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Il caso di Serena Mollicone potrebbe essere riaperto dalla Cassazione per richiesta dei PM, c’entra anche Marco Vannini

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Il caso di Serena Mollicone potrebbe essere riaperto dalla Cassazione per richiesta dei PM, c’entra anche Marco Vannini

Il delitto di Arce continua a tenere banco tra le pagine di cronaca, con la procura generale che ha recentemente presentato ricorso in Cassazione. Il fulcro del caso riguarda l’omicidio di Serena Mollicone, avvenuto nel 2001, e la conseguente assoluzione della famiglia Mottola, allora sotto accusa.

Ricorso contro l’assoluzione

La decisione del ricorso giunge dopo l’assoluzione in appello di Franco Mottola, comandante della stazione dei carabinieri di Arce all’epoca, sua moglie Anna Maria e il figlio Marco. I giudici avevano stabilito l’assenza di prove certe che potessero attribuire il delitto a uno dei membri della famiglia.

Le motivazioni del ricorso

Il ricorso si articola su quattro punti fondamentali. Anzitutto, i pm ritengono che la Corte d’Assise d’Appello si sia limitata a riproporre la sentenza di primo grado senza integrale motivazione, talvolta con una valutazione definita incoerente. In secondo luogo, si accusa la Corte di aver prodotto una “motivazione apparente”, priva di una valutazione complessiva degli indizi. Terzo, la mancata acquisizione di intercettazioni ambientali e telefoniche viene indicata come una grave lacuna, poiché tali prove avrebbero potuto chiarire alcune testimonianze. Infine, viene fatto un parallelo al caso di Marco Vannini per sottolineare le similitudini in termini di obblighi di garanzia non adempiuti.

Il confronto con altri casi

Il quarto punto fa riferimento al famigerato caso di Marco Vannini, sostenendo che, come nel caso Vannini, anche la famiglia Mottola avrebbe dovuto prevenire l’evento mortale. Tuttavia, la Corte ha ribadito che, mentre nel caso Vannini le responsabilità erano chiare, il caso Mollicone presenta zone d’ombra riguardo le azioni individuali. Nonostante le assoluzioni sia in primo grado che in appello, il ricorso cerca di portare a una nuova valutazione dell’intero caso.

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Pazzo 54enne tenta suicidio da ponte Sublicio a Pasquetta: vigili urbani intervengono per salvarlo

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Pazzo 54enne tenta suicidio da ponte Sublicio a Pasquetta: vigili urbani intervengono per salvarlo

SalvataggioSullOrloDelVuoto: Immagina un istante di terrore trasformato in un eroico intervento, proprio quando meno te lo aspetti!

In una giornata di festa come Pasquetta, Roma è stata teatro di un drammatico evento che ha catturato l’attenzione di tutti: un uomo di 54 anni ha tentato di gettarsi dal Ponte Sublicio, ma l’intervento tempestivo dei vigili urbani ha cambiato il corso della storia. Scopri come un semplice giro di pattuglia si è trasformato in un atto di coraggio che ha salvato una vita, lasciando la città a chiedersi cosa nascondeva quel gesto disperato.

Il momento del salvataggio

I vigili urbani, sempre vigili sulle strade della Capitale, hanno notato l’uomo in bilico sul ponte e sono intervenuti con rapidità e professionalità. In pochi secondi, hanno evitato il peggio, dimostrando come l’addestramento e l’istinto possano fare la differenza in situazioni estreme. Non crederai a quanto sia stato vicino al disastro!

Le reazioni della comunità

La notizia si è diffusa rapidamente, suscitando un’onda di solidarietà e ammirazione sui social. Molti romani hanno condiviso storie simili, evidenziando come piccoli gesti possano prevenire tragedie. “È stato un miracolo”, ha commentato un testimone oculare, riflettendo il senso di sollievo collettivo che ha invaso la città.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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