Attualità
Un ‘panic button’ è stato installato sui bus di Roma per evitare le aggressioni ai conducenti

Due novità per la sicurezza dei trasporti pubblici
Due nuove misure sono state recentemente introdotte per migliorare la sicurezza dei controllori e degli autisti dei mezzi pubblici di Roma: un ‘panic button’ e una ‘bodycam’. Questi dispositivi permetteranno di avvertire immediatamente le forze dell’ordine e di registrare eventuali comportamenti violenti.
Il sistema di allarme silenzioso sui bus
Sui bus di Roma e del Lazio, sarà disponibile un ‘panic button’ per gli autisti. Questo sistema di allarme silenzioso consentirà ai conducenti di contattare immediatamente le forze dell’ordine durante un’aggressione. Il pulsante è collegato direttamente al numero di emergenza 112, che potrà geolocalizzare il mezzo in tempo reale. La sperimentazione di questi dispositivi inizierà sulle linee considerate più a rischio nei prossimi giorni.
Bodycam per i controllori: la nuova sperimentazione
I controllori, d’altro canto, potranno dotarsi di bodycam, telecamere incorporate che consentono di riprendere in tempo reale episodi di violenza. Queste telecamere sono attualmente in fase sperimentale, come parte di un accordo recentemente sottoscritto con le organizzazioni sindacali. “Le bodycam saranno utilizzate esclusivamente per la sicurezza degli operatori”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dopo la firma del protocollo d’intesa presso la prefettura di Roma.
Un osservatorio per mappare le aree a rischio
Il Comune di Roma istituirà un osservatorio per identificare le linee di bus e gli orari più a rischio. Questo aiuterà le forze dell’ordine a monitorare più attentamente i bus interessati. “Il protocollo è fondamentale per pianificare azioni concrete”, ha affermato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Le istituzioni collaboreranno per aumentare gli standard di sicurezza e monitorare le aree più vulnerabili.
Attualità
Confermato il Gran Premio della Liberazione a Roma: orari, percorso e disagi sulle strade dal 23 al 25 aprile

GranPremioARoma Preparati a un weekend di adrenalina pura: il Gran Premio della Liberazione sta per trasformare Roma in una pista da sogno!
Il Gran Premio della Liberazione è confermato e promette di essere l’evento ciclistico dell’anno a Roma, attirando appassionati e curiosi da ogni angolo della città. Dal 23 al 25 aprile, le strade della capitale si animeranno con gare mozzafiato, chiusure trafficate e un’atmosfera elettrica che non potrai perderti. Se sei un fan delle due ruote o semplicemente ami l’eccitazione, questo è il momento perfetto per scoprire come partecipare o assistere allo spettacolo.
Orari e Percorso da Non Perdere
Gli orari dell’evento sono stati svelati, con partenze e arrivi che copriranno l’intera giornata: dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, per un’immersione totale nell’azione. Il percorso, che si snoda attraverso le vie più iconiche di Roma, includerà salite epiche e discese vertiginose, offrendo ai ciclisti una sfida unica e ai spettatori visuali indimenticabili.Strade Chiuse e Consigli Pratici
Per garantire la sicurezza e il flusso dell’evento, diverse strade saranno chiuse al traffico dal 23 al 25 aprile, creando un percorso esclusivo per i partecipanti. ‘Non perdere l’opportunità di vivere questa avventura’, come hanno dichiarato gli organizzatori, che invitano tutti a pianificare in anticipo per evitare disagi e godersi al massimo l’atmosfera festiva.
Attualità
Bitcoin usato per riciclare denaro: finanziere in tribunale e patteggiamento in vista

BitcoinScandalARoma: Un imprenditore finanziario accusato di riciclare denaro con Bitcoin – Hai idea di quanto sia facile?
In un caso che sta accendendo i riflettori sul mondo cripto, un imprenditore finanziario di Roma si trova al centro di un processo per aver presumibilmente utilizzato Bitcoin per riciclare ingenti somme di denaro. Immaginate: la valuta digitale, spesso celebrata come il futuro delle transazioni, ora al cuore di un intrigo che potrebbe rivelare lati oscuri del mondo finanziario. Con dettagli che emergono piano piano, questa storia non fa che aumentare la curiosità su come le criptovalute stiano diventando un’arma a doppio taglio.
L’accusa che ha scioccato tutti
Le indagini hanno portato alla luce accuse secondo cui l’imprenditore avrebbe sfruttato Bitcoin per mascherare flussi illeciti, trasformando operazioni sospette in transazioni apparentemente anonime. Fonti vicine al caso parlano di un network internazionale, lasciando tutti a chiedersi: “Quanto è vulnerabile il nostro sistema finanziario ai nuovi trucchi digitali?”Il patteggiamento in bilico
Ora, con la richiesta di patteggiamento sul tavolo, la vicenda si infittisce. Gli esperti si interrogano su cosa potrebbe succedere se venisse accettata, aprendo forse la porta a indagini più ampie sul ruolo delle criptovalute nel crimine. Potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione nelle norme anti-riciclaggio? Non perdetevi i prossimi sviluppi che potrebbero cambiare tutto.
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