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Cronaca

Esquilino, conclusa l’era Mas: l’Accademia di Moda apre. Gualtieri: «Modello di rigenerazione urbana»

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Esquilino, conclusa l’era Mas: l’Accademia di Moda apre. Gualtieri: «Modello di rigenerazione urbana»

Venti milioni circa di investimento, due anni di lavori: inaugurata, ieri pomeriggio, la nuova sede dell’Accademia di costume e moda nel quartiere Esquilino di Roma, all’interno di quello che era la vecchia sede di Mas, Magazzini allo Statuto, chiusi all’inizio di gennaio 2017. Il cappotto corto torna a fare tendenza: dal total black al pastello ecco i modelli più chic e versatili.

IL CAMPUS

Il nuovo campus della scuola, fondata nel 1964 dalla stilista Rosana Pistolese, è stato pensato per accogliere oltre 600 studenti. La struttura, di proprietà del «Fondo infrastrutture per la crescita Esg di Azimut Libera Impresa Sgr», è stata oggetto di una profonda ristrutturazione architettonica e funzionale. Chi conosceva Mas, avrà difficoltà a riconoscere i nuovi ambienti: grandi saloni, muri bianchi, volte a mattoncini a vista, grandi vetrate e tanta luce. E poi tavoli per il taglio delle stoffe, postazioni con ogni tipo di macchina da cucire, computer e tanti ragazzi al lavoro: cucito, accessori, modelli in carta appoggiati sui manichini. Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Roma, la presidente del Municipio Roma I, il presidente e il CEO di Accademia costume e moda, e l’amministratore delegato Real Estate e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa Sgr.

«TEMPI RECORD»

«In tempi record abbiamo fatto un paradigma di quelli che dovrebbero essere gli interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione che vedono il contributo di investitori privati dentro una cornice che punta a rendere la città un luogo di sostenibilità, innovazione, socialità e qualità della vita», ha spiegato il sindaco, aggiungendo: «Questo era un luogo abbandonato, rientrava nella tipologia del degrado ma con una potenzialità straordinaria». La presidente ha aggiunto: «Ci sentiamo parte della famiglia dell’Accademia – lavoriamo ogni giorno su questo rione, uno dei più importanti del nostro Municipio». L’intervento di trasformazione ha mantenuto intatta l’identità architettonica e storica dell’edificio riportando alla luce elementi originari che erano stati celati dai numerosi interventi del passato. Il campus si sviluppa su una superficie di 6 mila metri quadrati ed è stato concepito per integrare spazi dedicati alla formazione, a luoghi di incontro e socializzazione. La palazzina si sviluppa su sei piani, un seminterrato e cinque fuori terra. La parte Umbertina (piano terra ed interrato) risalente a fine Ottocento, è stata restaurata mantenendo lo stile originale del periodo di costruzione, prediligendo materiali e design che rievocano quell’epoca storica. E all’interno di questa rinnovata struttura si radunano gli studenti iscritti ai Diplomi Accademici di Primo Livello (corsi triennali). Nella sede storica di via della Rondinella proseguirà, invece, l’attività di didattica con l’offerta formativa dedicata ai Master Accademici di Primo Livello.

FONDO IPC

L’apertura della nuova sede è stata possibile grazie al Fondo Ipc, dedicato ad investimenti nelle infrastrutture sociali e sottoscritto da 26 primari investitori istituzionali principalmente di natura previdenziale, che ha acquisito la struttura e realizzato in circa 24 mesi di lavori, il complesso progetto di restauro conservativo, curato dallo studio Kami. L’ad di Azimut ha sottolineato il fatto che «questo investimento si incastra nello spirito del fondo, fare investimenti che oltre a dare un rendimento agli investitori riescono ad avere una ricaduta sul territorio e dare forte accezione di sostenibilità».

Cronaca

Amianto: l’operaio sconfigge l’Inps in tribunale, ma la burocrazia lo fa fuori prima della pensione

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AmiantoUccide: Un operaio lotta per la giustizia contro un nemico invisibile, ma il tempo gli sfugge via! Scopri i dettagli di questa storia drammatica che ti lascerà senza parole #GiustiziaPostuma #SaluteLavoro

La Tragica Fine di un Lavoratore Dimenticato

Un operaio di 64 anni, impiegato presso lo stabilimento Colgate-Palmolive di Anzio, è deceduto a causa di gravi malattie polmonarie causate da anni di esposizione all’amianto. Originario di Nettuno, aveva iniziato a lavorare nello stabilimento nel 1988 come addetto alla manutenzione e carrellista, per poi ricoprire diversi ruoli fino al 2010. Immagina la sorpresa quando, dopo una lunga battaglia, ha finalmente ottenuto il riconoscimento dei benefici previdenziali, ma è scomparso prima di poter godere di un meritato pensionamento anticipato.

La Lotta Legale che Ha Cambiato Tutto

Inizialmente, il Tribunale di Velletri aveva respinto la sua richiesta di benefici, nonostante una consulenza medica che confermava il legame tra la sua broncopatia e l’esposizione professionale all’amianto. Ma ecco il colpo di scena: il ricorso alla Corte d’Appello di Roma ha ribaltato la situazione, condannando l’Inps a riconoscere 14 anni di esposizione e ad accreditare le maggiorazioni contributive. Questa vittoria avrebbe potuto cambiare la sua vita, ma purtroppo è arrivata troppo tardi, trasformando il caso in un esempio emblematico di “giustizia postuma”.

Le Parole di Chi Ha Combattuto al Suo Fianco

L’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, ha guidato questa battaglia legale e non nasconde la sua amarezza. “Una sentenza di grande rilievo, ma oscurata dalla morte del lavoratore”, ha dichiarato, sottolineando come i ritardi di Inps e Inail abbiano peggiorato le cose. Ora, l’azione continua a favore della vedova, che potrebbe ottenere un aumento della pensione e un risarcimento. Bonanni lancia un appello accorato: “Basta inerzia, bonifichiamo i siti contaminati prima che altre vite siano a rischio – ogni fibra inalata potrebbe essere fatale!”

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La strana coincidenza dell’uovo schiuduto durante l’elezione di Leone XIV

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La strana coincidenza dell’uovo schiuduto durante l’elezione di Leone XIV

AvvoltoioPapaMistero Al Bioparco di Roma, un raro avvoltoio papa ha fatto la sua comparsa in un giorno carico di coincidenze che sembrano uscite da una storia incredibile! #NaturaStraordinaria

È un evento che ha lasciato tutti senza fiato: per la prima volta, al Bioparco di Roma è nato un esemplare di avvoltoio papa, una specie rara e affascinante. L’uovo si è schiuso proprio l’8 maggio, lo stesso giorno della proclamazione di Papa Leone XIV, e questa creatura alata è diffusa anche in Perù, dove il Pontefice ha trascorso oltre vent’anni. Chissà se è solo una coincidenza o c’è un legame misterioso tra fede e natura?

Perché si chiama così

Ti sei mai chiesto perché questo rapace porta un nome così singolare? L’avvoltoio papa deve il suo soprannome ai colori delle sue piume, che ricordano le vesti papali, e viene anche chiamato avvoltoio reale. Originario dell’America Centrale e Meridionale, questo grande uccello è un vero enigma della natura. Attualmente, il pulcino è ospitato in un’area protetta non accessibile al pubblico, dove sta bene e viene accudito dai guardiani del reparto uccelli. Per ora, il suo sesso rimane un segreto!

Diffuso soprattutto in America del Sud, l’avvoltoio papa è monogamo e la femmina depone un solo uovo in crepe o cavità degli alberi. Entrambi i genitori si occupano della cova e nutrono il piccolo con cibo rigurgitato, creando un legame familiare che sembra uscito da un documentario mozzafiato.

L’abbandono da parte dei genitori

E se ti dicessimo che questo pulcino è sopravvissuto contro ogni probabilità? A volte, senza ragioni chiare, i genitori abbandonano l’uovo, come è accaduto in questo caso. La presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Paola Palanza, spiega che i keeper hanno notato la situazione e hanno trasferito l’uovo in un’incubatrice per salvarlo.

Dopo ben 54 giorni di attento monitoraggio, l’uovo si è schiuso con successo. Per evitare che il piccolo si impronti sugli umani e preservi la sua identità di specie, i guardiani seguono un protocollo rigoroso: usano un pupazzo a forma di avvoltoio papa per alimentarlo e circondano l’animale con foto dei genitori. Un tocco di genialità che rende questa storia ancora più intrigante!

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