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Il gioiello archeologico di Appia Antica tra il sogno della pedonalizzazione e l’incubo del traffico

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Il gioiello archeologico di Appia Antica tra il sogno della pedonalizzazione e l’incubo del traffico

Varchi elettronici su via Appia Antica, da poco inserita nella lista dei patrimoni Unesco, per chiuderne un tratto alle automobili. Questo il progetto del Campidoglio, ma c’è chi ha paura che la novità si traduca in un incubo per il traffico di un’intero quadrante di Roma.

Via Appia Antica, una delle vie più belle del mondo, la ‘Regina viarum’ da poco iscritta nella lista del patrimonio Unesco. Chilometri di strada nel centro di Roma che racchiudono capolavori storici, ambientali e archeologici di inestimabile valore e che devono essere tutelati. D’altra parte, tuttavia, oggi è purtroppo una via trafficata da migliaia di romani e che, di fatto, rappresenta una importante soluzione di mobilità per un intero quadrante della città.

Piano del Campidoglio

Il progetto del Campidoglio, su richiesta anche del Parco dell’Appia Antica, è quello di impedire l’accesso alle automobili attraverso alcuni varchi elettronici. Il tratto interdetto sarebbe quello che va dall’incrocio con via Appia Pignatelli a Porta San Sebastiano. Per il momento il Comune di Roma non ha ancora ricevuto l’autorizzazione da parte del Ministero dei Trasporti, ma l’intenzione è quella di procedere per questa strada.

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Reazioni e discussioni

Una soluzione, questa, che però non convince a pieno neanche alcuni esponenti della maggioranza. In una riunione della Commissione Mobilità ha espresso forti perplessità, per esempio, il consigliere del Partito Democratico Daniele Parrucci, preoccupato per la mole di traffico che verrebbe convogliato sia su via delle Sette Chiese che su via Appia Nuova. “Sono seriamente preoccupato”, ha detto Parrucci.

Nel 2022 Roma Capitale ha chiesto l’installazione di varchi elettronici per il controllo delle automobili in transito su via Appia Antica e nel 2023 il Parco dell’Appia Antica ha ribadito questa richiesta. Al fine di minimizzare l’impatto sul traffico sulla ‘Regina Viarum’, sulla quale peraltro c’è attualmente un investimento di 20 milioni da parte del Ministero della Cultura, il Campidoglio ha sollecitato recentemente il Mit, ma per il momento non è ancora arrivata una risposta ufficiale.

“Al Mit non abbiamo chiesto altro che il controllo elettronico delle discipline di traffico già vigenti, che già oggi non consentono l’attraversamento di via Appia Antica. E abbiamo chiesto che gli attuali divieti vengano controllati con le telecamere per tutelare la bellezza ambientale e monumentale di via Appia Antica, che oggi soffre di un traffico di attraversamento che non è compatibile con queste bellezze”, ha spiegato in commissione l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè. 

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Vicepreside organizza gite discutibili con studentesse bendate e giochi in bikini, finisce in manette per abusi sessuali

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Vicepreside organizza gite discutibili con studentesse bendate e giochi in bikini, finisce in manette per abusi sessuali

HaiMaiSentitoQuestaStoria? Studentesse bendate e giochi in bikini durante gite scolastiche organizzate da un vicepreside: scopri i dettagli di uno scandalo che sta facendo impazzire i social! #VicepresideArrestato #GiteScolasticheSospirose #ScuolaSconvolta

Una vicenda che ha catturato l’attenzione di tutti, con rivelazioni che lasciano senza fiato, coinvolge un vicepreside di una scuola romana accusato di aver trasformato semplici gite scolastiche in eventi controversi. Immagina il brivido di una giornata lontana dai banchi, ma con un twist inaspettato che ha portato a un arresto per presunti abusi: è questo il caso che sta facendo discutere l’Italia intera.

Le gite al centro dello scandalo

Le uscite scolastiche, pensate per essere esperienze educative e divertenti, si sono trasformate in qualcosa di tutt’altro, con accuse che parlano di ‘studentesse bendate e giochi in bikini’. Fonti anonime hanno descritto momenti che hanno alzato più di un sopracciglio, lasciando la comunità scolastica in stato di shock e curiosità.

L’arresto e le reazioni

Le autorità sono intervenute con un’azione rapida, portando all’arresto del vicepreside per ‘violenza sessuale’, un fatto che ha generato ondate di indignazione online. Mentre le indagini proseguono, molti si chiedono come eventi del genere possano accadere in ambienti che dovrebbero essere sicuri.

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Conoscono in chat, primo appuntamento sfocia in stupro e ricatto: Se vuoi tornare a casa, devi pagare

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Conoscono in chat, primo appuntamento sfocia in stupro e ricatto: Se vuoi tornare a casa, devi pagare

IncontriOnlineCheDiventanoIncubi #AmoreTrasformatoInTerrore Immaginate di scambiare messaggi con qualcuno in chat, con la promessa di un primo appuntamento romantico, solo per ritrovarvi intrappolati in una situazione da film dell’orrore. È ciò che è accaduto a una donna a Roma, dove un incontro virtuale si è trasformato in un dramma sconvolgente, attirando l’attenzione sulle insidie del mondo digitale.

L’Allarme dei Social

Le app di dating promettono connessioni facili, ma storie come questa ricordano quanto possano nascondere pericoli inaspettati. La vittima aveva conosciuto l’uomo online, scambiando chiacchiere innocenti che sembravano promettere una serata piacevole.

L’Incubo del Primo Incontro

Durante l’appuntamento, quello che doveva essere un momento di flirt si è capovolto in un atto di violenza brutale. La donna si è trovata di fronte a una realtà terrificante, con l’aggressore che ha imposto una condizione agghiacciante per lasciarla andare.

La Frase Che Congela il Sangue

‘Se vuoi tornare a casa, mi devi pagare’. Queste parole, pronunciate dall’uomo, hanno reso l’episodio ancora più scioccante, evidenziando l’urgenza di sensibilizzare sulle minacce nascoste dietro gli schermi. Le indagini sono in corso, e questa storia solleva domande inquietanti su come proteggere se stessi nel mondo degli appuntamenti virtuali.

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