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Scuole occupate, Valditara dichiara: “Teppisti tra gli studenti”. La replica di Virgilio: “I danni erano già presenti”

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Scuole occupate, Valditara dichiara: “Teppisti tra gli studenti”. La replica di Virgilio: “I danni erano già presenti”

Il dibattito sulle occupazioni nell’istruzione continua a infiammarsi, con il ministro Valditara che ha affermato: “Non è lotta politica, è teppismo”, commentando le recenti occupazioni scolastiche. In risposta, il collettivo studentesco del Virgilio ha sottolineato: “Bene che si aggiustino i danni, ma erano presenti già prima dell’occupazione”.

Le polemiche al liceo Virgilio

Nonostante la conclusione dell’occupazione, le polemiche persistono al liceo Virgilio. Il clima di repressione instillato dalla preside continua a sollevare preoccupazioni, con sanzioni disciplinari che si preannunciano più severe rispetto agli anni passati. Gli studenti temono che questa atteggiamento serva a dissuadere future mobilitazioni e proteste.

Le dichiarazioni del ministro e la risposta degli studenti

Il ministro Valditara ha messo in evidenza le conseguenze delle occupazioni, affermando: “Ridurre in queste condizioni una scuola non è lotta politica, è teppismo, a danno degli studenti e dei cittadini. Chi rompe deve pagare”. A stretto giro, il Collettivo Virgilio ha contestato questa narrativa, affermando che molti dei danni segnalati erano preesistenti all’occupazione e che la situazione attuale non corrisponde a quanto descritto dalle autorità.

Condizioni della scuola e gestione dei danni

In una nota diffusa, gli studenti hanno comunicato che la dirigenza sta effettuando delle “visite guidate” per documentare i danni. “Sebbene sia sporca in alcune parti, le condizioni del plesso non rispecchiano la narrazione tragica che ne è stata data fino ad ora”, sostengono. Inoltre, spiegano che i danni all’allarme antincendio erano noti, essendo da tempo non funzionante, e che diversi disagi emersi nei bagni richiederebbero l’intervento di ditte specializzate.

Nel frattempo, i docenti hanno informato gli studenti che le lezioni si svolgeranno online e il rientro in aula non avverrà prima di mercoledì prossimo, richiamando l’attenzione sulle condizioni della scuola e sul fatto che la responsabilità dei danni non dovrebbe essere associata all’occupazione.

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Italia

Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

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Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

Al peggio non c’è mai fine. Infatti raccapricciante la notizia (per fortuna) del ritrovamento di una piccola bambina, da parte degli uomini della Polizia di stato, d’altra parte però la piccola è stata trovata positiva alla cocaina.

La minore è stata trovata in pessime condizioni igienico-sanitarie e positiva alla cocaina. La Polizia di Stato di Novara ha indagato tre persone per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali commessi in danno di una bambina di 14 mesi.

I fatti di Novara

Nei mesi scorsi, una donna italiana aveva denunciato di aver intrapreso una relazione sentimentale con un uomo, straniero, irregolare sul territorio nazionale e del quale conosceva solo il soprannome, che, in seguito a ripetuti maltrattamenti, l’avrebbe costretta a portare a termine una gravidanza in modo tale da poter richiedere il permesso di soggiorno legato alla nascita della figlia.

La relazione è continuata per alcuni mesi dopo il parto, fino a quando l’uomo ha preso con sé la bambina ed ha fatto perdere le proprie tracce. La Squadra Mobile di Novara, sezione reati contro la persona, ha immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare lo straniero che risultava essere anche senza fissa dimora e gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti e possesso di armi clandestine.

Dopo mesi di continue ricerche, l’uomo veniva rintracciato all’interno di un locale notturno e, dopo iniziali resistenze, confessava agli investigatori di aver affidato la bambina ad una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia. Gli agenti a quel punto riuscivano a individuare l’esatta ubicazione in cui si trovava la minore e, una volta fatto accesso all’interno dell’abitazione, riuscivano a trovare la bambina, costretta a vivere in condizioni di abbandono e di scarsa igiene, motivo per cui veniva trasportata presso l’Ospedale Maggiore di Novara.

Considerato il contesto in cui viveva la bambina, gli agenti hanno subito chiesto di sottoporre alla minore un test tossicologico che purtroppo dava esito positivo sulla sostanza della cocaina. La situazione, talmente grave che gli uomini delle forze dell’ordine insieme alla procura hanno immediatamente deciso di affidare la minore ad una struttura protetta, mentre entrambi i genitori e la donna alla quale era stata affidata sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Novara. E’ stata informata altresì la Procura per i Minorenni di Torino che, richiesta la convalida del provvedimento di urgenza, si è immediatamente attivata, chiedendo l’apertura di procedura di adottabilità della piccola, per garantirle finalmente un contesto di vita adeguato.

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Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

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Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!

L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.

Scopri le Dinamiche Nascoste

Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.

Un Caso che Appassiona

Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.

In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.

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