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La mamma di Manuela Petrangeli parla, minacciata e perseguitata, aveva paura.

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La mamma di Manuela Petrangeli parla, minacciata e perseguitata, aveva paura.

Nell’attesa del processo in tribunale, emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Manuela Petrangeli, che ha suscitato profondo sgomento nella comunità. L’accusa nei confronti di Gianluca Molinaro è grave: omicidio volontario con premeditazione, stalking e detenzione abusiva di arma. La procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato dopo la conclusione delle indagini.

La dinamica dell’omicidio

Manuela Petrangeli, fisioterapista presso la casa di cura Villa Sandra, è stata tragicamente uccisa il 4 luglio 2024. Durante un pomeriggio apparentemente normale, mentre si dirigeva verso la sua auto al termine del turno di lavoro, è stata raggiunta dai colpi fatali sparati dall’ex compagno Molinaro. L’uomo ha agito senza nemmeno uscire dall’auto, colpendo mortalmente la donna prima di darsi alla fuga.

Un rapporto tormentato

La relazione tra Manuela e Molinaro era terminata nel 2020, con la donna che aveva deciso di mettervi fine a causa delle persecuzioni e delle minacce subite. Le testimonianze di amici e familiari rivelano il clima di paura vissuto da Manuela, costretta a vivere sotto la continua minaccia dell’ex compagno. Nonostante i tentativi di persuaderla a denunciare, la paura per l’incolumità sua e del figlio ha prevalso, bloccandola in una spirale di terrore quotidiano.

Attesa per il processo

L’avvio del procedimento giudiziario è previsto per il prossimo 2 dicembre, quando si discuterà sulla richiesta della difesa di rito abbreviato. L’avvocato Carlo Testa Piccolomini, rappresentante legale della famiglia Petrangeli, ha chiarito che, data la gravità delle accuse, il tentativo di ridurre la pena con il rito abbreviato difficilmente verrà accolto. L’udienza metterà in moto un processo che si preannuncia complesso e carico di tensioni emotive.

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Vicepreside organizza gite discutibili con studentesse bendate e giochi in bikini, finisce in manette per abusi sessuali

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Vicepreside organizza gite discutibili con studentesse bendate e giochi in bikini, finisce in manette per abusi sessuali

HaiMaiSentitoQuestaStoria? Studentesse bendate e giochi in bikini durante gite scolastiche organizzate da un vicepreside: scopri i dettagli di uno scandalo che sta facendo impazzire i social! #VicepresideArrestato #GiteScolasticheSospirose #ScuolaSconvolta

Una vicenda che ha catturato l’attenzione di tutti, con rivelazioni che lasciano senza fiato, coinvolge un vicepreside di una scuola romana accusato di aver trasformato semplici gite scolastiche in eventi controversi. Immagina il brivido di una giornata lontana dai banchi, ma con un twist inaspettato che ha portato a un arresto per presunti abusi: è questo il caso che sta facendo discutere l’Italia intera.

Le gite al centro dello scandalo

Le uscite scolastiche, pensate per essere esperienze educative e divertenti, si sono trasformate in qualcosa di tutt’altro, con accuse che parlano di ‘studentesse bendate e giochi in bikini’. Fonti anonime hanno descritto momenti che hanno alzato più di un sopracciglio, lasciando la comunità scolastica in stato di shock e curiosità.

L’arresto e le reazioni

Le autorità sono intervenute con un’azione rapida, portando all’arresto del vicepreside per ‘violenza sessuale’, un fatto che ha generato ondate di indignazione online. Mentre le indagini proseguono, molti si chiedono come eventi del genere possano accadere in ambienti che dovrebbero essere sicuri.

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Conoscono in chat, primo appuntamento sfocia in stupro e ricatto: Se vuoi tornare a casa, devi pagare

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Conoscono in chat, primo appuntamento sfocia in stupro e ricatto: Se vuoi tornare a casa, devi pagare

IncontriOnlineCheDiventanoIncubi #AmoreTrasformatoInTerrore Immaginate di scambiare messaggi con qualcuno in chat, con la promessa di un primo appuntamento romantico, solo per ritrovarvi intrappolati in una situazione da film dell’orrore. È ciò che è accaduto a una donna a Roma, dove un incontro virtuale si è trasformato in un dramma sconvolgente, attirando l’attenzione sulle insidie del mondo digitale.

L’Allarme dei Social

Le app di dating promettono connessioni facili, ma storie come questa ricordano quanto possano nascondere pericoli inaspettati. La vittima aveva conosciuto l’uomo online, scambiando chiacchiere innocenti che sembravano promettere una serata piacevole.

L’Incubo del Primo Incontro

Durante l’appuntamento, quello che doveva essere un momento di flirt si è capovolto in un atto di violenza brutale. La donna si è trovata di fronte a una realtà terrificante, con l’aggressore che ha imposto una condizione agghiacciante per lasciarla andare.

La Frase Che Congela il Sangue

‘Se vuoi tornare a casa, mi devi pagare’. Queste parole, pronunciate dall’uomo, hanno reso l’episodio ancora più scioccante, evidenziando l’urgenza di sensibilizzare sulle minacce nascoste dietro gli schermi. Le indagini sono in corso, e questa storia solleva domande inquietanti su come proteggere se stessi nel mondo degli appuntamenti virtuali.

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