Cronaca
Brasiliano in domiciliari con braccialetto elettronico, i genitori dichiarano: «Starà da noi»

Dopo 12 giorni di detenzione, il “Brasiliano”, al secolo “Massimiliano Minnocci”, sta per tornare a casa. La decisione non è stata influenzata dal ritiro delle accuse da parte della fidanzata, che ha dichiarato pubblicamente di essere caduta dalle scale, ma dalla disponibilità dei genitori di Minnocci “ad ospitarlo e a occuparsi delle sue esigenze”. È quanto emerge dal provvedimento del gip Paola Della Monica, che ha disposto la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per l’influencer, accusato di lesioni personali gravi in relazione a un presunto episodio di aggressione avvenuto lo scorso 23 novembre.
La ricostruzione dell’aggressione
La giovane, che ha 24 anni meno di Minnocci, aveva riferito agli inquirenti di essere arrivata a casa prima di lui e di aver iniziato a consumare cocaina e birra. “Quando Massimiliano assume cocaina e ha l’effetto down inizia ad assumere birra; in questo momento inizia a dire che lo prendo in giro, che gli rubo addirittura denaro e diventa aggressivo”. Durante uno di questi momenti, Minnocci l’avrebbe colpita violentemente sul braccio destro, provocandole una frattura scomposta. La vittima, già il giorno seguente l’aggressione, si era recata dai genitori e aveva ricevuto una telefonata dal compagno, in cui quest’ultimo chiedeva scusa. “Non so cosa aspettarmi”, ha confessato la donna agli investigatori.
Le denunce precedenti e i timori
Il padre della vittima ha informato gli agenti che la figlia non era caduta dalle scale e ha espresso preoccupazione: “Ho paura che la possa uccidere”. Un mese prima, la giovane era stata aggredita da Minnocci con un bastone, accusando anche in quell’occasione un incidente domestico. A riprova delle aggressioni subite, la madre ha descritto segni evidenti sul corpo della figlia, inclusi lividi e ferite. Nonostante la richiesta di aiuto e la denuncia, la vittima aveva inizialmente minimizzato gli episodi, attribuendo le lesioni a cadute accidentali.
I passi legali e la decisione del gip
La settimana scorsa, l’avvocato di Minnocci ha presentato una richiesta per la sostituzione della custodia cautelare con gli arresti domiciliari, sostenendo che i genitori dell’influencer erano disponibili ad accoglierlo. La richiesta è stata accolto dal gip, il quale ha sottolineato che “un’abitazione diversa garantisce anche la presenza di persone che possano esercitare un controllo sull’indagato e sul rispetto delle prescrizioni”. Questa decisione segna una fase importante nel caso che ha suscitato grande attenzione mediatica e sociale.
Cronaca
Omicidio a Fregene: il materasso nuovo e il sangue da occultare

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L’ordine che precede il dramma
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Il delitto che ha scioccato tutti
Stefania Camboni è stata trovata senza vita dopo un attacco feroce con ben 34 coltellate, proprio il 15 maggio. Un crimine così cruento lascia spazio a mille domande: era pianificato? Quali motivi si celano dietro? Giada Crescenzi, ora detenuta, potrebbe essere al centro di una storia ancora più intricata di quanto appaia, e questo materasso potrebbe essere la chiave per svelare verità inaspettate. Non perdere l’occasione di seguire gli aggiornamenti su questa vicenda mozzafiato!Cronaca
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TangentiASpilli A Ostia: Condanne da 1 a 7 anni per un giro di corruzione che ha scioccato la burocrazia romana!
Le condanne che fanno tremare i palazzi
In un caso che ha svelato retroscena da brivido nel Municipio di Ostia Lido, cinque persone sono state condannate per un giro di tangenti tra il 2016 e il 2017. Immaginatevi un funzionario pubblico che manipola pratiche edilizie come se fossero pedine in un gioco pericoloso: Franco Nocera, all’epoca responsabile dell’ufficio edilizia, ha ricevuto la pena più pesante con 7 anni. Non è finita qui: Carmine De Bartolo, proprietario di terreni locali, è stato condannato a 4 anni e mezzo, mentre Massimo Alabiso, di una società coinvolta in pagamenti sospetti per campi da basket, si è beccato 4 anni. Vincenzo Longobardi, geometra dell’ufficio tecnico, e Giuliano Cicconi, proprietario di un manufatto abusivo, hanno rispettivamente 3 anni e 1 anno e 4 mesi. Ma chissà quali altri segreti emergeranno dalle motivazioni della sentenza?
Le indagini che hanno fatto luce sullo scandalo
E se una semplice denuncia di un dentista avesse potuto smascherare un sistema corrotto? Tutto è partito nell’ottobre 2016, quando quest’ultimo ha rivelato di essere stato ricattato per aprire uno studio al Municipio di Ostia. Stando alle accuse, Longobardi, il geometra in questione, avrebbe preteso ricariche telefoniche, una vacanza all’estero e persino l’assunzione della figlia come segretaria in cambio di autorizzazioni. Questa rivelazione ha innescato intercettazioni e indagini che hanno portato alla luce un vero e proprio schema di corruzione. Viene da chiedersi: quante altre storie come questa sono rimaste nell’ombra?
Le accuse che inchiodano i colpevoli
Ma ecco il colpo di scena: le prove, tra intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno mostrato Nocera mentre parlava di tenere gli utenti “in costante stato di sudditanza psicologica”, suggerendo addirittura come aggirare i controlli edilizi. Pensateci: regali, soldi e favori in cambio di un occhio chiuso su abusi non sanati. Per De Bartolo e Alabiso, l’accusa è di aver pagato 50 mila euro a Nocera per salvare una costruzione abusiva, come una tensostruttura per campi da basket. Intercettazioni rivelano conversazioni scottanti, con Alabiso che commentava l’inerzia del funzionario. I loro avvocati promettono appelli, ma intanto, questa storia continua a far sorgere domande: fino a che punto arriva la corruzione nella pubblica amministrazione?
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