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Cronaca

Richiesta di restituzione del cellulare contenente i ricordi di papà

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Richiesta di restituzione del cellulare contenente i ricordi di papà

Un episodio di furto ha scosso il cimitero Prima Porta di Roma Nord, creando un clima di paura tra i visitatori. Due donne, Giulia e Francesca, sono state derubate dei loro effetti personali mentre si recavano a far visita ai propri genitori. È stato un furto lampo, uno dei tanti avvenimenti simili che stanno caratterizzando il camposanto Flaminio.

I fatti

L’incidente si è verificato recentemente quando le due donne hanno parcheggiato la loro auto lungo uno dei viali del cimitero. Le borse, contenenti oggetti preziosi, erano ben nascosti sotto il sedile. «Una volta entrate – racconta a “Il Messaggero” una delle vittime – abbiamo lasciato la macchina davanti alla cappella. Mi sono accorta che qualche metro davanti c’era un’altra auto posteggiata in modo strano. Tempo di scendere e quella macchina si era allontanata». Mentre Francesca entrava nella cappella, Giulia si allontanava per cercare un fiore da lasciare sulla tumulazione della madre.

Poco dopo, l’antifurto dell’auto ha suonato, segnalando un problema. «Pensavo a un tamponamento». Purtroppo, la realtà era ben diversa: il vetro di un finestrino era stato infranto e tutto il contenuto delle borse, tra cui portafogli e il telefonino di Giulia, era sparito. «E’stato uno choc – spiega – abbiamo dovuto cambiare le serrature e sto cercando di recuperare tutto. Dentro al mio telefonino erano custoditi gli ultimi ricordi di mio papà venuto a mancare recentemente. Ho perso tutto e sono disposta a qualunque cosa – dice con voce commossa – pur di vedermi restituito il telefonino. Non è di certo il valore economico che conta, ma quello affettivo. Lì dentro era contenuto un pezzo importante della nostra vita». I fatti sono stati denunciati alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini.

Cronaca

Con duecentomila euro celati tra patatine e oli, in partenza per la Cina: bloccato.

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Con duecentomila euro celati tra patatine e oli, in partenza per la Cina: bloccato.

DenaroNascostoInPatatine: Immagina di scoprire 200.000 euro celati in snack e oli per un volo verso la Cina – un colpo da maestro delle autorità!

Il Misterioso Scoperto all’Aeroporto

All’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, un’operazione lampo ha svelato un nascondiglio tanto astuto quanto inaspettato: quasi 200.000 euro, occultati con furbizia in confezioni di patatine e contenitori d’olio nel bagaglio di un passeggero diretto in Cina. Ma cosa nascondeva davvero questo tesoro camuffato? Gli agenti dell’Ufficio delle Dogane di Roma 2 e i finanzieri del Gruppo locale hanno messo in atto controlli mirati, alimentando la lotta contro i traffici illeciti di valuta, con l’obiettivo di arginare riciclaggio e evasione fiscale. Un ritrovamento che fa sorgere più domande che risposte!

L’Operazione Sotto Copertura

Le autorità hanno agito con precisione chirurgica, sequestrando l’intera somma che superava di gran lunga la soglia consentita di 10.000 euro senza obbligo di dichiarazione. Questo blitz congiunto non solo conferma la vigilanza incessante contro le attività illegali, ma lascia tutti a chiedersi: quante altre valigie potrebbero nascondere segreti del genere? L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, insieme alla Guardia di Finanza, sta intensificando gli sforzi nel più grande aeroporto italiano, seguendo un protocollo d’Intesa siglato nel 2023.

Numeri Che Fanno Rabbrividire

Negli scali di Fiumicino, i primi quattro mesi del 2025 hanno già registrato 288 violazioni della normativa valutaria, con oltre 4 milioni di euro non dichiarati e sanzioni applicate senza pietà. Un dato che accende l’allarme: è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno in espansione? Scopri come queste cifre rivelano una rete sotterranea che potrebbe interessare viaggiatori e autorità in tutto il mondo!

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Cronaca

Lo straniero, l’animale e il gesto inaspettato

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Lo straniero, l’animale e il gesto inaspettato

Hai mai immaginato che una semplice passeggiata con il cane possa trasformarsi in un incubo di tensione? #Roma #ParcoVittorio #IncidentiStradali

Un pomeridgiano di tensione nel cuore di Roma

Un uomo romano stava trascorrendo un pomeriggio rilassante al parco di Piazza Vittorio Emanuele, spazzolando il suo adorabile cagnolino, quando improvvisamente la scena si è capovolta. Immagina la sorpresa: mentre era seduto vicino al chiosco degli orti magici, un uomo di origini straniere si è avvicinato con occhiali da sole e un’aria trasandata, pretendendo che se andasse via all’istante. “Non dovresti spazzolare qui, fallo a casa tua!”, ha esclamato, lasciando il malcapitato sbalordito.

L’escalation di aggressività che ha scioccato tutti

Le cose non si sono fermate a parole: lo straniero, inizialmente seduto lì con altri connazionali, è diventato sempre più insistente e aggressivo. Ha afferrato il cane di peso e l’ha praticamente spinto tra le braccia del proprietario, urlando di lasciare il parco. Potresti chiederti: fino a che punto arriva l’intolleranza? L’uomo ha resistito all’inizio, ma quando è stato spintonato, ha capito che era meglio ritirarsi per evitare guai peggiori. “Ero lì, non stavo facendo niente di male, ma la situazione è degenerata in un baleno”, ha raccontato.

Testimoni in silenzio e riflessioni su un quartiere diviso

Intorno, altre persone erano presenti e hanno assistito alla scena, ma nessuno si è fatto avanti per offrire supporto o solidarietà. L’uomo, scosso dall’episodio, ha persino pensato di chiamare la polizia, ma alla fine ha preferito allontanarsi per calmarsi. Ora, si domanda: “Esquilino era un simbolo di integrazione, ma sta diventando un luogo di divisioni culturali”. È una storia che fa riflettere, non credi? Potresti essere il prossimo a vivere un momento del genere.

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