Dipinti, sculture, oggetti d’arredo e persino mezzi di trasporto futuristici sono i protagonisti di una nuova mostra presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Intitolata Il Tempo del Futurismo, l’esposizione celebra l’ottantesimo anniversario dalla scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti e si concentra sulla vivacità creativa di questo movimento, fornendo uno sguardo approfondito sull’epoca che ha contribuito a plasmare.

IL PERCORSO

Con oltre 350 opere, la mostra presenta prestigiosi prestiti insieme ad opere che sono solitamente custodite nei depositi del museo. Curata da Gabriele Simongini, la mostra esplora l’interazione del Futurismo con le innovazioni scientifiche che hanno rivoluzionato il vivere quotidiano nei primi anni del Novecento. Un’attenzione particolare viene dedicata a figure di spicco come Guglielmo Marconi, il cui lavoro pionieristico nella comunicazione anticipa molti dei temi sviluppati dai futuristi.

LA FILOSOFIA

La mostra esplora come la mitopoiesi futurista continui a influenzare molteplici ambiti contemporanei, dalla musica al design, passando per cinema e nuove forme comunicative come i social media. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, evidenzia come il movimento anticipasse già allora una visione avveniristica del mondo, sottolineando il suo ruolo di catalizzatore per un rinnovamento totale della sensibilità umana. Attraverso questa esposizione, il pubblico è invitato a riflettere su come l’eredità del Futurismo continui a permeare vari aspetti della società moderna.