regionale. La fattibilità del progetto verrà valutata tramite una serie di accertamenti già avviati. Come riporta “la Repubblica”, una circolare e una scheda sono state inviate alle scuole per verificare l’idoneità degli spazi, in particolare palestre, per l’accoglienza dei giovani pellegrini.

Sfide logistiche

Non mancano le difficoltà. Alcuni istituti scolastici si sono rifiutati di mettere a disposizione i propri spazi. Altrove, soprattutto nelle zone centrali o nei pressi del Vaticano, l’assenza di palestre rappresenta un problema. Questo è il caso di alcuni istituti, come il Visconti, che non possono contribuire al piano.

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

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A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!

Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.

La rete di supporto in azione

In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite.

Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.

I risultati che stanno facendo scalpore

Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

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Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!

Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.

La sfida nascosta

Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.

La proposta che potrebbe fare la differenza

In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.

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