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Cronaca

Capodanno a Roma: il Campidoglio si mobilita per salvare il concerto

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Capodanno a Roma: il Campidoglio si mobilita per salvare il concerto

Una task force è stata istituita per salvare il concertone di Capodanno al Circo Massimo. Il sindaco Roberto Gualtieri, insieme agli assessori Alessandro Onorato e Massimiliano Smeriglio, sta valutando le opzioni dopo che l’annuncio di Tony Effe, che si esibirà al PalaEur, ha intensificato la pressione per un cambiamento. I biglietti per l’evento privato sono già in vendita a prezzo calmierato, e si prevede che il concerto sia sold out. Si avvicina quindi la fatidica scelta: cancellare l’evento o tentare di trovare alternative, anche considerando le difficoltà nel reperire artisti a dieci giorni dalla data.

Il problema principale non è solo rimpiazzare Tony Effe, escluso per testi giudicati sessisti, ma anche trovare sostituti per Mahmood e Mara Sattei, che hanno deciso di ritirarsi in solidarietà con il loro collega. Il palco del Circo Massimo rimane quindi vuoto per le 80mila persone attese.

Spiegazione della decisione

Gualtieri ha spiegato al Tg3 la motivazione alle spalle della richiesta di un passo indietro da parte di Tony Effe: “Le donne che gestiscono i nostri centri antiviolenza e che fanno un lavoro sul campo mi hanno scritto, sono state loro che ci hanno spinto a fare questo passo indietro”. Il sindaco ha sottolineato le difficoltà nel combattere il linguaggio violento e sessista quando si utilizzano soldi pubblici per eventi che lo promuovono. Ha aggiunto che non c’è stata alcuna censura nei confronti del trapper, che avrà comunque un concerto privato.

Opinioni politiche sull’argomento

La decisione di escludere Tony Effe ha suscitato divisioni nell’opinione pubblica. Tuttavia, due esponenti politici, Carlo Calenda e Gian Marco Centinaio, hanno mostrato sostegno per Gualtieri. Calenda ha dichiarato che Tony Effe “può cantare dove e come vuole”, ma ha ribadito che non si possono utilizzare fondi pubblici per pagare chi utilizza un linguaggio offensivo verso le donne. Centinaio ha richiamato l’attenzione sull’errore di invitare il trapper e ha auspicato la sua esclusione anche dal Festival di Sanremo. Rimane ora da risolvere il nodo del concertone di Capodanno.

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano

La Strana Storia degli Incontri con la Polizia

Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?

Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole

Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?

Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità

Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma

Il colpo di scena nei registri statunitensi

Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.

Le conferme che alimentano i sospetti

Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.

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