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Cronaca

Il traffico viene deviato, ma le telecamere sono ancora accese

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Il traffico viene deviato, ma le telecamere sono ancora accese

Un automobilista rallenta a causa di un cantiere per il rifacimento del manto stradale in via Nomentana, dove la carreggiata è stata notevolmente ridotta. L’unica corsia disponibile è quella preferenziale, e le auto sono deviate verso questa corsia riservata ai mezzi pubblici, causando disagio nel già caotico traffico cittadino. Qualche settimana dopo, l’automobilista riceve una multa per violazione del divieto di circolazione nelle corsie riservate. Questa situazione ha coinvolto centinaia di automobilisti, molti dei quali hanno ricevuto più di una sanzione.

LA VICENDA

La storia inizia in estate, quando, a luglio, iniziano i lavori di riqualificazione di via Nomentana. Questi lavori, eseguiti dall’Anas, hanno interessato il tratto tra Porta Pia e la Batteria Nomentana, richiedendo il restringimento della carreggiata, anche in orari serali. Il problema più grande si è verificato nei pressi dell’incrocio con via Asmara e via di Sant’Angela Merici, dove le telecamere hanno registrato le auto nella corsia preferenziale senza che fosse disattivato il sistema, nonostante l’obbligo di utilizzo della corsia solitamente riservata a bus e taxi.

GLI ESITI

Gli automobilisti multati, molti dei quali percorrevano la Nomentana quasi quotidianamente, hanno iniziato a collegare le multe con i lavori estivi che li costringevano a utilizzare la corsia preferenziale. L’amministrazione comunale sta cercando di risolvere la situazione, permettendo di richiedere l’annullamento delle multe. Un cartello informativo in via Ostiense spiega come compilare il modulo per dimostrare che il passaggio nella corsia era autorizzato dai lavori, sottolineando un’autorizzazione dimenticata di disattivare le telecamere. Tuttavia, gli automobilisti sono quelli che stanno pagando le conseguenze di questa situazione.

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A Fiumicino, una barca a vela con cinque persone a bordo si incaglia vicino alla riva.

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A Fiumicino, una barca a vela con cinque persone a bordo si incaglia vicino alla riva.

IncredibileSoccorsoAlMare Quando un’esercitazione diventa una vera e propria avventura in alto mare? A Fiumicino, una giornata di sole e spiagge affollate si trasforma in un dramma improvviso che lascia tutti senza fiato! #EmergenzaSpiagge #AvventuraInMare

Da Esercitazione a Emergenza Reale

Immaginate una tranquilla esercitazione della Capitaneria di Porto, pronta per l’estate, che improvvisamente si trasforma in un intervento vero e proprio. Succede tutto in un baleno: una motovedetta Sar classe 800, impegnata in acque del litorale nord di Fiumicino, riceve un’allerta da non ignorare. Una barca a vela è in difficoltà, bloccata a pochi metri dalla riva, in un’insenatura nascosta vicino al vecchio faro. Non è una simulazione, è reale!

Il Soccorso Epico di una Famiglia in Pericolo

Cosa succede quando una famiglia di cinque persone si ritrova bloccata su una barca incagliata? I sommozzatori della Capitaneria entrano in azione, vigilando i fondali e liberando l’imbarcazione con precisione chirurgica. Dopo averla messa in sicurezza, la barca rientra finalmente in darsena, vicino al Circolo Velico di Fiumicino. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito – ma chissà cosa avrebbe potuto succedere se non fossero intervenuti in tempo!

Consigli per Non Finire in Un’Incredibile Avventura

Con l’arrivo della stagione balneare, la Capitaneria di Porto avverte: “Attenzione, il mare può riservare sorprese!” Raccomandano la massima prudenza, mantenendo distanze sicure dalla costa e un approccio conservativo durante la navigazione. Intanto, sulle spiagge di Fregene, unità cinofile e squadre della Guardia Costiera simulano soccorsi a bagnanti, con tuffi adrenalinici dai gommoni. Ma per alcuni, come in questo caso, il pericolo è fin troppo reale… Che lezione impareremo da questa storia mozzafiato?

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Armi modificate pronte per la vendita illecita: laboratorio clandestino scoperto ad Anzio

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Armi modificate pronte per la vendita illecita: laboratorio clandestino scoperto ad Anzio

ArmiClandestineRoma: Hai idea di cosa accade nelle officine segrete che armano i criminali della costa romana? Preparati a un racconto da brividi!

La Scoperta Shoccante

Immagina un’officina nascosta dove armi comuni vengono trasformate in pericolose macchine da guerra, pronte a finire nelle mani di pusher e bande criminali. È esattamente ciò che hanno sgominato gli agenti del commissariato di Anzio, scoprendo l’attività di un 62enne di Velletri, Gabriele Perrone. In quella che sembrava una semplice officina “fai da te”, gli investigatori hanno trovato pistole modificate, munizioni e altre armi da fuoco, tutte destinate al mercato nero con prezzi esorbitanti che potrebbero farti rabbrividire.

Gli Arresti Inseguimento

Non finisce qui: le indagini, partite da una sorveglianza intelligente sul territorio, hanno portato all’arresto di un 20enne romano, Gabriele Schinzari. Intercettato durante un inseguimento lungo la Nettunense, a bordo della sua auto, il giovane è stato trovato con involucri di crack, 550 euro in contanti e, tra i sedili, una pistola scacciacani con un colpo in canna – pronta per l’azione e capace di trasformare una serata qualunque in un incubo.

L’Arsenale Nascosto

Le perquisizioni nelle abitazioni hanno svelato segreti che sembrano usciti da un thriller: in quella di Schinzari, un arsenale occulto tra lenzuola e vestiti, inclusa una pistola modificata e silenziata con proiettili nascosti in un maglione. Negli altri ambienti, oltre 300 dosi di cocaina e marijuana già pronte per lo spaccio, più un libro artigianale – il “dizionario dello spaccio” – che nascondeva 5.000 euro tra le pagine. Potresti non credere a cosa si cela dietro una porta apparentemente innocua.

La Rete dei Trafficanti

L’operazione ha raggiunto il culmine con l’arresto di un 26enne romano, Cristian Maggi, colto di sorpresa nel suo appartamento. Qui, gli agenti hanno rinvenuto agende contabili piene di nomi di clienti e soci, tra cui quello di Schinzari, confermando i legami tra i sospettati. Sequestrati anche 200 grammi di hashish e cocaina, oltre a 3.000 euro in contanti – un vero e proprio catalogo di un impero sotterraneo che potrebbe coinvolgere molto più di quanto pensi.

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