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Finale del contest nazionale al Teatro Golden con Amedeo Minghi presidente di giuria

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Finale del contest nazionale al Teatro Golden con Amedeo Minghi presidente di giuria

Ci siamo: Roma Music Festival è alle battute finali, e questa sera, a partire dalle 20.30, presso il Teatro Golden (in via Taranto, 36) si terrà la finalissima del contest nazionale dedicato ai giovani emergenti della musica. L’ingresso presso il teatro è gratuito e fino ad esaurimento posti. L’edizione, giunta al suo diciottesimo anno, ha visto la partecipazione di più di 180 tra band, interpreti e cantautori. I finalisti arrivati alla serata conclusiva sono 29, e solo uno di loro sarà il vincitore. Nel dettaglio: in gara ci sono 4 band, 3 duo, 13 cantautori e 9 interpreti. La giura – composta da discografici, giornalisti e musicisti – presieduta da Amedeo Minghi, attribuirà anche diversi riconoscimenti speciali agli altri partecipanti alla gara. La votazione prevede peraltro un “Premio Social” rivolto all’artista che avrà ottenuto più preferenze online. La finale sarà ripresa dalle telecamere di importanti emittenti televisive nazionali e regionali e presentata dal conduttore radiotelevisivo Stefano Raucci, voce nota dell’emittente Radio Radio. Per ulteriori informazioni, si possono consultare anche le pagine facebook e instagram ufficiali o il sito del Festival.

Crescita e Qualità degli Artisti

«Il festival – ha dichiarato Andrea Montemurro, ideatore e presidente del Festival, nonché presidente dell’Anmi, Associazione Nazionale Musicisti Italiani – è cresciuto tantissimo negli ultimi anni e in questa edizione la qualità dei partecipanti ha toccato livelli davvero eccellenti. Il Roma Music Festival è libero e indipendente, si autosostiene e non propone illusioni ma dà concrete opportunità. Avremo la presenza nella serata finale di importanti discografici e addetti ai lavori e un grazie speciale va al maestro Amedeo Minghi, che anche quest’anno ci onora della sua presenza in veste di presidente di giuria.»

Un Riconoscimento alla Sensibilità Artistica

«Collaborando con lui da qualche tempo devo dire che oltre al grande artista ho scoperto una persona di altissimo profilo e sensibilità, sarebbe la guida ideale e perfetta per tutti i giovani che partecipano alla nostra finalissima. La sua presenza qualifica ulteriormente il Festival e ne certifica l’assoluta attenzione alla qualità», ha concluso Montemurro.

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Omicidio Camboni, Giada Crescenzi in cerca di casa: aiutateci, è una situazione complicata

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Omicidio Camboni, Giada Crescenzi in cerca di casa: aiutateci, è una situazione complicata

ScopriIlMisteroDellAmoreTrasformatoInOrrore: Come una disperata caccia alla casa ha condotto a un omicidio scioccante a Fregene?

La Ricerca Disperata di Giada Crescenzi

Giada Crescenzi, la giovane donna arrestata di notte dai carabinieri a Fregene con l’accusa di aver ucciso Stefania Camboni, madre del suo compagno Francesco Violoni, era ossessionata da un sogno impossibile: trovare una casa tutta per loro. Immagina due innamorati che lottano contro il tempo, con un impiego stabile in aeroporto e due gattini adorabili al seguito, ma intrappolati in una situazione che sembra uscita da un thriller.

La Storia d’Amore e il Conflitto Sotterraneo

La relazione tra Giada e Francesco era appassionata, iniziata almeno due anni fa, e sembrava promettere una vita insieme. Lavoravano entrambi in aeroporto, condividendo turni diurni e notturni, e sognavano di formare una famiglia in un appartamento tutto loro. Tuttavia, la convivenza nella villetta bifamiliare di Stefania si era trasformata in un incubo per Giada, che sentiva il peso di quella “spada di Damocle” sospesa sulla loro testa.

Gli Appelli Desperati sui Social

Da almeno due anni, Giada aveva lanciato disperati appelli online per trovare una soluzione. Il suo primo post risale al 19 dicembre 2023: “Buongiorno, io e il compagno e due adorabili gattine staremmo cercando un appartamento con massima urgenza. Budget 800/850 euro. Vi prego aiutateci che sennò rischiamo di finire in mezzo a una strada fra poco”. Ma le risposte erano state poche e insufficienti, lasciando la coppia bloccata. L’8 maggio di quest’anno, un nuovo grido d’aiuto: “Ci riprovo: io, il mio compagno e due gattine, cerchiamo un monolocale/bilocale/trilocale. Vi prego! Dormiamo pure per terra, basta una cucina e un bagno”. Pronta a pagare fino a 850 euro, inclusi le utenze, Giada aveva specificato di non voler allontanarsi troppo dall’aeroporto, data la loro vita lavorativa frenetica.

Il Tragico Svolta e le Ricerche Inquietanti

Quel disperato appello non ha portato a nulla, confermando a Giada che la soluzione era lontana. Esattamente una settimana dopo, il 15 maggio, il dramma ha raggiunto il culmine: Francesco ha trovato la madre Stefania riversa a terra, vittima di venti coltellate. La sua auto, una Hyundai acquistata solo pochi mesi prima, era abbandonata poco distante con il finestrino abbassato. E mentre le indagini si infittiscono, emergono dettagli agghiaccianti: Giada aveva effettuato ricerche online su “come avvelenare una persona” e “come pulire il sangue”, alimentando le domande su cosa davvero si nascondeva dietro quella caccia alla casa. Quali segreti si celano in questa storia? Non perdere i prossimi aggiornamenti!

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Le ricerche inquietanti su Google che svelano un mistero oscuro

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Le ricerche inquietanti su Google che svelano un mistero oscuro

IncredibileRivelazione e #OmicidioSconvolgente: Le ricerche misteriose di una donna che potrebbero nascondere un segreto agghiacciante!

Le ricerche che fanno accapponare la pelle

Immaginate di scoprire che qualcuno ha cercato su Google come eliminare tracce di sangue da un materasso o come avvelenare una persona: è esattamente ciò che hanno trovato i carabinieri sul telefono di Giada Crescenzi, 41 anni, arrestata per l’omicidio di Stefania Camboni. Sembra una trama da thriller, ma è realtà: Giada avrebbe pugnalato la suocera almeno 15 volte, in quella che appare come una storia di tensioni familiari esplose in tragedia. La coppia, formata da Giada e il compagno Francesco Violoni, si era trasferita da poco nella villa di Fregene, ma i rapporti con la vittima erano già tesi da tempo.

Le tracce di sangue che non mentono

Cosa succederebbe se le vostre dichiarazioni fossero smentite da prove inconfutabili? È ciò che è emerso dalle indagini: Giada e Francesco hanno dato versioni contrastanti sulla scena del crimine, specialmente riguardo alle macchie di sangue sul cadavere. Inizialmente invisibili, queste tracce sono state rivelate solo dopo esami approfonditi, lasciando gli investigatori a chiedersi cosa stia davvero nascondendo questa coppia. Potrebbe essere l’elemento chiave che ha incastrato l’assassina?

Il profilo di una donna in crisi

Chi è davvero Giada Crescenzi, la 41enne al centro di questo dramma? Fidanzata con Francesco Violoni dal 2023, sembra che la sua relazione non fosse ben vista da Stefania Camboni, che l’avrebbe considerata una minaccia per il figlio. Amiche della vittima hanno raccontato di rapporti burrascosi, e Giada stessa appariva disperata: sui gruppi Facebook, postava appelli strazianti come “Siamo in una situazione tragica” o “Dormiamo per terra, basta un bagno e una cucina”. Una ricerca frenetica di una via d’uscita che ora fa sorgere mille domande: cosa l’ha spinta a un gesto così estremo?

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