Attualità
Marco Antonio Procopio si laurea all’estero dopo la bocciatura al test di Medicina di Margaret Spada

Bocciato al test di medicina al Sacro Cuore, Marco Antonio Procopio si è laureato in Romania. Poi il lavoro nello studio del padre, dove lo scorso 7 novembre si è sentita male Margaret Spada, morta tre giorni dopo.
Indagine sugli eventi
Continuano gli accertamenti da parte degli inquirenti sui medici indagati con l’accusa di omicidio colposo per la morte di Margaret Spada. La giovane ventiduenne è deceduta dopo un’operazione al naso che avrebbe dovuto svolgersi in un ambulatorio di Fonte Ostiense.
Le possibili cause
Il decesso potrebbe essere stato causato da un dosaggio eccessivo di anestetico e farmaci, aggravato da una probabile cardiopatia congenita. Restano comunque aperti numerosi interrogativi. Intanto, è sotto esame la posizione del medico titolare dello studio, Marco Antonio Procopio. Secondo gli accertamenti, si era laureato in Romania dopo non aver superato il test d’ingresso all’università cattolica del Sacro Cuore di Roma.
La carriera accademica di Marco Antonio Procopio
L’edizione romana di la Repubblica ha riportato che Marco Antonio Procopio aveva tentato di iscriversi all’università cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2011, aspirando a diventare medico come suo padre. Tuttavia, i risultati degli esami non avevano giocato a suo favore: su 6265 candidati, era stato classificato al 6230esimo posto.
Il ritorno in Italia e le indagini in corso
Nonostante il fallimento iniziale, Procopio non si era arreso, partendo per la Romania dove aveva completato gli studi di Medicina presso l’università Vasile Goldis di Arad. Qui si era specializzato in Chirurgia Plastica, tornando poi in Italia per lavorare nell’ambulatorio di Fonte Ostiense.
Investigazioni continuano
Le indagini in corso mirano a chiarire la responsabilità dei medici presenti in sala operatoria durante l’intervento su Margaret Spada, compresi Marco Antonio Procopio e suo padre, titolari dell’attività. Anche per quanto concerne lo stato di salute pregresso della paziente si stanno svolgendo ulteriori accertamenti. È da valutare inoltre se l’ambulatorio fosse adeguatamente autorizzato a eseguire tali operazioni.
In attesa di maggiore chiarezza, gli inquirenti stanno indagando sia sul possibile uso improprio di farmaci che sulla documentazione medica necessaria per procedere con l’intervento.
Attualità
Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!
In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.
Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica
Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?Perché l’ANPI è al centro del dibattito
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.
Attualità
Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

Jovanotti #Roma #Concerto Immaginate di lasciare un’esibizione epica del vostro artista preferito, solo per scoprire che le vostre auto sono state prese di mira da vandali – è successo davvero ai fan di Jovanotti!
Dopo l’attesissimo concerto del celebre cantautore italiano a Roma, decine di fan si sono ritrovati di fronte a una scena sconcertante: veicoli danneggiati e svaligiati nei parcheggi vicini. Testimonianze raccolte sul posto raccontano di finestrini in frantumi, oggetti rubati e un senso di shock diffuso, lasciando tutti a chiedersi chi potrebbe aver orchestrato un atto così sconsiderato. Ma c’è di più: voci di social media stanno inondando la rete con foto e video che mostrano l’entità del danno, alimentando dibattiti accesi su sicurezza e organizzazione eventi.
Il dramma nei parcheggi
Le prime segnalazioni sono arrivate nelle ore successive al concerto, con fan che descrivevano scene caotiche e un’improvvisa ondata di rabbia. “Abbiamo parcheggiato fiduciosi, ma al ritorno era tutto un disastro”, ha condiviso un testimone, evidenziando come l’euforia della serata si sia trasformata in frustrazione. Le autorità locali hanno avviato indagini per identificare i responsabili, mentre la comunità online si interroga: è un caso isolato o un problema più ampio legato a grandi eventi?Reazioni che fanno discutere
In un’epoca in cui i social pullulano di condivisioni, i fan hanno trasformato la loro indignazione in viralità, con hashtag come #JovanottiDisastro che stanno conquistando migliaia di interazioni. Ma cosa succederà ora? Le storie emergenti promettono colpi di scena, con possibili rivendicazioni e misure di sicurezza rafforzate per i prossimi show – non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che sta catturando l’attenzione di tutti!
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