Attualità
Il dottorato honoris causa in Scienze della Terra alla Sapienza assegnato ad Alberto Angela: “Qui mi sento a casa”

Dottorato honoris causa per Alberto Angela
Alberto Angela ha ricevuto oggi il dottorato di ricerca honoris causa in Scienze della terra. Il prestigioso riconoscimento è stato conferito dall’università La Sapienza di Roma, in occasione dei 40 anni dalla fondazione del dottorato di ricerca presso l’ateneo e in Italia. Le motivazioni dietro questo conferimento risiedono nell’impatto significativo delle sue attività di divulgazione scientifica e storica.
Presso La Sapienza
Nel contesto dell’evento, il divulgatore scientifico ha tenuto la sua Lectio doctoralis dal titolo “Clima: la sfida da vincere per le prossime generazioni”. Alberto Angela, noto per la sua attività nel campo della divulgazione, ha espresso un senso di appartenenza verso l’università, dove ha studiato Scienze Naturali conseguendo la laurea con lode.
Altre lauree honoris causa
Il celebre conduttore televisivo ha accumulato numerose lauree honoris causa. Soltanto lo scorso ottobre, è stato insignito del titolo in Scienze Forestali e Ambientali dall’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria. Nel 2019, ha ricevuto tre lauree honoris causa in Comunicazione del patrimonio culturale, Archeologia e Filosofia rispettivamente dalle università degli Studi di Palermo, Suor Orsola Benincasa, e Piemonte Orientale. Nel giugno del 2023, è stato onorato anche con la laurea in Geologia e Geologia Applicata dall’Università Federico II di Napoli.
Attualità
Due cacciatori di tesori dilettanti dissotterrano un antico tesoro risalente a 1.400 anni con un semplice metal detector

ScopertaSensazionale #TesoroNascosto Immagina di scavare nel sud-ovest dell’Inghilterra e imbatterti in un antico manufatto d’oro che potrebbe svelare segreti sepolti da secoli – è esattamente ciò che è successo a due appassionati di metal detector, trasformando una semplice uscita in una caccia al tesoro da brividi!
Nel cuore del 2025, Paul Gould e Chris Phillips, membri del gruppo Ninth Region Metal Detecting, hanno fatto una scoperta elettrizzante che ha catturato l’attenzione del mondo archeologico. Iniziando con un anello anglosassone che evocava leggende come i tesori di Sutton Hoo e Staffordshire, la loro giornata si è trasformata in qualcosa di epico quando il metal detector ha segnalato un altro oggetto nascosto. Emergeva una testa di corvo dorata, realizzata in oro massiccio e pesando circa 57 grammi, risalente al VII secolo d.C., con un occhio di granato ancora intatto – un pezzo che ha fatto scattare emozioni intense e lacrime di gioia.
Un Tesoro Inaspettato
Riconoscendo il potenziale storico, Gould e Phillips hanno interrotto le ricerche e coinvolto il proprietario del terreno e le autorità locali. Portarono il pezzo al British Museum per studi approfonditi, dove una pulizia preliminare ha rivelato che solo uno dei suoi occhi di granato era sopravvissuto, alimentando teorie su antiche storie di sacrifici e saggezza.Il Simbolismo del Corvo
Nella mitologia nordica, il corvo è legato a Odino, il dio della guerra e della conoscenza, spesso raffigurato con i corvi Huginn e Muninn come messaggeri. Questo manufatto non solo offre uno sguardo affascinante sui rituali anglosassoni, ma sottolinea come la crescente popolarità dei metal detector stia portando alla luce tesori come quelli dell’età del ferro nel North Yorkshire o le monete romane nel Norfolk, collegando il passato al presente in modo elettrizzante.
Questi ritrovamenti continuano a ispirare appassionati come Phillips e Gould, dimostrando come la curiosità e la tecnologia possano rivelare storie sepolte, mentre l’attesa per risultati più dettagliati tiene tutti con il fiato sospeso su cosa emergerà dopo. “Questo è un ritrovamento unico nella vita. Paul e io abbiamo scoperto l’oro sassone. Continueremo a scoprire altro. È semplicemente incredibile”, dice Chris emozionato nel video.
Attualità
Elon Musk avverte che la Terra ha i giorni contati e propone un esodo su Marte per salvare l’umanità

ElonMusk ha un piano epico per salvare l’umanità dall’estinzione? Scopri i dettagli scioccanti su come SpaceX potrebbe trasformare Marte nel nostro nuovo rifugio! #ColonizzareMarte #SpaceX #FuturoUmanità
Elon Musk, l’innovativo visionario alla guida di SpaceX, ha espresso profonde preoccupazioni sull’inevitabile fine della vita sulla Terra, causata dall’espansione del Sole in centinaia di milioni di anni. Come uno dei più influenti magnati tecnologici, Musk sta spingendo avanti idee rivoluzionarie, dall’intelligenza artificiale alla connessione internet globale, ma è il suo ambizioso progetto di colonizzare Marte a catturare l’immaginazione di tutti. Immaginate: l’umanità che espande la sua presenza nel sistema solare per sfuggire a un destino segnato, trasformando un pianeta lontano in una seconda casa prima che sia troppo tardi.
L’alternativa di Elon Musk per la sopravvivenza della razza umana
In una recente intervista alla Fox News, Musk ha condiviso il suo allarme sul futuro della razza umana. “Questo è uno dei vantaggi di Marte: è un’assicurazione sulla vita collettiva. Alla fine, tutta la vita sulla Terra sarà distrutta dal Sole. Il Sole si sta espandendo gradualmente, quindi a un certo punto avremo bisogno di diventare una civiltà multiplanetaria, perché la Terra sarà incenerita”, ha dichiarato il magnate, che attualmente ricopre un ruolo nel governo di Donald Trump. Lui sostiene che, con la Terra che ha circa 4,5 miliardi di anni, potremmo avere solo un altro 10% di quel tempo prima che le temperature diventino insostenibili, spingendo l’umanità verso un piano B incredibilmente audace.
Mentre i calcoli di Musk puntano a rendere Marte la nostra salvezza, SpaceX sta accelerando i test su Starship, il razzo progettato per rendere la colonizzazione economicamente possibile. Potrebbe questo essere l’inizio di una nuova era, o un rischio troppo grande da correre?
Il piano di Elon Musk per colonizzare Marte
Starship non è solo un razzo: è un sistema di trasporto riutilizzabile progettato per trasportare decine di tonnellate e persone verso Marte, con otto lanci già completati. Musk insiste che, senza questa mossa, l’umanità rischia l’estinzione, anche se ciò solleva dibattiti etici su chi andrà e quali regole regoleranno una nuova civiltà. Tuttavia, non tutti gli esperti sono convinti: alcuni scienziati vedono Marte come un ambiente ostile, con radiazioni cosmiche e assenza di atmosfera, definendolo un’impresa che potrebbe richiedere secoli di avanzamenti scientifici. Riuscirà Musk a superare questi ostacoli e a rendere il sogno realtà?
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