I risultati delle elezioni universitarie alla Sapienza di Roma hanno delineato un quadro di competizione accesa tra le liste partecipanti. In particolare, la lista ‘Sapienza Futura’ ha ottenuto il primato seguita da ‘Liberiamo Sapienza’, mentre ‘Azione Universitaria’ si è classificata terza con un totale di poco più di 1800 voti.

Tensione tra liste e interventi delle forze dell’ordine

Le elezioni si sono concluse in un clima di alta tensione, con segnalazioni di scontri tra ‘Azione Universitaria’ e i collettivi studenteschi, che hanno richiesto l’intervento della polizia. Nonostante l’avanzata della destra rispetto al 2022, nessun rappresentante di quest’area politica è riuscito a ottenere una posizione nel Senato accademico. ‘Sapienza Futura’ è uscita vincitrice con quattro rappresentanti eletti, seguita da ‘Liberiamo Sapienza’, che ha ottenuto due seggi. Anche ‘Cambiare Rotta’ ha visto un incremento, posizionandosi subito dopo ‘Vento di cambiamento – Fenix’. Sul fondo della classifica si sono piazzati ‘Link’ e ‘Fronte della Gioventù Comunista’. La partecipazione elettorale ha coinvolto tra il 25 e il 27% degli aventi diritto, una percentuale superiore alla precedente tornata elettorale.

Risultati elettorali dettagliati

‘Sapienza Futura’, la lista riconducibile a ‘Sapienza in Movimento’ e vicina alla rettrice Antonella Polimeni, ha ottenuto 15.317 voti. ‘Liberiamo Sapienza’ ha conseguito 8.964 voti, mentre ‘Azione Universitaria’ si è attestata a 1.885 voti. ‘Fenix – Vento di cambiamento’ ha ottenuto 1.626 voti, seguita da ‘Cambiare Rotta’ con 1.148 voti, ‘Link’ con 894 voti, e ‘Fronte della Gioventù Comunista’ con 462 voti.

La vittoria di ‘Sapienza Futura’ è stata dedicata simbolicamente a Francesca Mandarino, giovane studentessa tragicamente scomparsa in un incidente stradale. La lista ha sottolineato l’importanza del contributo di Mandarino alla loro causa, esprimendo l’intenzione di proseguire nel suo ricordo.

Liberiamo Sapienza e il ritorno della sinistra

‘Liberiamo Sapienza’ celebra il ritorno della sinistra nei ruoli chiave dell’università, un traguardo che non si registrava da quindici anni. Con la conquista di due seggi nel Senato Accademico e altre posizioni significative, la lista esprime il desiderio di trasformare l’università in un’istituzione più libera e inclusiva.

Il contesto delle elezioni ha riflettuto le dinamiche politiche e sociali interne all’ateneo, indicando un cambiamento in corso che potrebbe segnare il futuro della governance universitaria a Roma.

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