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Le autorità sgombrano e abbattono le villette abusive dove abitavano gli accusati dell’omicidio di Ivan Petrov

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Le autorità sgombrano e abbattono le villette abusive dove abitavano gli accusati dell’omicidio di Ivan Petrov

Le villette del clan Petrov nella zona di Fonta Candida, emblema di un’architettura non conforme, sono state dichiarate completamente abusive. A risiedere in quegli immobili erano tre dei quattro sospetti dell’omicidio del 14enne Ivan Petrov, un crimine registrato lo scorso 14 gennaio.

Operazione delle forze dell’ordine

Questa mattina, le autorità hanno eseguito lo sgombero di quattro residenze abusive attraverso un’operazione congiunta. Le abitazioni, situate in via Costamagna, all’estrema periferia est di Roma, erano occupate da circa venti individui appartenenti al “clan Petrov”, gruppi di sinti italiani stabilitisi nella zona da tempo. Tra i residenti erano presenti anche alcuni minori. Le villette mostravano uno stile architettonico appariscente, caratterizzato da elementi decorativi come leoni e capitelli.

Collegamento all’omicidio del giovane Petrov

Proprio in queste residenze vivevano i tre uomini indagati per l’omicidio di Ivan Petrov, un giovane di soli 14 anni, colpito mortalmente da un proiettile il 13 gennaio 2024 vicino alla fermata della Metro C “Pantano”. Attualmente, i sospetti sono detenuti in attesa di un verdetto, sotto la supervisione della Procura di Velletri.

Coordinamento delle operazioni

Il blitz è stato orchestrato in un tavolo di coordinamento per la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini. La polizia del commissariato Casilino ha sorvegliato la zona per garantire l’ordine pubblico, mentre la demolizione degli edifici è stata affidata al V Municipio di Roma Capitale.

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Incidente tra moto e auto a Bracciano: motociclista ferito e trasportato in ospedale con l’elicottero

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Incidente tra moto e auto a Bracciano: motociclista ferito e trasportato in ospedale con l’elicottero

IncidenteMisterioso a Bracciano: un motociclista coinvolto in un drammatico scontro che ha lasciato tutti a chiedersi cosa è successo davvero!

Immaginate una tranquilla strada di Bracciano che si trasforma in un teatro di tensione: un motociclista è finito in un impatto con un’auto, scatenando l’intervento immediato dei soccorsi. Le autorità locali hanno confermato che il centauro è stato prontamente trasportato in ospedale con l’ambulanza, ma i dettagli precisi dell’incidente continuano a suscitare curiosità tra i residenti. Cosa ha provocato questo scontro inaspettato? Gli appassionati di motori e i curiosi non possono fare a meno di chiedersi se ci siano stati fattori imprevedibili alla base.

Le prime segnalazioni dall’incidente

Fonti sul posto hanno descritto la scena come caotica, con l’ambulanza che è arrivata in pochi minuti per prestare aiuto. Non è ancora chiaro se il motociclista abbia riportato ferite gravi, ma l’episodio ha già acceso discussioni online, con molti che si interrogano sulle condizioni delle strade e sul rispetto delle norme di sicurezza.

Cosa potrebbe aver causato lo scontro?

Mentre le indagini sono in corso, esperti di incidenti stradali suggeriscono che fattori come la velocità o le distrazioni al volante potrebbero essere stati decisivi. Questo evento, che ha mobilitato la comunità, ci ricorda quanto sia fragile l’equilibrio sulle strade, e se continuerà a emergere, potrebbe rivelare sorprese inaspettate per tutti noi.

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Dal 12 maggio gli animali possono viaggiare in cabina, non più nella stiva

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Dal 12 maggio gli animali possono viaggiare in cabina, non più nella stiva

Svolta epocale per i nostri amici a quattro zampe voluta dal ministro dei trasporti Matteo Salvini. Infatti a partire dal 12 maggio, gli animali – anche quelli di grossa taglia – potranno volare accanto ai loro padroni in cabina, seduti e legati con la cintura, proprio come dei passeggeri.

Questa novità arriva grazie a una decisione dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che aggiornerà le regole attuali. Finora, infatti, i cani e i gatti più grandi potevano viaggiare solo nella stiva dell’aereo. Ma adesso le cose cambiano.

Spinta dal Ministero dei Trasporti firmata Matteo Salvini

A volere questa modifica è stato il Ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini. In una nota, il Ministero ha espresso soddisfazione per il cambiamento, definendolo un passo importante per tanti italiani che viaggiano con i loro animali.

Cosa prevede la nuova regola ENAC

La nuova norma dell’Enac permette di portare animali domestici in cabina, dentro un trasportino che può essere posizionato anche sopra i sedili, a patto che sia ben fissato con la cintura o con altri sistemi di sicurezza.

Cambia anche la regola sul peso: ora il trasportino con l’animale può superare i limiti attuali, purché non sia più pesante di un passeggero medio.

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